
Sei morti, 17 feriti e 57 «scomparsi», questo il tragico bilancio della repressione di una protesta studentesca nella città messicana di Iguala, nello stato del Guerrero. Il governo ha mandato l’esercito, che ha arrestato 22 agenti e si è attivato alla ricerca degli scomparsi.
Authorities confirming the news from last night, they say the death toll is 6, with 17 injured in Iguala, Guerrero. pic.twitter.com/jHdqrG5krR
— ⒶTony☭ (@MexicAnarchist) 28 Settembre 2014
José Luis Abarca Velázquez, sindaco di Iguala de la Indipendencia, città a metà strada tra Acapuclo e la capitale, nello stato del Guerrero, dice di non aver ordinato alla polizia di aprire il fuoco, e di non aver saputo nulla delle violenze che hanno fatto gridare allo scandalo in tutto il paese.
Il sindaco però è fonte poco degna di fiducia, visto che è sotto inchiesta governativa per la sua vicinanza a Guerreros Unidos, una formazione criminale dalla quele potrebbero venire alcuni dei «sicarios» che secondo le fonti locali hanno affiancato la polizia cittadina in quello che è stato un vero massacro di studenti impegnati in una protesta locale. Ora si chiedono a gran voce le dimissioni del primo cittadino, ma nel frattempo l’attenzione è concentrata inevitabilmente sulla sorte dei 57 studenti «scomparsi», che si temono in pericolo di vita e che non risultano arrestati o in alcun modo detenuti dalla polizia, ma dei quali non si sa più nulla da venerdì scorso.
Sabato i 22 poliziotti arrestati grazie a indicazioni e a immagini fornite dagli stessi studenti, sono stati trasferiti sotto scorta militare ad Acapulco, dopo che diverse persone avevano manifestato chiedendo la loro liberazione. Oggi al contrario a protestare sono gli insegnanti, che hanno dichiarato una giornata di sciopero in tutto lo stato per protesta contro l’esplodere della violenza contro gli studenti.
La polizia locale, che secondo i testimoni ha sparato sui giovani manifestanti nelle strade e anche sull’autobus che portava i giocatori di una squadra di calcio, aveva in un primo momento affermato di essere intervenuta dopo che gli studenti avevano «dirottato» alcuni autobus, ma la violenza messa in campo da polizia e altri uomini armati e non identificati è stata tanto esagerata e tanto diffusa che la scusa ha retto pochissimo, spingendo il governo federale a intervenire e l’esercito a occupare di fatto la cittadina, esautorando le autorità locali.
Sei i morti e 17 i feriti tra studenti e passanti, ma mancano all’appello ancora 57 giovani, tutti allievi della scuola“Raul Isidro Burgos”, secondo l’elenco diffuso dallo stesso governo federale, che non si sa che fine abbiano fatto a da chi siano stati rapiti, visto che alle autorità non risultano in arresto o in detenzione. Nelle ricerche è stato impegnato anche un elicottero, ma appare decisamente improbabile che possano essere in fuga dalla polizia in blocco senza aver dato notizia per giorni, come inizialmente avevano ipotizzato le autorità locali, per nulla preoccupate della loro scomparsa.
Pubblicato in Giornalettismo
Borni8
30 settembre 2014
I “nostri” sono gelosi della polizia messicana e oggi gli hanno dato in dotazione il taser, eh, non se ne puo’ piu’ di picchiare a mani nude
il num di identificazione no, quello no
Ridicoli : la ps ha il taser, le pistole, il manganello, alcuni il mace
Gli sbirri Inglesi NIENTE di tutto cio’. Forse a Londra c’e’ piu’ criminalita’ anzi, c’e’, ma nonostante tutto qui non ti ammazzano di botte
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mazzetta
30 settembre 2014
I brit ce l’hanno il taser http://www.theguardian.com/uk-news/2014/mar/27/police-use-tasers-rises-sharply
e anche: “Most officers are instead issued with other items for personal defence, such as Speedcuffs, Extendable “ASP” Baton, and incapacitant sprays such as PAVA or CS spray. “
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Borni8
1 ottobre 2014
Grazie per la info. Devo dire che per strada io con il taser non ne vedo. Non ho ora il tempo di leggere l’articolo ma lo faro’. A proposito infatti dice Most officers are instead, cioe’ forse dice che invece del taser sono equipaggiati con i mini baton.
Io vivo al Nord e faccio praticamente tutto al nord e’ difficile che mi muova nel Sud della citta’ e non vivo in un quartiere di edilizia sociale, si ci sono le case popolari ma per dire, sono in 3a zona. Gli sbirri che vedo per strada hanno sempre le manette e probabilmente il mini baton e fprse si hanno il mace nella cintura. Quindi ho toppato :)
Considera che per esempio l’anno scorso, quando e’ stato ammazzato Lee Rigby sono dovuti intervenire quelli autorizzati a sparare, cioe’ il bobby del quartiere non ha il taser, ne la pistola e se capita la situazione deve chiamare per avere sul posto agenti addestrati a quello e basta : sparare. Sparano se e’ il caso, e a Woolwich era il caso.
Mi sono fatto effettivamente prendere la mano anche perche’ odio fortemente la ps, frigos etc; generalmente percepisco gli sbirri inglesi come un po’ piu’ civili, sono 5 anni che sono qui e mi hanno fermato UNA volta, che, per caso ero con il mio amico americano che e’ nero. Ecco, lo stop and search, la faccenda di Stephen Lawrence ( ovviamente non la ho vissuta, ma da quando sono qui e’ stato riaperto il caso e tutto quello che ne e’ venuto fuori ) non e’ che mi abbiano entusiasmato e ammetto che qui non frequento gente, come dire, politicizzata quindi al massimo leggo la versione mini dell Independent. Insomma non sono una vittima della repressione poliziesca al momento, mettiamola cosi’. Qui non ti fermano se hai i capelli verdi ma se sei nero, ‘black caribbean” o somalo. Ci sono altri tipi di tensione sociale rispetto a giu’ secondo me se guardiamo al lato “politico”, loro non hanno mai avuto fenomeni come le BR o Prima Linea, al massimo hanno avuto C18 o il National Front che comunque s’e’ dissolto. Nel 2009 era nata l’EDL, English Defense League a seguito di schermaglie contro la comunita’ musulmana piu’ radicale, quella legata ad Al Mujaroon
Vabbe’ ho dilagato d brutto
Ciao
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