Stefano Esposito che parla come i No-Tav e denuncia trucchi contabili e costi alle stelle all’insaputa dei parlamentari? Sembra incredibile a chi conosca il fedayn pro-Tav che per anni si è battuto a sangue per promuovere l’opera, quello che dava del terrorista e dell’estremista proprio a chi contestava i conti che fungevano da presupposto per l’opera, ma sì, è successo. Adesso all’improvviso scopre che le cifre che ha spacciato come vere per anni sono da mettere in discussione e non di poco. Ci voleva un articolo del Sole24ore si vede, evidentemente non si fida di altri, nemmeno della Corte dei Conti francese che aveva già bollato come del tutto irrealistiche le previsioni di spesa e il presunto bilancio dell’opera, avvertendo che si andava verso il bagno di sangue. Nemmeno le simili considerazioni a margine della decisione da parte del governo francese di posporre (di molto) l’opera, lo avevano smosso dalle sue convinzioni. Ora invece Esposito cade dal pero e veste i panni di quello che chiede chiarezza, proprio come i «terroristi». Certo è che se un senatore e grande sponsor dell’opera si è fatto prendere in giro per anni su una questioncella del genere, dovrebbe trarne le dovute conseguenze e ammettere di essere inadatto al compito che gli hanno assegnato gli elettori del PD, gli stessi che le sue balle avevano contribuito a convincere della bontà del progetto.
Pasquale
29 ottobre 2014
Purtroppo, proprio per non dimettersi, costui sale senza vergogna sul carro no-tav.
Mi ricorda Voltron, il salvatore dell’universo accozzaglia statunitense di due manga giapponesi. Fantascienza andata a male.
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Borni8
30 ottobre 2014
voltron era fighissimo
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