Si discute molto sull’acquisto degli F-35, ma volano dati poco verificati e come spesso accade la discussione si frammenta e si perde in mille rivoli senza cogliere la questione nel suo quadro d’insieme.
Bisogna prima di tutto partire dalla considerazione per la quale attualmente l’aviazione italiana dispone di un numero di aerei che la pone tranquillamente tra le prime dieci al mondo, pur con tutte le difficoltà nello stilare classifiche del genere.
Poi bisogna considerare che il nostro paese, oltre ai 131 F-35, ha già ordinato 96 Eurofighter (nella foto) e che i due ordini insieme porterebbero a oltre 200 il numero di aerei di ultima o penultima generazione in carico ad aeronautica e marina.
Una dotazione di aerei da combattimento a livello di quella attuale di Israele (con velivoli di generazioni precedenti) o doppia di quella britannica. Anche la Gran Bretagna ha un programma di riarmo aereo simile al nostro, che la porterà a raddoppiare le macchine di questo tipo a sua disposizione. Ma il suo livello d’impegno bellico è storicamente molto più elevato di quello dell’Italia, che non ha territori oltremare o Falkland da difendere e non partecipa a tutte le avventure belliche americane.
A cosa ci servono più di 200 velivoli del genere? A niente, a meno d’ipotizzare una guerra totale con un nemico che non esiste.
Oggi come oggi non esiste un solo paese non-alleato ad esclusione della Russia che possa minacciare il nostro paese. Non solo, non esiste un solo paese non-alleato che non possa essere colpito dai nostri aerei nella totale impunità e sicurezza, come ha dimostrato anche la recente guerra in Libia, paese in teoria armatissimo e dotato anche di antiaerea relativamente moderna, che però non è stato in grado di abbattere uno solo degli aerei alleati. E la Libia l’abbiamo bombardata con i vecchi Tornado e gli AMX, non esattamente il meglio a nostra disposizione.
Senza considerare che un’eventuale guerra totale contro un nemico che ancora non esiste ci vedrebbe schierati accanto alle altre aviazioni europee e non potrebbe scoppiare prima di un massiccio piano di riarmo da parte di questo ipotetico nemico, che prima dovrebbe sviluppare un’industria aeronautica degna di questo nome e produrre centinaia, se non migliaia di velivoli. Impresa per la quale occorrono comunque parecchi anni e capitali enormi e che non può comunque essere portata a termine inosservata.
Ci sono poi da escludere dal novero di questi ipotetici nemici paesi come Russia e Cina, dai quali ci separa una distanza tale da escludere incontri delle rispettive aviazioni da caccia, che non hanno autonomia sufficiente per accompagnare eventuali squadre di bombardieri a lunga autonomia, che comunque non abbiamo, così come non abbiamo aerei-cisterna in grado di rifornire in volo un numero così alto di velivoli.
Paesi comunque dotati di un deterrente nucleare tale da escludere lo scoppio di confronti convenzionali, che se mai si dovessero verificare non vedrebbero certo questo tipo di aerei tra i protagonisti capaci di fare la differenza, non almeno per quelli che fanno base nel nostro paese.
E si tratta comunque di un esercizio di scuola, perché è chiaro che un conflitto del genere vedrebbe la partecipazione degli Stati Uniti, che hanno il totale dominio e controllo dei cieli e l’assoluta superiorità aerea e probabilmente si risolverebbe in uno scambio di missili intercontinentali, per fermare i quali gli aerei non servono, altrimenti gli Stati Uniti non starebbero pensando da anni alla costruzione di uno scudo antimissili.
A cosa serva quindi portare la nostra forza aerea da meno di 100 vecchi velivoli a oltre 200 velivoli del genere, non è per niente chiaro e nessuno lo spiega, perchè nessuno è in grado di motivarlo in maniera convincente.
A questo bisogna aggiungere che la scelta degli F-35 (foto sotto), in luogo di altri Eurofighter, porterebbe al raddoppio dei programmi d’addestramento e manutenzione, oltre alle considerazioni che ho elencato pochi giorni fa e che proiettano molti dubbi sulle qualità, i costi e la realizzazione del programma F-35, che lo vedono in discussione anche negli stessi Stati Uniti.
Sinteticamente: il costo di ogni singolo velivolo a oggi lievitato da 83 a 150 milioni di euro e previsto alla fine tra i 200 e i 300 milioni, un modernissimo sistema di gestione elettronica integrata che non vedrà la luce prima del 2016 e probabilmente dopo, un ritardo mostruoso sul progetto e la non corrispondenza delle prestazioni dei prototipi alle specifiche.
Il concorrente europeo invece ha un costo certo di 63 milioni di euro a esemplare, quindi 82 milioni di dollari al cambio attuale. L’autonomia degli Eurofighter è di quasi 3800 chilometri per un raggio d’azione di circa 1400, contro gli appena 2200 di un F-35 per un raggio d’azione conseguentemente minore nonostante la sua velocità massima sia di mach 1.7 contro i 2.0 dell’Eurofighter. Un’autonomia tale da rendere la versione per la marina inutilizzabile, perché costringerebbe le portaerei ad avvicinarsi tanto da finire sotto il tiro dei missili e degli aerei avversari.
Inoltre l’europeo ha una tangenza (altitudine massima alla quale può volare in volo orizzontale e rettilineo) di quasi 20.000 metri contro i 15.000 del F-35 . Prestazioni peggiori e costi maggiori per l’americano, il tutto per ottenere quella invisibilità ai radar che è già in discussione, visto che ormai esistono radar ai quali non sono del tutto invisibili e visto che la schiacciante superiorità aerea del blocco occidentale rende l’invisibilità, vera o presunta, meno rilevante di quanto non fosse quando c’era da ipotizzare missioni in grado di penetrare in profondità lo spazio aereo sovietico.
Ancora meno comprensibile è la decisione di aver ridotto l’ordine di Eurofighter già previsto di 25 unità al momento di approvare quello dei 131 F-35 invece di limitarsi semplicemente a un ordine più modesto degli aerei americani o, alla luce degli ultimi sviluppi della tecnica e della strategia, a rivolgere attenzione e investimenti ai droni, infinitamente meno costosi e molto più versatili ed economici di aerei come gli F-35 e gli stessi Eurofighter. Soprattutto nell’ottica di possibili non-guerre come le recenti che hanno visto impegnato il nostro paese e pensando ai caveat che fino alla guerra in Libia hanno quasi sempre impedito alla nostra aviazione di partecipare ai bombardamenti.
Alla luce di queste considerazioni è abbastanza evidente che il governo dell’epoca ha concluso l’accordo con gli Stati Uniti per motivi più attinenti alla politica che alle reali esigenze strategiche ed economiche del paese, comprando insieme agli aerei la benevolenza di una cancelleria importante in un momento nel quale il governo Berlusconi era già in una clamorosa crisi di credibilità internazionale
La questione quindi non si riduce a discutere il motivo della spesa negli F-35, ma si deve estendere alla spiegazione e giustificazione di un programma d’acquisti che porterà la nostra forza aerea a più che raddoppiare la sua potenza e a portare i suoi costi di gestione a cifre ben più che doppie delle attuali. Una spiegazione che l’ammiraglio Di Paola, nuovo ministro della difesa forse non azzarda per non compromettere l’ordine di F-35 ad atterraggio verticale previsti per la marina, anche se proprio questa versione sembra destinata a saltare per volere americano, nell’ottica di una riduzione degli imponenti costi del programma.
Tanto più che la marina è già stata protagonista di spese difficilmente giustificabili, come quelle per una mezza portaerei che non ci serve a niente e di una nuova classe di fregate, anch’essa priva di avversari plausibili, visto che la supremazia marittima occidentale ricalca quella aerea.
È questa la questione da porre e dibattere pubblicamente, una questione che eccede l’ordine abbastanza avventato degli F-35 e dovrebbe centrare la discussione pubblica sui motivi che spingono il nostro paese a dotarsi di una tale forza aerea, perché spiegazioni logiche non ce ne sono e allora è facile che a molti vengano in mente tangenti o altre utilità a favore di un numero ristretto di persone, disposte a far pagare alla collettività qualsiasi prezzo per il loro tornaconto.
Una seria discussione pubblica sul nostro modello di difesa e sulla nostra flotta aerea del futuro è l’unico modo serio di affrontare e risolvere il nodo degli F-35, al di là di simpatie di parte o di corpo e al di là di facili banalizzazioni, perché non basta dire che “abbiamo bisogno” di quegli aerei, ma bisogna farlo affrontando il discorso della nostra futura forza aerea organicamente e complessivamente.
Non solo per garantire che le enormi cifre in ballo siano spese con raziocinio, ma anche e soprattutto per evitare d’indebitarci inutilmente. Che è sempre un male, ma che in momenti di crisi rappresenta uno schiaffo a tutti i cittadini, ancora di più se poi alla fine saremo costretti pagare aerei che non serviranno davvero a niente.
eulerCM
4 gennaio 2012
Questo articolo è fondamentale per capire la questione.
In altre parole: di tanto in tanto (un po’ troppo spesso) il nostro Paese fa acquisti “alla cieca” presso gli scaffali Difesa degli USA. Sia per debito in qualche modo storico che forse anche e soprattutto per altro (tangenti).
E’ bene che questo si dica con gran forza. Invece sui giornali principali non si vede granché.
In conclusione questa follia va fermata.
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
L’ultimo acquisto alla “cieca” sugli scaffali USA è stato l’F-104 nel 1962, che ha volato fino al 2004. L’F-16 (24 esemplari) è un leasing. Poi da allora tutti velivoli europei (Tornado e Eurofighter) o fatti da noi (G-91 ed AMX).
"Mi piace""Mi piace"
Maurizio
4 gennaio 2012
Grazie per l’articolo. Volevo chiederti, se possibile, un ulteriore approfondimento.
Spesso qualcuno obietta che il mancato acquisto degli F-35 metterebbe a rischio dei posti di lavoro in Italia, perché gli aerei sarebbero assemblati nel nostro paese.
Questo potrebbe essere uno dei pochi argomenti razionali – ma fino a un certo punto – che giustificherebbe un investimento di questa portata in un momento così difficile dal punto di vista finanziario.
Il problema è che la preferenza accordata ai Lockeed rispetto agli Eurofighter (costruiti da un consorzio di cui fa parte Alenia Aeronautica) deve aver messo a repentaglio un numero di posti di lavoro di gran lunga superiore.
Infatti, se non sbaglio, la discutibile scelta di privilegiare gli aerei americani, fatta a suo tempo del governo Berlusconi, è stata molto criticata.
Hai qualche informazione in più su questo aspetto del problema?
Grazie e auguri di buon anno.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
4 gennaio 2012
quello dei posti di lavoro è un falso argomento e non solo perché non si tratta si migliaia di posti di lavoro o per il dualismo con quelli impegnati a costruire l’Eurofighter, ma soprattutto perché investendo l’equivalente un qualsiasi altro modo se ne creerebbe un numero incomparabilmente più alto
qualcuno può veramente credere che in un contratto del genere importi a qualcuno dei posti di lavoro?
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
4 gennaio 2012
Correva l’anno 2007…
Più cacciabombardieri per tutti!
http://www.onemoreblog.it/archives/014781.html
Da allora è cambiato solo che i pacifisti son spariti dalle piazze, mentre le famiglie riempiono lo stadio di Livorno per festeggiare El Alamein.
"Mi piace""Mi piace"
Maurizio
4 gennaio 2012
@ mazzetta
era proprio quello che intendevo. Ma cercavo delle cifre che dimostrassero ulteriormente – se ce ne fosse bisogno – la speciosità dell’obiezione.
Se i posti di lavoro fossero davvero così importanti, perché allora non privilegiare l’acquisto di un caccia costruito da un consorzio a partecipazione italiana? E quanti posti di lavoro si perderebbero, in concreto, se l’Italia rinunciasse all’acquisto di caccia tout court? Probabilmente poche migliaia.
Sia chiaro, a nessuno fa piacere che qualcuno perda il lavoro, ma purtroppo accade ogni giorno in tanti altri settori, molto meno tutelati dal governo. E del resto, come fai notare, con 13 miliardi di investimenti si creerebbero molti più posti di lavoro.
La verità è che le “priorità” in questo tipo di scelte sono altre, come sottolinea anche eulerCM.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
4 gennaio 2012
macchè migliaia
Cota ha parlato di 10.000, ma spara palle, come ha sparato palle il ministro tirando fuori una penale che non c’è
e solo per questo dovrebbe andarsene a casa di corsa
la realtà dice dai 200 ipotizzati dalle parti sociali ai 600 vantati dal ministero della difesa
http://www.repubblica.it/politica/2012/01/03/news/caccia_f-35-27533737/
solo quest’anno decine di aziende hanno lasciato a casa molti più operai, senza considerare che questi lavorerebbero lo stesso, perché non che se non compriamo noi gli f-35 non gli servono più le parti costruite dalla parte italiana del consorzio
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
Anche l’F-35 vede la partecipazione italiana. Anzi, proprio essere partner di II° livello nella progettazione e sviluppo del velivolo ci consentirà di avere dei ricavi nelle vendite. Qui trovate più informazioni:
http://www.giornalettismo.com/archives/24301/f-35-il-caccia-nucleare/
"Mi piace""Mi piace"
icittadiniprimaditutto
4 gennaio 2012
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
"Mi piace""Mi piace"
Margaret Lucova
4 gennaio 2012
Se posso, vorrei apportare un mio piccolo contributo a questa discussione; un mio amico, certamente più dotto di me riguardo questo argomento, mi suggerisce un paio di appunti. Questioni etiche sulle guerre ecc a parte, afferma che questo tipo di arsenale è obsoleto e che l’acquisto sarebbe stato molto meno oneroso se i caccia fossero stati europei, meglio ancora se costruiti in Italia, dice che sarebbero costati meno della metà l’uno. A questo, dice il mio amico, aggiungansi ovviamente le enormi spese dell’addestramento. Mi fa notare, inoltre, qual è il vero errore (se non addirittura il “non senso”) di questo acquisto; a dimostrare come sia soltanto un tributo alle fabbriche usa, sostiene che non possiamo neppure rifornirli, questi caccia, non solo perché non disponiamo del combustibile sufficiente, ma non abbiamo nemmeno aerei cisterna a sufficienza per dispiegarne piu di qualcuno alla volta. In sostanza, dice che rifornire l’arsenale di difesa è un affare che va fatto, comprare questi caccia è un pessimo affare…
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
4 gennaio 2012
ehm… nel pezzo faccio notare anche la questione degli aerei cisterna e anche la differenza di costo… l’ha letto il tuo amico?
"Mi piace""Mi piace"
Margaret Lucova
4 gennaio 2012
sì, lo ha letto… e… ehm,… non mi risulta che io abbia contestato alcunché del tuo pezzo… almeno, non questa volta ;>) eh eh eh, mazzetta, vedo che non sei immune ai pregiudizi..!
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
4 gennaio 2012
che c’entrano o pregiudizi?
facevo solo notare che quanto suggerito dal tuo amico è già nell’articolo ;)
"Mi piace""Mi piace"
Margaret Lucova
4 gennaio 2012
Poi, alla domanda (che mi sorse pontanea) quale, scondo lui, sia l’alternativa, la sua risposta è molto semplice e schieta; riassumendo, dice che 1) i missili e caccia a reazione sono ormai concetti obsoleti 2) il futuro dell’aereonautica risiede nei Droni da battaglia… Piccoli, veloci, non necessitano di pilota, e se cade, il pilota sopravvive 3) oltre al risparmio di vite che è una gran cosa di per sé, ne consegue il risparmio per l’addestramento, il che non è da poco.
Il mio amico non è un esperto, certo. Ma fa un parallelo storico; ovvero, si pone la seguente domanda: “Com’è possibile che una corazzata quale la Bismarck, la Tirpitz o la Graaf Spee misero in seria difficoltà nella seconda guerra mondiale l’intera flotta britannica? Solo per affondare la bismarck servirono 2 navi pesanti e 4 incrociatori ed oltre 200 salve di cannone…fu affondata solo perchè per puro c..o un aereo silurò il timone. Già il giorno prima però la Bismarck aveva affondato una corazzata inglese e messa in fuga una seconda.”
Ma mi fornisce anche la risposta: “Quando si cambia completamente il paradigma militare tutto il resto non serve piu. Oggi con il costo di produzione di un caccia da guerra ci posso fare 10 Droni da battaglia. Se il caccia viene abbattuto il pilota rischia e lo devo riaddestrare, con il drone posso pure fare un attacco kamikaze e poi mi vado a fare un cappuccino.”
Per quanto io possa essere sprovveduta, mi è parso che il mio amico non abbia tutti i torti…
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
C’è un piccolo errore sulla ricostruzione storica dell’affondamento della Bismarck. La Bismarck non mise in difficoltà la flotta inglese. Contribuì all’affondamento di un incrociatore, ma da allora si aprì una caccia in cui la nave tedesca era la volpe e gli inglesi i cacciatori. E fu proprio grazie a quel siluro di un vecchio aerosilurante, decollato da una portaerei, che la Bismarck fu bloccata e le navi inglesi potettero esercitarsi al tiro a segno…e quell’esperienza sancì il definitivo tramonto della corazzata a favore delle portaerei…
"Mi piace""Mi piace"
mirko
4 gennaio 2012
posto il commento di un mio collega ( un criticone ) :
le classifiche, tuttavia mi sembrano molto dubbie, fino a 10 anni fa il caccia di superiorità aerea italiano era l’f-104…
il tornado è tuttora un grande mezzo e l’unico per quel tipo di attacchia nostra disposizione..
l’amx, se l’è inventato di sana pianta: ritirato dopo il kosovo perchè altamente inefficiente e pericoloso…
mi sembra fuor di dubbio che sia un rafforzamento finalizzato a spartirsi la torta..
prob eurofighter e jsf: bellissimi, ci fossero stati avrei fatto di tutto per entrare in aeronautica (manco avevamo gli f-16, presi poi in leasing in attesa degli eurofighter, alla faccia dell’avanguardia di cui parla ‘sto cronista), ma entrano in servizio già vecchi; lo sviluppo procede da più di vent’anni!!!!
distanza cina e russia: dimentica l’aviazione imbarcata (loro).. e l’eventuale partecipazione italiana a missioni congiunte (con buona pace del ripudio costituzionale della guerra come mezzo d’offesa, ma tant’è)..
e dimentica l’India… che già produce un caccia di quinta generazione (come l’f-22 americano ed il JSF f-35, l’eurofighter è considerato di quarta generazione e 1/2)
aereicisterna??? ma che dice????? a parte che qualcuno c’è, ma poi mica devon per forza essere italiani nelle operazioni congiunte.. (vedi Iraq)
Paesi comunque dotati di un deterrente nucleare tale da escludere lo scoppio di confronti convenzionali, che se mai si dovessero verificare non vedrebbero certo questo tipo di aerei tra i protagonisti capaci di fare la differenza, non almeno per quelli che fanno base nel nostro paese.
ma che dici?????? hai appena constatato che sono caccia di ultima generazione!!!! e poi come no??? la superiorità aerea consiste nel neutralizzare l’incursioni di bombardieri nemici
poi il discorso sul fatto che la parte del leone debbano (ed in effetti la faranno) gli USA, non c’entra proprio nulla.. e cazzo c’entrano i missili intercontinentali con la superiorità aerea?????
costi di addestramento:
parrebbe che, a fronte di macchine superate, i nostri piloti abbiano un grado di preparazione in realtà eccellente e che stiano pensando di formare in italia i pilotoi alleati, in modo da rientrare di creare utili da questa attività…
poi JSF vs EuroF: non ha senso, uno è un aereo d’attacco, anche imbarcabile, con decollo verticale e stealth, l’altro è un caccia da superiorità aerea, versatile per operazioni di appoggio tattico (un F-16 moderno insomma)
superiorità schiacciante tutta da dimostrare…
cosa c’entrano i droni???? (ora li stanno utilizzando solo per ricognizione, si stanno sperimentando il loro utilizzo in attacco..
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
4 gennaio 2012
il tuo amico è poco informato http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=155765 o più informato di tutta la stampa che ha parlato di AMX e dello stesso Ministro La Russa che li ha elencati. Provare per credere, AMX+bombardamenti+Libia in un motore di ricerca e si scioglie qualsiasi dubbio
Gli Eurofighter hanno partecipato alle missioni in Libia, anche se non ai bombardamenti
Quanto all’età dei due progetti, se l’Eurofighter ha 20 anni, il contratto per il JSF è del 1996 e il modello deriva dal prototipo X35 presentato anni prima e mi pare di aver correttamente specificato che i due aerei non sono esattamente della stessa generazione
quanto alle presatazioni, ho citato dati inequivocabili e pubblici, se poi la maggiore velocità, altitudine ed autonomia non assicurano da soli la prevalenza in un dog-fight è un’altra questione
Quanto ai droni, anche qui la stampa di tutto il mondo non fa che riportare bombardamenti effettuati dai droni, dai Predator, ma anche da Reaper, che sono Reaper,”hunter-killer surveillance UAV.”
Evidentemente il collega rimembra i tempi andati e si dovrebbe aggiornare sugli ultimi sviluppi ;)
"Mi piace""Mi piace"
Ingmar
4 gennaio 2012
Ineccepibile… e ben vengano ulteriori miti da sfatare. Anzitutto nel sito di Cameri (luogo ove verranno assemblati gli aerei) verranno assunte -se va bene- alcune centinaia di maestranze ultra specializzatissime…non certo meccanici d’officina o elettricisti ! Poi occorre ricordare che i costi spropositati sono imputabili anche ai CONTINUI difetti di progettazione che flagellano da anni questo “falso gioiello” della tecnica in tutte le sue varianti (A – B – C). L’equivalente statunitense della Corte dei Conti italiana nutre in merito a questo progetto fortissimi dubbi e siamo quasi ad un passo dalla cancellazione per i costi oramai ingestibili e per le continue criticità dell’aeromobile. Ovviamente la versione più “disgraziata” è quella a decollo verticale cioè la versione per la quale ci siamo incapricciati di costruire una seconda portaerei (la Cavour). Infine le caratteristiche dell’aeromobile… : è un aereo d’assalto con capacità nucleari (e stealth chiaramente), quindi progettato per un ruolo aggressivo e di penetrazione in territorio ostile. A meno che non abbiamo intenzione d’imbarcarci in qualche prossima avventura bellica..a cosa ci serve un oggetto del genere ? Per la difesa nazionale ? NO ! Per questo esistono già gli Eurofighter sebbene entrati in servizio clamorosamente in ritardo..e comunque con prestazioni e caratteristiche molto più idonee a tale ruolo rispetto ad un “incursore” come l’f35. Tutto “l’affaire f35” è stato gestito malamente, con molta superficialità politica, unicamente per soddisfare i ricavi occulti sotto forma di sub-appalti e tangenti varie. Ed anche per soddisfare la vanità ottusa e idiota dello Stato Maggiore (Aeronautica in primis)…
"Mi piace""Mi piace"
Gospel Quaggia (@gospel_q)
5 gennaio 2012
Ottima e precisa analisi.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
5 gennaio 2012
p.s. ho raso al suolo i commenti nei quali due persone litigavano poco urbanamente tra loro
la mia aspirazione sarebbe che i commenti venissero usati per discutere o arricchire i post, non sono la principessa sul pisello e sono molto tollerante, ma penso che cose del genere non servano davvero a nessuno
invito quindi tutti a rispettarsi a vicenda e a interagire con misura ed educazione, non c’è bisogno d’insultare per farsi valere
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
Alcune precisazioni all’articolo:
1) siamo nei primi 10 al mondo per gli elicotteri da combattimento,non per gli aerei da combattimento.Cliccando sul primo link si apre un pdf e si può controllare.
2) Eurofighter e F-35 servono a due cose differenti,quindi non ha senso dire che siccome compriamo i primi non serve comprare anche i secondi.
3) Israele ha 408 aerei da combattimento, quindi il doppio di quanti ne avremmo noi. Il numero l’ho ricavato sempre dal pdf del primo link sommando tutte le versioni di F-15 ed F-16 attualmente in servizio.Sottolineo che anche gli F-15 e gli F-15 da “addestramento” (ovvero biposto) possono essere usati come aerei da combattimento a tutti gli effetti.
4) Seguendo lo stesso criterio, la Germania ha 283 velivoli, la Francia 415, la Gran Bretagna 201, la Svezia 175, la Spagna 158, la Svizzera 89. A cosa servono aerei da combattimento alla Svizzera spero che qualcuno mi risponda…
5) Nel conto ho tenuto in considerazione le versioni da addestramento anche perchè nel conto dei 131 F-35 ci saranno anche quelle e quindi per correttezza vanno inserite.
6) E’ vero che in Libia abbiamo usato i vecchi Tornado ed AMX. Purtroppo però questi aerei (e gli Av-8B Harrier II) vanno sostituti a breve e a questo serve l’F-35, visto che di Tornado e AMX non se ne costruiscono più.
7) Sempre dal pdf, l’Italia non ha 100 vecchi velivoli. Cioè si sono vecchi, ma sono esattamente 226 velivoli tra F-16, Tornado, AMX, AV-8B ed Eurofighter.
8) In realtà l’acquisto del F-35 farà risparmiare in manutenzione e addestramento perchè 1 solo aereo ne sostituirà 4. F-16, Tornado, AMX ed AV-8B.
9) Il discorso sull’autonomia è falsato da un dato a favore dell’Eurofighter. I 3800 Km sono in caso di trasferimento da una base all’altra con l’impiego di serbatoi esterni aggiuntivi.Infatti se prendiamo il solo carburante interno, l’Eurofighter ha 4000 kg di combustibile interno (dato ufficiale), mentre l’F-35 ne ha più di 8000.L’F-35 invece non prevede durante una missione operativa l’uso di serbatoi esterni (e nemmeno di armi) per non pregiudicare le caratteristiche di invisibilità.
10) La velocità massima dei due velivoli vede il vantaggio dell’Eurofighter sull’F-35 ( 2 contro 1.7 ad alta quota però) per un banalissimo motivo: il primo è un intercettore, e pertanto deve essere “veloce” nell’intercettare un velivolo aggressore. L’F-35 non ha questo scopo, per cui una velocità eccessiva non è richiesta. Per chiarire meglio il concetto, gli USA hanno F-15 (intercettori) ed F-16 (multiruolo) che hanno velocità massime dichiarate rispettivamente di Mach 2.5 e 2.
11) Stesso dicasi per la tangenza. Un velivolo come l’F-35 non deve certo bombardare da 20mila metri, quindi raggiungere certe quote per questo velivolo è inutile.
12) La riduzione degli Eurofighter invece è più logica rispetto a quella dell’F-35. Difatti il primo è un intercettore puro,mentre il secondo è multiruolo e offre quindi una versatilità maggiore rispetto al primo.
13) Gli investimenti sui droni ci sono eccome (ad esempio il progetto nEUROn). Solamente la tecnologia non è ancora pienamente matura.
14) La nuova portaerei, la Cavour, sostituirà la Garibaldi, che tra qualche anno andrà in pensione. E’ mezza portaerei (ufficialmente è una portaelicotteri) perchè i trattati di pace dopo la WWII ci “vietano” di avere una portaerei con velivoli ad ala fissa.Diciamo che sulla Garibaldi e la Cavour la NATO sta palesemente “chiudendo un occhio”.
15) Le 10 fregate FREMM “sostituiranno” le 12 fregate classe Lupo/Maestrale, anche esse quasi obsolete (progetto fine anni 70).
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
5 gennaio 2012
…Ma tutto questo popò di roba servirà per andare a bombardare l’abitazione di La Russa? Nel caso, approvo: ci metto anche più tasse.
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
No. Si chiama aggiornamento. E’ una cosa del tutto naturale…e la speranza ovviamente è che non servano mai davvero. Ma intanto anche la Svizzera ha un esercito.
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
5 gennaio 2012
Preferisco la parola smantellamento, ed associata un’altra: riconversione.
Vi sono al mondo infatti molte cose del tutto naturali che fanno schifo e orrore, allontanate per finta da speranze che in realtà son frottole democratiche travestite, e male assai. Non usi a sproposito la parola “mai”…in questo sistema la parola “guerra” va associata al “sempre”, e ben poco ha a che fare con la effettiva necessità (il servire davvero). E’ la scoperta dell’acqua calda, e me ne scuso; ma a qualcuno non è ancora mai arrivata.
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
Quando tutti gli stati, anche la Svizzera, avranno “smantellato” allora sarò d’accordo con lei. Fino ad allora lei fa solo demagogia ipocrita.
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
5 gennaio 2012
Interessante. E chi dovrebbe iniziare, secondo Lei?
Perdoni l’ipocrisia, ma ce n’è di peggiori tipologie e qualità.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
5 gennaio 2012
1) non ho fornito una valutazione quantitativa, ma qualitativa, ricavata dall’osservazione di siti specializzati, tutti o quasi mettono l’aviazione militare italiana nella top ten
2) Infatti ha senso chiedersi a cosa ci servano i secondi, perché se non avremo bisogno di bombardare un paese militarmente al top, saranno del tutto inutili
6) era per dimostrare che contro i potenziali avversari non abbiamo bisogno di F-35
7) i 100 vecchi velivoli era riferito allo stato precedente all’acquisto degli Eurofghter, dal quale parte l’analisi dell’acquisto complessivo dei due aerei. una volta in possesso di oltre 200 tra gli uni e gli altri, la nostra aeronautica avrà un numero di macchine del genere esattamente doppio dell’era precedente
8) affermazione azzardata, visto che i costi di manutenzione defli F-35 sono sconosciuti e visto che parte di questa non sarà effettuata dai paesi acquirenti a causa di esigenze americane di segretezza
9) l’autonomia massima di Eurofighter è più elevata e stop. Ho correttamente sottolineato che le minori prestazioni sono da imputare alla “inviibiità”
10/11) L’Eurofighter è quindi più veloce e vola più in alto, ricordo che anche l’invisibilissimo B-2 è stato abbattuto, quindi non è affatto detto che “non serva” una maggiore altitudine operativa
12) a parte che l’Eurofighyer non ha problemi a svolgere ruoli diversi dall’intercettazione, è evidente che lo F-35 sia una macchina che in certi ruoli offre prestazioni inferiori a costi maggiori
13) Non ho scritto che non ci siano investimenti sui droni, ma che parte di quelli per gli F-35 potrebbero essere investiti in droni, avendo in cambio una maggiore utilità operativa a costi incomparabilmente più bassi
15) sulle fregate FREMM molti autorevoli esperti hanno espresso diversi dubbi, anche se il mistero principale resta quello del prezzo, visto che le pagheremo parecchio di più di altri acquirenti
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
1) “Bisogna prima di tutto partire dalla considerazione per la quale attualmente l’aviazione italiana dispone di un numero di aerei che la pone tranquillamente tra le prime dieci al mondo”. SOno parole tue. Se parli di numero di aerei stai parlando in termini QUANTITATIVI e non QUALITATIVI.
2) Servono a sostituire i Tornado. Credevo che fosse chiaro.
6) Chi può dire chi saranno i potenziali avversari tra 20 anni?
7) Errato. Lo stato precedente all’acquisto degli Eurofighter (2004) vedeva nell’organico dell’aeronautica militare anche 200 F-104, versioni G, S, ASA e ASA-M, altri 10 F-16 in leasing dagli USA e 24 Tornato ADV dall’UK. In più gli AMX erano 110, ma a causa di un problema tecnico sulla prima tranche di velivoli, 50 sono stati ritirati dal servizio.
8) Non è un’affermazione azzardata ma uno degli obiettivi principali del programma americano, quello cioè di far piazza pulita di 5 tipi di aerei (F-16, F-117, A-10, F-18 e AV-8B), e di sostituirli con un solo modello (l’F-35 appunto) con 3 configurazioni differenti (A convenzionale, B STOVL, C imbarcato), per motivi legati appunto alla riduzione dei costi di progettazione, di produzione, di addestramento e di manutenzione di 1 sola macchina invece di 3 o 5.
9) E quindi? Solo perchè l’autonomia è inferiore allora è meglio l’Eurofighter dell’F-35? Ribaltando il tuo ragionamento potrei dire: meglio l’F-35 perchè è stealth e l’Eurofighter non lo è.Partendo da un requisito diverso si arriva ad una conclusione diversa…
10/11) Errato. La velocità massima dell’Eurofighter è quella dichiarata con velivolo senza carichi esterni. Qualora ci siano carichi la velocità scende.Questo non capita per l’F-35, i cui carichi sono tutti interni per conservare la capacità stealth. Ti faccio un altro esempio. Quota operativa massima F-15: 30mila metri. Quota operativa F-16: 18mila metri. Gli USA sostituiranno i primi con gli F-22 e i secondi con gli F-35. L’Italia invece degli F-22 ha gli Eurofighter. Logico no?
12) Non ha problemi di certo, ma non potrà svolgerli come l’F-35 che per quei compiti è appositamente pensato.Che le prestazioni siano inferiori poi lo hai dedotto tu in base a ragionamenti molto superficiali (velocità, quota massima, autonomia): sai quanti g possono tirare i due aerei? sai qual’è il rateo di virata? sai qual’è la velocità di salita? sai qual’è la velocità e l’assetto di stallo? sai qual’è la portata dei radar? sai quali sono i sistemi di puntamento e inseguimento per i missili? Tanto per farti un esempio, un F-22, stealth come l’F-35, in una esercitazione ha impegnato e “distrutto” 4/5 F-15, non stealth come l’Eurofighter, nel giro di pochi minuti senza che nessuno dei piloti degli F-15 riuscisse a “vedere” il nemico.Non mi aspetto le stesse prestazioni anche da parte di un F-35 (che costa molto ma molto meno dell’F-22), ma di sicuro l’F-35 è in grado di battere un Eurofighter.
13) Infatti non hai scritto quello. Ho solo detto che i droni sono ancora immaturi (progetto nEUROn) e non possono essere presi in considerazione come spina dorsale di una forza aerea moderna. In un prossimo futuro suppongo di si. Ma i Tornado e gli AMX sono obsoleti ora.
15) Sulle fregate non posso risponderti in merito alle caratteristiche tecniche e ai prezzi,perchè non è il mio campo. Ho solo riportato che verranno acquistate per sostituire altrettante navi che vanno sostituite.
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
5 gennaio 2012
6) “Chi può dire chi saranno i potenziali avversari tra 20 anni?”
…E se non ci dovessero essere, ce li inventeremo! Gheddafi stesso è stato comodo avversario prodotto artificialmente quando considerato cotto a puntino.
13) “i droni sono ancora immaturi (progetto nEUROn)”
Gli esseri umani sono ancora immaturi.
“Il progetto è stato avviato perché con l’entrata in servizio di caccia e bombardieri quali il Rafale francese, l’Eurofighter ed, in futuro, il Joint Strike Fighter, l’industria aeronautica militare europea si sarebbe dovuta fermare fino all’uscita di servizio di questi mezzi previsti attorno al 2030.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Dassault_nEUROn
Oh, poverini! Ferie anticipate no eh?
“Si chiama «Progetto Neuron», e per realizzarlo sono stati stanziati 90 milioni di euro. Un’iniziativa del ministero della Difesa per provare i nuovi aerei da combattimento senza pilota. Sulla pelle degli abitanti del paese sardo, minacciando specie animali e un gioiello naturalistico conosciuto in tutto il mondo (…) Neuron è un drone, strumento di morte potentissimo, della stessa famiglia tecnologica alla quale appartengono gli aerei senza pilota che pochi giorni fa hanno fatto strage di civili in Pakistan.”
Quirra, l’aeroporto che distrugge le grotte
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/argomenti/numero/20090829/pagina/05/pezzo/258540/
QUIZ: comincia sempre con tanti soldini…e finisce sempre con tanti civili: che cos’è?!
Quirra, giusto per ricordarlo, è quel posto in Sardegna dove stanno nascendo bimbi con malformazioni…effetti collaterali dell’industria di cui sopra, diciamo. Ma non è mica guerra!
Neonati deformi, le prime testimonianze
Quirra: la Procura rompe il muro di silenzio delle famiglie colpite dalle malformazioni
http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/12/01/news/neonati-deformi-le-prime-testimonianze-5352983
"Mi piace""Mi piace"
Davide
5 gennaio 2012
Può non piacerle, ma qualunque industria, anche quella militare, non può chiudere i battenti e girarsi i pollici fino a quando non servirà fare qualcos’altro. Difatti nessuna industria li chiude mai: ogni traguardo raggiunto è solo il passo per una tappa successiva, per continuare la ricerca.
Per quanto riguarda l’industria militare, forse le parrà strano, ma quel poco di buono che la circonda deriva dal fatto che qualcuno ha investito in quel settore. Senza spese militari lei non avrebbe cellulari, non avrebbe il GPS, non avrebbe i computer, non avrebbe internet e tanto altro ancora…
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
5 gennaio 2012
” quel poco di buono che la circonda deriva dal fatto che qualcuno ha investito in quel settore. Senza spese militari lei non avrebbe cellulari, non avrebbe il GPS, non avrebbe i computer, non avrebbe internet e tanto altro ancora”
ma per favore, piantiamola con questa retorica assurda del progresso guidato dalla ricerca a scopi militari, le stesse risorse investite a scopi civili avrebbero dato ovviamente gli stessi risultati
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
5 gennaio 2012
Curioso. Tempo addietro ebbi una lunga discussione con un Davide, G. di cognome, già politico e giornalista d’indubbia fama (e dalle assai dubbie competenze), il quale tentò di utilizzare la stessa squallida e ridicola scusa retorica che usa Lei:
“Lei ed io abbiamo avuto l’occasione di scriverci grazie alla rete. Grazie a un prodotto del capitalismo. Grazie a quella tecnologia informatica che fu spinta dagli investimenti militari. Forse varrà la pena rifletterci.”
La risposta di Mazzetta è tanto semplice quanto corretta.
Il potere è dato in mano a gente che a riflettere non è abituata, poichè è più conveniente obbedire.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
6 gennaio 2012
intendi questo http://www.loccidentale.it/autore/davide+g.+bianchi Lorenzo?
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
No, intendo costui: http://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Giacalone
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
9 gennaio 2012
ma… lol
comunque ci devi aver preso, perché è sparito
bella figura questi anonimi giornalisti professionisti che non hanno il coraggio di metterci la faccia :D
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
Guarda, non so se sia lui davvero, vista la diversità di linguaggio, ma di certo i concetti espressi son quelli. Questo pezzo lo ha giusto scritto pochi giorni fa. Dice che abbisogneremmo d’una cartina geografica, e vorrebbe esaltato il “valore collettivo” della guerra… Brecht gli fa una pippa.
Tagliare la difesa è il suicidio del Paese
Di DAVIDE GIACALONE
http://www.iltempo.it/interni_esteri/2012/01/03/1313312-tagliare_difesa_suicidio_paese.shtml
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
5 gennaio 2012
2) come sostituire una Ritmo con una maserati
7) errato, gli f/104 in servizio negli anni 90 erano molti meno dei 200 acquisiti nei decenni, li abbiamo tenuti allo sfinimento mentre altri paesi passavano da una generazione all’altra. Gli f-104 entrarono in servizio nel 1958 e li abbiamo dismessi nel 2004, nel mezzo non abbiamo acquistato nemmeno i Phantom, e c’era la guerra fredda all’epoca, ma solo i tornado, in serviio dagli anni ’70 a oggi
8) è un claim pubblicitario che si è già rivelato un’utopia e comunque parliamo di almeno 2 aerei in servizio, visto che gli EF ce li abbiamo già
10/11)errore anche lo f-35 prevede carichi sub-alari, diversamente porta molto meno armamento dell’EF. Inoltre i sistemi elettronici dell’EF oggi sono molto apprezzati, quelli del F-35 non potranno essere apprezzati da nessuno prima del 2016, forse dopo
Quindi stai cercando di promuovere una macchina che ancora non esiste e che già nella sua configurazione provvisoria prevede oltre 10.000 modifiche prima di arrivare a una versione definitiva. A casa mia una macchia che ha bisogno di 10.000 modifiche e non ha l’elettronica è un bidone, infatti negli USA hanno sospeso persino l’addestramento perché gli aerei sono insicuri. Quindi tutte le tue affermazioni sono da considerare effettuate sulla fiducia (??)
12) “Non ha problemi di certo” tanto mi basta per una macchina che costerà un terzo del concorrente americano, che di suo non serve a difendere il territorio nazionale, ma ad attaccare nemici inesistenti
p.s.
f-35- ha già abbondantemente superato i costi dello f-22, messo fuori produzione perché troppo costoso e nonostante sia considerato la miglior macchina al mondo nel genere, la versione a decollo verticale degli f-35 è già data per spacciata e tutto il programma rischia di fare la stessa fine, con militari e avieri che invocano aggiornamenti per f-15 e f-18 in particolare
mi vien da chiederti per quali motivi tu t’accanisca nel cercare di dimostrare la validità di una macchina che non è ancora stata costruita e forse non lo sarà mai
"Mi piace""Mi piace"
Davide
9 gennaio 2012
Sono sparito solamente per prendermi qualche giorno di ferie. Non sono il giornalista che pensate; sono solo un ingegnere aerospaziale che conosce un pò quello di cui parla. Se però non vi basta:
Fai clic per accedere a Quaderni_31.pdf
Buona lettura.
P.S.
“Non dotarsi di velivoli da attacco al suolo, dal momento che si ritiene di
non dover svolgere quel tipo di operazioni. Si tratta di una visione ideolo-gica, spesso permeata da un irrealistico isolazionismo, smentita dai fatti.
Nessun prudente decisore politico o militare, sulla base delle conoscenze
delle potenziali evoluzioni dello scenario internazionale, potrebbe assume-re tale scelta”.
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
Prudenza, che bella parola: parrebbe richiamare un senso di cura, di attenzione e di benevolenza, da parte dei decisori politici o militari, nei confronti dei cittadini o dei loro sottoposti. Che bella favola. Non si bombarda nè per necessità nè per amore (La guerra caritatevole, http://domani.arcoiris.tv/%E2%80%9Cgli-italiani-bombardano-per-amore%E2%80%9D-parole-del-vescovo-generale-dei-cappellani-militari-ma-di-quale-amore-si-tratta/ ), bensì seguendo tutt’altro tipo di interessi – e mi scuso se siam sempre a mollo nell’acqua calda, anzi bollente. Sorvoliamo sulla Libia, che già basterebbe a spiegar molto, se non tutto. Prenda il disastro di Lockerbie (da Wikipedia: “Prima dell’11 settembre 2001…l’attacco terroristico più sanguinoso condotto contro un aereo civile”): si può ragionevolmente pensare che abbia avuto a che fare con la prudenza, secondo Lei, la decisione del governo britannico di lasciar libero il terrorista?! Certo che no: semplicemente, 270 cadaveri di persone innocenti non valgono gli accordi petroliferi con Tripoli, per ottenere i quali la Bp Petroleum fece pressioni per la liberazione dell’attentatore. E’ sufficiente quale caso esemplare?
C’è dunque ben poco di realistico nelle Sue prediche. Non di difendere qualcuno si tratta, infatti: la visione ideologica consiste semmai proprio nel pensare che lorsignori desiderino il bene nostro; so che è un momento epifanico doloroso, ma è necessario. Spiace piuttosto sapere che la Sua competenza sia messa al servizio d’un fine tanto deprecabile: “produrre effetti economici e industriali” giocando con la vita altrui. Ma stia tranquillo, non è solo: l’intero sistema lavora per lo stesso obiettivo.
Spero almeno che si renda conto che la ragione per cui Lei si può interessare agli F-35 acquistati da Israele è totalmente diversa da quella che può spingere un Mazzetta a far la stessa cosa. Personalmente m’interesso maggiormente a chi, in Israele, si rifiuta di guidarli: di certo trattasi d’irrealistici isolazionisti, pure un po’ masochisti probabilmente.
Ma mi facci il piacere. Diamo tre miliardi di dollari all’anno ad Hamas e vediamo cosa succede!
"Mi piace""Mi piace"
Davide
9 gennaio 2012
Io non faccio prediche. Mi limito ai fatti. MI reputo una persona pacifica, non pacifista. So che il mondo è perfettibile, ma non perfetto. So che per quante persone ci sono che non spareranno mai il primo colpo, ce ne saranno altrettante che lo faranno. Quindi resto convinto, come del resto gli autori del pdf che ho in precedenza allegato, della frase che ho riportato. Sono realista. La mia competenza non è messa a disposizione di questo “deprecabile fine”, faccio tutt’altro, ma conosco chi vi ha preso parte.
Per quanto riguarda Israele-Hamas, io sono decisamente a favore di Israele. Sempre se avete tempo, vi invito alla lettura di questi ulteriori articoli:
http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/f35-ne-vale-la-pena.aspx
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
Non pacifista = guerrafondaio. Non esistono molte vie di mezzo in questo sistema, anche se il Potere è riuscito nel tempo a fare il lavaggio del cervello perfino al movimento pacifista, anche per questo ormai defunto. Non a caso Lei parteggia per l’aggressore, il quale peraltro non ha alcun bisogno del Suo sostegno, e continua a confondere guerra e necessità (“per quante persone ci sono che non spareranno mai il primo colpo, ce ne saranno altrettante che lo faranno”) nell’incapacità di associare invece come prima cosa guerra e business, associazione evidente com’è ovvio dallo stesso pdf. ‘Così va il mondo’, che ne dice il realista?
Ribadisco la domanda già posta in altra forma: se il mondo è perfettibile, ma non perfetto, chi lo perfezionerà? Chi dovrebbe iniziare lo smantellamento, secondo Lei?
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Io non parteggio per l’aggressore. Parteggio per l’aggredito. Si rilegga tutta la storia dello stato di Israele dalle origini e forse capirà come la propaganda abbia demonizzato chi andava invece difeso e tutelato.
————————
EDIT mazzetta
mi pare che Israele sia stata difesa benissimo e che ad essere demonizzati siano stati i “terroristi” che si sono visti colonizzare, grazie per la plateale dimostrazione di malafede, puoi anche evitare di aggiungere altro, ormai s’è capito quanto i tuoi argomenti siano fondati esclusivamente su pregiudizi ideologici
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Fai ridere. Pregiudizi ideologici io? Ma per caso sai che una risoluzione dell’ONU che creava i due stati (Israele e Palestina) fu bellamente ignorata dagli arabi-palestinesi che cominciarono una guerra civile contro gli israeliani? Sai che appena gli inglesi (che avevano il mandato su quei territori) ebbero completato il ritiro, truppe di Siria, Libano, Iraq, Giordania, Egitto ed altri stati minori mossero guerra contro Israele in appoggio agli arabi-palestinesi non riconoscendone il diritto all’esistenza? E io sarei ideologizzato?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
si, lo so a memoria
un’altra sola riga su Israele in questo thread e ti banno c’è un post sui fanatici in Israele, se ti va commenta quello
una cosa è commentare in tema, un’altra è cominciare solfe che conosco benissimo e rifugiarsi nel passato perché sul presente non si hanno argomenti
sei un fanatico, fattene una ragione, sei un tifoso di Israele e degli aeroplanini da guerra, s’è capito,
se vuoi esibirti su questi temi trovati un forum di consimili e smettila di ammorbare i commenti su questo blog, dove hai già avuto tutto lo spazio che ti serviva per esprimere la tua opinione sugli F-35 e che ora stai solo spammando perché non hai avuto soddisfazione
siamo nel 2011, non dobbiamo affrontare le minacce del 2100 e oggi Israele è la potenza regionale che colonizza la WB a passo di carica e che bombarda a piacimento e impunemente qualsiasi vicino, oltre a possedere un deterrente nucleare
farla passare oggi per vittima o minacciata è un pietoso tentativo ormai praticato solo dalla propaganda israeliana e dai fanatici come te, non a caso il suo isolamento internazionale è evidente e dipende esclusivamente dalla politica criminale perseguita in particolare negli ultimi 10 anni,
gente come te è una disgrazia per Israele e per le speranze di pace in questo mondo, se ti piace tanto la guerra vai e arruolati, i guerrieri da tastiera come te sono solo una tristezza
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Non sono certo io ad aver tirato nel discorso Israele. Se rileggi i post te ne renderai conto di sicuro. E non aggiungo altro in merito proprio perchè non è attinente al tema dell’articolo. Ma ovviamente immagino non spenderai una parola invece su chi mi ha platealmente offeso dandomi del cornuto parlando di mogli (inesistenti, visto che sono single) e di killer da assoldare, e pensando che io fossi chissà chi giornalista. Fin tanto si parlava tra te e me il dialogo verteva solo su puri argomenti tecnici e, i post lo dimostrano, non ho offeso per primo né te né altri. Tuttavia non sono stato trattato allo stesso modo. Non capisco perchè difendendo legittimamente altre posizioni diverse dalle vostre, devo essere per forza un fanatico di questo o di quello: questo è un modo molto meschino di liquidare le idee diverse dalle proprie. Io non vi ho dato dei fanatici su nessun punto che avete espresso. Ho portato a difesa delle mie idee fatti e numeri, cosa che non fa un fanatico di solito. Ho ribattuto alle cose che ritenevo inesatte o parzialmente esatte per arricchire la discussione per chi avesse voglia e tempo di seguirla.
Quanto all’F-35, tutto quello che io o tu possiamo dire non cambia la sostanza delle cose, e cioè che, risolta la dozzina di problemi che le varie versioni dell’aereo hanno, e con un ridimensionamento dei numeri dei velivoli da costruire, dovuto all’innegabile aumento dei costi (anche l’Eurofighter è costato il 70% in più del previsto), l’F-35 sarà di sicuro il caccia di prossima generazione che verrà adottato dalle aviazioni di mezzo mondo, Italia compresa.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
la dozzina di problemi secondo il Pentagono sono un po’ di più, tanto che stima in -almeno- 10.000 le modifiche necessarie
dato riportato sopra e altrove da fonti più che qualificate, già questo delta basta a dimostrare la tua plateale distanza dalla realtà, che sia per fanatismo o altri interessi direi che poco importa
p.s. non è questione di fare preferenze, qui se c’è qualcuno che continua a buttare carne al fuoco dopo averne buttata di marcia, sei tu
"Mi piace""Mi piace"
Davide
11 gennaio 2012
La mia non è plateale distanza dalla realtà. Forse ne so qualcosa in più di te, se mi permetti. Citare le fonti non serve a nulla, se non si sa capire di che fonti si tratta. E ti spiego da cosa nasce l’incongruenza tra i tuoi numeri e i miei. I 10000 “design change” non sono una stima del Pentagono, ma del GAO, ovvero l’equivalente della Corte dei Conti italiana. Tra l’altro si tratta di una previsione (“forecast”). Ora è evidente che il GAO, non essendo un ente tecnico ma economico, non può dare giudizi sulla bontà o meno di un progetto tecnico. Può solo stimare che, a questo punto del ciclo di progettazione, ci saranno forse altre 10000 modifiche che verranno apportate, e questo su basi statistiche di progetti analoghi e da altre informazioni puramente documentali, ma nulla di tipo tecnico. Al GAO non ci sono ingegneri, e anche se ci fossero, non potrebbero sapere quali modifiche fare “sulla carta”. Tra l’altro non è compito loro. Questo è assolutamente normale. Un aereo è costituito da centinaia di migliaia di componenti diversi, e ogni componente può essere progettato in diversi modi. Nasce sulla carta in un modo, si evolve mediante simulazioni al computer, e lo si verifica con le prove sperimentali, ed eventualmente lo si cambia se non si è soddisfatti. E’ la prassi. Non esiste nessun velivolo (ma nemmeno le auto) che sia nato sulla carta già maturo e finito, ma è stato sempre modificato in corso di prove e collaudi, e a volte anche durante il servizio operativo. Del resto i collaudi servono a quello. E l’allarme del GAO è da prendersi solamente dal punto di vista economico. Quelle 10000 modifiche non sono problemi del velivolo, ma appunto modifiche che si presuppone verranno apportare per migliorarlo da qui a qualche anno che entrerà in servizio e che ovviamente faranno lievitare i costi. I problemi di cui parlo io (e che sono più seri delle 10000 modifiche), e sono per esattezza 13 (controlla sulla scheda dell’F-35 su wikipedia inglese, ma li troverai elencati ovunque), sono 13 VERI problemi tra cui, ne cito alcuni, il fatto che il gancio di arresto della versione da portaerei va riprogettato perchè ha fallito gli 8 test di atterraggio, oppure che il casco del pilota progettato per l’F-35 non funziona ancora correttamente. Io, lo ripeto, non sono né fanatico, né tanto meno ho interessi di nessuna natura su questo progetto. E stai tranquillo che di carne marcia non ne ho buttata affatto. Anzi. Tant’è che questo “bidone” lo acquisteranno molte nazioni (le ultime due in ordine di tempo? Giappone e Turchia).
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
11 gennaio 2012
lei tira a caso, le diecimila modifiche sono quelle prevste da qui a (mi pare) 3 anni e non previste dal GAO, ma dai rapporti che hanno girato tra il pentagono, il Congresso e la Lockheed, che nelle more ha offerto uno sconto su un totale che ha già gonfiato all’estremo
e su diecimila modifiche quante ce ne possono essere di molto critiche per usare un eufemismo?
poi c’è la faccenda della versione a decollo verticale, che se non vede la luce ci risolve dei bei problemi di bilancio perché gli Harrier van bene lo stesso per far numero
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
11 gennaio 2012
Le mie non erano certo offese bensì innocentissime, ironiche provocazioni, utili a dimostrare una certa ipocrisia o malafede, o quantomeno errori madornali di ragionamento. Così come il riferimento al giornalista non serviva a ‘smascherarLa’, ma ad evidenziare una continuità ideologica ed una similitudine perfino espressiva che denunciano chiaramente l’esistenza d’un lavaggio del cervello mediatico.
Davide, Lei ha paura, è evidente; ma la paura non porta a buone decisioni politiche. Provi ad interessarsi del passato anzichè del futuro che Le prospettano, e a preoccuparsi anche d’altri possibili ripetibili misfatti, tipo questo… “In Italia lo scandalo riguarda la fornitura degli aerei da trasporto C-130, ricevuti dall’Aeronautica Militare a partire dal 1972. Nel 1976 molti coinvolti nelle trattative con la Lockheed vengono accusati, e alcuni di questi poi condannati, di aver intascato mazzette per miliardi di lire per favorire l’acquisto di tali aerei da parte del Ministero della Difesa italiano.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Lockheed
"Mi piace""Mi piace"
Davide
11 gennaio 2012
Provocazioni che non le sono state richieste. Noi non ci conosciamo quindi non penso che debba prendersi queste confidenze. Io non ho paura di nulla, Lei è completamente fuori strada. Non ho subito nessun lavaggio del cervello mediatico (sono ancora offese lo sa?). Anche perchè per studiare e laurearmi la tv l’ho vista veramente poco mi creda. Mi interesso molto del passato (si rilegga i miei post sulla Bismarck e su Israele) e so perfettamente che ci sono “possibili misfatti” dietro l’angolo. Ma non butto il bambino con l’acqua sporca. Il C-130, al netto dello scandalo, è stato ed è un aereo di tutto rispetto, una macchina riuscitissima nella sua categoria. Degli scandali posso e voglio che si faccia a meno.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
9 gennaio 2012
il generale Angioni, oggi su La Repubblica, dice che gli F-35 sono un lusso
non dimentichi che nemmeno lo F-22 ha mai visto una sola operazione bellica
e parliamo di un aereo in forza a un paese che dalla sua entrata in servizio ha portato a termine guerre e/o operazioni militari in almeno sei o sette paesi
Israele inoltre, giusto perché è stata tirata in mezzo a capocchia, non ha certo bisogno degli F-35, se non per aiutare Lockheed,
non esiste un suo solo avversario regionale dotato di aviazione, se non quelli alleati e dotati dagli stessi Stati Uniti, senza il consenso dei quali quegli aerei non volano e nemmeno di antiaerea efficace, tanto che Israele sono anni che bombarda i vicini senza perdere nemmeno un velivolo
sono semplicemente mezzi inutili e troppo costosi anche in prospettiva, almeno fino a che non si affaccerà sul pianeta un’altra superpotenza concorrente per l’Occidente, già f-15, 16 e 18 bastano e avanzano, già l’Eurofighter è fantascienza
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
“Israele inoltre, giusto perché è stata tirata in mezzo a capocchia, non ha certo bisogno degli F-35, se non per aiutare Lockheed”
Non a capocchia… Di Israele e dei suoi F-35 made in USA si parla nel pdf linkato da Davide.
Ed anche in questo caso, come ben spieghi, non di reale necessità (nè certo di amore) si tratta. La guerra è business ed è solo questo che conta, tutto il resto è più che sovrastruttura: è fantasia.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
9 gennaio 2012
visto, era per il fan d’Israele, come se fossimo allo stadio e non di fronte a due popoli che si scannano
"Mi piace""Mi piace"
Davide
9 gennaio 2012
L’F-22 è un caccia intercettore da superiorità aerea. Il suo costo elevato ne fa un’arma d’elezione per la difesa del territorio nazionale americano, e non essendo nato per missioni d’attacco è ovvio che non è stato schierato nei conflitti in cui questa era la missione più importante. Missioni che, guarda caso saranno appannaggio degli F-35, e ritorniamo al discorso. Se avesse avuto la possibilità di leggere qualche pagina (non dico tutte) del documento che le ho allegato, capirebbe quali sono le esigenze operative che hanno spinto alla costruzione degli F-35 e come esso sia tutto fuorchè un lusso. E che il suo costo finale non è molto distante da quello di altri caccia di generazioni precedenti: sa che il Rafale francese costa fino a 140 milioni di dollari e non vale quanto l’F-35? E sa che il costo di un Eurofighter si aggira anch’esso su quella cifra? E nessuno dei due ha le capacità dell’F-35.
“Molti lamentano che il Jsf sia un doppione dell’Eurofighter. Sebbene presentati come multiruolo, i due velivoli hanno caratteristiche differenti, legate al posizionamento dei sensori elettroottici: integrato nella parte superiore del muso, il Pirate dell’Eurofighter è ottimizzato per l’impiego aria-aria; quello del Jsf, sotto il muso, è invece perfetto per l’ingaggio aria-suolo. Il caccia europeo è sicuramente migliore per manovrabilità e difesa aerea, ma il rivale statunitense non ha eguali nell’attacco al suolo.”
(http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/f35-ne-vale-la-pena.aspx)
Gli F-15, gli F-16 e gli F-18 bastano e avanzano, fin quando potranno volare. Siccome di aerei simili non se ne fabbricano più con qualcosa li si dovrà sostituire, e quel qualcosa è l’F-35. Lo si poteva fare meno costoso? Non sarei cosi sicuro a riguardo. Lungi da me portare sventura, ma mi sembra che un’altra potenza si sia affacciata eccome sul pianeta: provi a cercare con google “Chengdu J-20”.
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
9 gennaio 2012
La difesa del territorio nazionale americano l’abbiamo ben vista l’11 settembre.
Ma piantala lì, suvvia…
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
E che dovevano fare…abbattere i velivoli con i civili a bordo? Tra l’altro velivoli decollati da pochi minuti e che nessuno sapeva essere stati dirottati? Ma la pianti lei, e non sia offensivo mettendo in mezzo mogli (che tra parentesi non ho) e amanti vari tanto per fare il provocatore. Lei si sente superiore moralmente dall’alto del suo pacifismo a cui ormai non crede più nessuna persona di buon senso. Inoltre, non sarà il suo caso, ma questa polemica sull’F-35 la trovo in generale molto ipocrita e demagogica. Com’è che nessuno ha polemizzato quando hanno varato la Cavour, o acquistato gli Eurofighter, o i Tornado, o gli AMX, o i carri armati Ariete? Com’è che solo gli F-35 fanno sollevare i “pacifisti” ? Perchè sono costosi? La versione poi secondo la quale l’F-35 costerà di più dell’F-22 è assolutamente falsa. L’acquisto da parte dell’italia di 131 caccia F-35 è stimato in 13 miliardi di euro. Se banalmente dividiamo 13 miliardi/131 si ha circa 100 milioni di euro a caccia. Gli USA hanno speso 70 miliardi di dollari per lo sviluppo e l’acquisto di 180 F-22, per un costo di circa 400 milioni di dollari per ogni macchina. Inoltre se l’F-22 è meno costoso dell’F-35, perchè mai gli USA vogliono comprare circa 2400 F-35 e si sono fermati a 180 F-22?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
la versione secondo la quale lo F-35 -costa giù più dello F-22- è certificata dal GAO statunitense, non dai bolscevichi
la tua risposta alla considerazione su 9/11 è ridicola, è chiaro che Lorenzo intendesse dire che la difesa aerea dei cieli americani non deve affrontare minacce convenzionali e contro minacce come quella materializzatasi il 9/11 non servono F-22, come tu stesso confermi
poi comincia ad accettare l’idea che la “stima” del governo italiano ormai sia superata dai fatti
http://www.onlineamd.com/aerospace-manufacturing-design-Lockheed-F35-amd-011012.aspx
gli stessi americani, meno ideologizzati di te, contestano il programma che tu cerchi di sostenere oltre ogni logica
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Continui a dire il falso. La produzione degli F-22 è terminata perchè è stato stimato che ogni ulteriore velivolo sarebbe costato circa 230 milioni di dollari. Cifra molto più elevata rispetto a quella dell’F-35. (Fonte: RAND estimated the cost of restarting production to build an additional 75 Raptors to be $17 billion or $227 million per aircraft.[80]). Che gli USA riducano il numero di velivoli da acquistare (ma non il fatto che li acquistino) per i tagli è una cosa che non mi meraviglia. Del resto volevano acquistare 750 F-22 e si sono dovuti accontentare di 187 velivoli…
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
Vice Admiral David Venlet, the head of the F-35 programme, has not released the actual cost figures, but in one December interview he described the concurrency bill as so high it “sucks the wind out of your lungs”.
secondo il GAO ogni f-35 costerà tra i 200 e i 300 milioni, se ai problemi fin qui evidenziati non se ne aggiungeranno altri
il tutto per un’arma inutile come lo F-22, cominciato quando le esigenze strategiche erano diverse e ora del tutto inutile
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
10 gennaio 2012
“E che dovevano fare…abbattere i velivoli con i civili a bordo?”
A parte che, come rileva Mazzetta, non ha capito cosa intendevo dire e si risponde da solo in merito all’utilità presunta di un certo tipo di armamenti; il che dimostra, al di là di tanti dati tecnici, tutta la Sua pochezza… Questa Sua frase è interessante poichè ancora una volta mostra l’incredulità di fronte alla capacità del Potere di farci fuori come formiche senza farsi troppi problemi. E’ italiano? Che età ha? Ha mai sentito parlare della strategia della tensione in questo paese? Le ho fatto ieri un esempio storico: il disastro di Lockerbie dimostra come il governo (inglese, in quel caso) abbia usato i cadaveri di un velivolo civile abbattuto da terroristi come moneta di scambio per ottenere golosi accordi petroliferi. Non comprendo dunque il Suo sconcerto. Siamo tutti utili cadaveri in potenza alla mercè del Potere…ma chi non se ne rende conto è già zombie.
Quanto alla superiorità morale: Mazzetta Le sta cercando di spiegare che non siamo moralmente superiori, ma più oggettivi e realisti di Lei. Per quanto mi riguarda, invece, sì: mi ritengo superiore moralmente dall’alto del fatto che non considero ogni problema internazionale risolvibile a suon di bombe, specialmente nel caso in cui il problema lo si sia generato, sostenuto o come minimo tollerato noi stessi (Gheddafi); in questi casi, assai frequenti, il realismo è una presa per il sedere e l’accusa d’ipocrisia va rispedita senza problemi al mittente.
Non mi stupirei comunque se i cinesi e i palestinesi assieme, a questo punto, scocciatissimi, bombardassero casa Sua: si prepari un bel bunker o fugga all’estero. Nel caso non se ne occupassero loro, stia pure attento al nemico che già si ritrova in casa: un celebre slogan dei tempi del Vietnam, ovvero di quando le persone di buon senso tolleravano democraticamente un genocidio, era – pensi un po’ – “Bring the war home”… Al bunker! Al bunker!
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
9 gennaio 2012
il costo dell’eurofighter è noto e riportato nell’articolo, secondo il GAo ogni f-35 costerà oltre il doppio di un f-22, ai conti prevedibili oggi
e non è vero che non si possano più fabbricare i “vecchi” e ancora dominanti apparecchi, visto che lo chiedono a gran voce buona parte degli stessi militari americani, almeno quelli che non hanno interessi venali, ma banalmente operativi
e che alle fuoriserie inutili del futuro preferiscono le macchine che oggi e per i prossimi 30 anni assicurano la supremazia aerea totale a costi molto più contenuti
senza considerare che per tirar bombe ai nemici di oggi e del prossimo futuro non c’è bisogno di astronavi, andrebbero bene anche i Phantom e i Tornado
Lo studio delle IAI, oltre che platealmente costruito per giustificare la spesa, è datato e riporta costi già superati abbondantemente dalla realtà
solo la malafede può escludere il fattore prezzo (delirante e in crescita) nella valutazione del rapporto costi/benefici di una macchina
lo F-35 è da rifiutare per l’evidente follia risultante da questo tipo di valutazione, molto prima di qualsiasi considerazione ideologica, tanto che l’unico motivo plausibile per acquistarlo è quello di pagare un tributo all’Amministrazione USA e a certi settori della sua industria bellica
quanto alla Cina, c’è poco da fantasticare del j-20 che non ha neppure i motori al momento,soprattutto se pensiamo che il j-10 appena entrato in produzione è scarsino e che il j20 è un aereo da caccia, quindi da difesa come lo f-22 e che comunque un impegno dell’aviazione italiana contro quella cinese ricadrebbe nel quadro di un conflitto neppure ipotizzabile, vista la vigenza della deterrenza nucleare
in realtà si tratta solo di pretesti, d’inventarsi nemici e scenari impossibili per giustificare una spesa che beneficerà pochi fortunati e di nessuna utilità
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
10 gennaio 2012
“lo F-35 è da rifiutare per l’evidente follia risultante da questo tipo di valutazione, molto prima di qualsiasi considerazione ideologica, tanto che l’unico motivo plausibile per acquistarlo è quello di pagare un tributo all’Amministrazione USA e a certi settori della sua industria bellica”
Tanto, dal dibattito serve/non serve non ci si smuove. E’ come per la TAV. Serve ciò che vogliono che (si pensi che) serva. E i servi abboccano.
Se il sig.Davide non riesce a comprendere questo tipo di ragionamento così terra-terra (“realistico”, appunto) – ossia il rapporto costi-benefici – è perchè il suo “realismo” è in verità follia ideologica, e lo spinge a veder la guerra come ipotesi che ci riguarda tutti fingendo che non sia invece, come è, innanzitutto opportunità per alcuni (pochissimi).
Nel mio commento del 4 gennaio proponevo un link ad un articolo a mia firma in cui si evidenziava come persino nella sinistra area riformista ci si fosse accorti che questa storia degli F-35 si stava riducendo ad un regalo all’industria bellica americana. Ma ad un guerrafondaio questi dettagli non interessano: sono altri i dettagli tecnici che gli fan venire la bava alla bocca.
Ci dica Davide, essendo Lei “realista”, e perciò – immagino – ben sapendo che prima o poi Sua moglie, se già non lo ha fatto, La tradirà, ha già assoldato prudentemente un investigatore e un killer oppure preferisce rinchiudersi nel Suo romantico, irrealistico isolazionismo, smentito dai fatti della cronaca quotidiana?
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Ah si? Non ha i motori? E questo come sta volando? Telecinesi?
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Scarsino il J-10???
http://www.aereimilitari.org/Aerei/J-10.htm
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
scarsino, tanto che anche nell’articolo è paragonato allo F-16, non certo l’ultimo grido, per non parlare del fatto che ne sia prevista una produzione di “di 300-400 esemplari”
anche tu devi essere uno di quelli che propone cose che non legge
"Mi piace""Mi piace"
Davide
10 gennaio 2012
Si ma devi deciderti: una volta dici che non c’è nessun velivolo che può competere con gli F-16 e quindi F-22 ed F-35 sono inutili, ora invece mi dici che il J-10 è paragonabile all’F-16, cosa che quindi giustificherebbe la produzione degli F-35!!!
L’articolo l’ho letto bene tranquillo, solo che non capisco cosa vuoi dire col fatto che la produzione sia di soli 300-400 esemplari. Ti ricordo che non è l’unico velivolo da combattimento cinese, e che la flotta aerea da combattimento di Pechino ammonta a circa 2300 velivoli (tra cui anche Su-27, superiori agli F-16 ed F-15), mentre quella americana a 2900 (fonte tua). Non sono molto distanti in termini numerici, non ti pare? Che poi il J-20 voli con motori russi non vedo cosa cambi. Anche i nostri aerei volano con motori non nostri. Saranno vecchi o saranno nuovi non cambia la sostanza, cioè che la Cina sta sviluppando capacità militari che non erano pensabili fino a pochi anni fa. E questo è un dato di fatto.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
forse non ci capiamo o forse fai finta di non capire per non pagar dazio
Pechino ha circa 1600 aerei da combattimento, tra i quali circa 200 j-10 e 69 (sessantanove!!!) SU-27
il resto è roba da non levare nemmeno in volo in caso di un confronto con l’aviazione americana solo gli f-16 in servizio nell’USAF sono più di 1200, poi c’è la dotazione della marina
Con 18 aerei cisterna (la metà ancora da consegnare), e mezza portaerei con zero gruppi navali a sostegno e nessuna base all’estero
Dal 2006 a 2025, l’USAF ha in programma di ridurre del 28% l’organico degli aerei tattici, tanto per dire quanto tema l’emergere di potenze concorrenti
oggi può schierare migliaia di aerei con la capacità di sostenere la loro operatività ovunque, grazie alla disponibilità di un gran numero di aerei-cisterna e a una decina di portaerei di classe senza paragoni e relativi gruppi navali a supporto, la sola aviazione di marina statunitense è di gran lunga superiore a quelle del resto del mondo, tanto per dire, solo la Russia ha una portaerei paragonabile a quelle americane, parcheggiata da anni
e poi ci sono i missili Curise, i Tomahawk, gli Icbm, i droni i bombardieri a lungo raggio, gli aerei per la sorveglianza elettronica e la flotta di droni, oltre 3000 missili intercontinentali e e alungo raggio con testate atomiche e altre migliaia stoccati e rapidamente dispiegabili
tutta roba che la Cina non ha, o che possiede in versioni tecnologicamente arretrate e in numero incomparabilmente inferiore,
e poi ci sono le forze aeree “alleate”
parlare quindi di minaccia cinese è un esercizio ipocrita e ridicolo, che qualifica chi se ne riempie la bocca per un estremista accecato da un’ideologia ormai rigettata persino negli USA
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
10 gennaio 2012
con vecchi motori russi, controlla pure :D
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
12 gennaio 2012
Questo pezzo è di ieri: “una spesa davvero evitabile”. Ovviamente ad esprimersi son rossi ideologizzati (tendenti al rosè), mica buffi laureati guerrafondai che s’indignano per qualche sberleffo formativo e si eccitano a preveder bombardamenti.
http://www.articolotre.com/2012/01/f-35-e-polemica-sugli-aerei-della-discordia/56583
Mazzetta è troppo buono.
“Forse ne so qualcosa in più di te, se mi permetti.”
Facce ride. Nè realisti nè coscenziosi siete, bensì folli e inconsapevoli.
“Sarebbe una leggerezza pensare che quelli che sono responsabili delle decisioni, grazie a posizioni di potere politico o militare comunque acquisite, sappiano immaginare l’inaudito meglio di noi. Assai più legittimo è il sospetto: che ne siano affatto inconsapevoli. Ed essi lo provano dicendo che noi siamo incompetenti nel “campo dei problemi atomici e del riarmo”, e invitandoci a non “immischiarci”. Molti di loro si appellano alla “competenza” solo per mascherare il carattere antidemocratico del loro monopolio. Se la parola “democrazia” ha un senso, è proprio quello che abbiamo il diritto e il dovere di partecipare alle decisioni che concernono la “res publica”, che vanno, cioè, al di là della nostra competenza professionale e non ci riguardano come professionisti, ma come cittadini o come uomini. E un problema più “pubblico” della decisione sulla nostra sopravvivenza non c’è mai stato e non ci sarà mai.”
(Gunther Anders Stern)
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
4 febbraio 2012
C’è crisi…per questo preparano la guerra. C’è bisogno di meno Davidi e di più Brecht.
“Il problema è che l’Esercito ha appena finito di acquistare 70 “supercannoni” della stessa potenza, pagati a caro prezzo e considerati i migliori al mondo.”
Ci mancavano pure i cannoni
di Gianluca Di Feo
Non contento di spendere 15 miliardi di euro per gli F-35, lo Stato Maggiore ha deciso in sordina l’acquisto dei nuovi ‘semoventi da 155 millimetri’ di Iveco e Finmeccanica. Pur avendone già 70 dello stesso calibro, mai usati
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ci-mancavano-pure-i-cannoni/2173355
"Mi piace""Mi piace"
Astor
19 aprile 2012
A nessuno è venuto in mente che sia i pak-fa russi che i j20 cinesi prima o poi (cioè il giorno dopo che verranno messi in armo) verranno venduti ad altre nazioni (come loro solito fare)?
Fra 10 anni al massimo ci ritroveremmo con algerini, egiziani, tunisini, turchi e libici con aerei di 5° generazione e noi europei con i 4° generazione non in grado di controbattere. Inoltre gli amercani sanno bene che anche il messico li comprerà, così come la korea del nord, la malesia, gli iraniani eccetera. Sarà puse una spesa folle l’f35 ma, purtroppo, si deve fare per forza altrimenti ci mettiamo a rischio.
L’efa è un aereo strettamente difensivo che, se combatti con la libia che aveva aerei degli anni 60 puà tranquillamente fare da bombardiere sembrando il non plus ultra della tencologia. Ma metti caso che invece del 2011 fosse stato il 2021 con gheddafi che ti aspettava con i suoi paf-fa nuovi di pacca… poi vediamo che faceva l’efa o i tornado…
A certo, potevamo usare i nostri mirobolanti amx :-))))
"Mi piace""Mi piace"
Paolo
28 gennaio 2013
Tutto giusto, peccato che il ruolo dell’eurofighter è diverso da quello del F35.
Che i tornado e gli amx sono quasi alla fine della vita operativa, che lF35 ha un periodo di vita lunghissimo, quasi 40 anni! Peccato che gli Av8ab della marina sono finiti essendo degli aerei ex Marines. Con che cosa facciamo volare la nostra marina e la nostra aereonautica?
"Mi piace""Mi piace"