I numeri sono spietati e parlano senza lasciare troppi dubbi: Donald Trump ha preso circa un milione di voti in meno di Romney, che perse rovinosamente contro Obama nel 2012 e qualcosa meno di McCain nel 2008..
Invece Hillary Clinton ha perso circa 7 milioni* di voti rispetto a quelli che aveva incamerato Obama l’ultima volta, finendo così per prendere comunque più voti di Trump, ma non abbastanza per evitare di perdere a causa della particolarità di un sistema nel quale la presidenza si gioca in una serie di confronti stato per stato e non semplicemente a chi prende più voti.
Trump e il suo populismo quindi non hanno portato a casa niente, semmai hanno fatto peggio persino del pessimo Romney.
A fare la differenza è stato il tracollo di Clinton, che pensava di pescare tra i repubblicani e invece ha finito per perdere tra i suoi, che sono rimasti a casa in massa, anche perché la campagna di Clinton è andata avanti fidando sulla certezza delle sconfitta di Trump e fidando sul fatto che avrebbe disgustato gli elettori di destra. Cosa che è anche avvenuta, ma non nella misura sufficiente a compensare il vero e proprio tracollo registrato da Clinton.
Gli elettori americani quindi non sono andati a destra, ma semmai sono rimasti a casa. In buon numero quelli repubblicani e in numero molto superiore quelli democratici, nel piccolo Wisconsin ad esempio, meno di sei milioni d’abitanti, la differenza negativa è stata di circa 3.000 voti per Trump e 240.000 per Clinton, che ha perso lo stato per 27.000. Altro che la mobilitazione degli scontenti contro «il sistema» o, ancor più delirando, contro Il Nuovo Ordine Mondiale (NWO).
Niente avanzata dei populisti o degli “anti-sistema” quindi, quelli che han votato per Trump sono gli stessi che hanno votato per gli altri presidenti repubblicani, sono solo un po’ meno. Invece pare proprio l’ennesima dimostrazione che per sinistra e progressisti non paga inseguire la destra e sposare proposte di destra per attirare gli elettori di quella parte. Quelli non ci cascano e preferiscono l’originale e quei pochi che aderiscono all’offerta sono molti di meno di quelli «di sinistra» che si allontanano perché lo spostamento a destra ripugna loro. Funziona così in America e funziona così anche in Italia, infatti nonostante vent’anni spesi a marcare «il centro» Il PD e i suoi antenati non hanno mai vinto senza il contributo e la mobilitazione di quella «sinistra» che molti dirigenti d’estrazione democristiana e no vorrebbero rottamare come avanzi di un’epoca che fu. Anzi, quando la mobilitazione non c’è stata hanno raccolto sconfitte severissime, anche di recente. A qualcuno dalle parti del PD a questo punto dovrebbero fischiare le orecchie come bollitori, ma è difficile immaginare una svolta a sinistra proprio mentre è in atto una faida per eliminare la parte non-democristiana dalla direzione del partito e spingerlo ancora più verso il centro e quindi verso destra. Le orecchie dovrebbero poi fischiare a chi parla di avanzata del populismo e di campagna azzeccata da parte di Trump, che invece ha fatto peggio dei peggiori candidati della storia dei repubblicani, e a tutti quelli che a destra ne stanno festeggiando il risultato senza capire che anche la campagna di Trump è stata pessima e con un concorrente diverso si sarebbe probabilmente confermata il disastro che tutti, anche i suoi, avevano previsto perché non erano riusciti a immaginare o a rilevare per tempo la magnitudine del disastro provocato da Hillary.
*Si tratta di dati ancora grezzi, ma i possibili aggiustamenti non sono tali da cambiare le grandezze in gioco.
mitjakagakazov
10 novembre 2016
Affinché la tua tesi risulti più convincente, sarebbe necessaria un ulteriore analisi dei flussi di voti. Bisognerebbe, ad esempio, essere in possesso dei dati riguardanti gli elettori che hanno perseguito ad appoggiare il fronte repubblicano tra le due tornate elettorali e quanti invece hanno appoggiato Trump mentre alla scorsa occasione avevano votato Obama.
Nel caso in cui questi contributi risultassero trascurabili, non spenderei ad aderire con fiducia alla tua tesi.
Mitja
"Mi piace"Piace a 2 people
mazzetta
10 novembre 2016
le analisi dei flussi ancora non ci sono, a parte che secondo me hanno un’attendibilità vicina a quella dei sondaggi. l’ipotesi che Trump abbia attirato milioni di voti in fuga da Clinton o prima astenuti e che al contempo ne abbia persi anche di più tra quelli che votarono Romney, mi pare comunque abbastanza inverosimile. Ci sarà stato sicuramente un dinamismo simile, ma non credo possa aver interessato milioni di elettori. Piuttosto Clinton potrebbe essere stata danneggiata moltissimo dal fatto che tutti davano per scontata la sconfitta di Trump, molti tra quelli che non l’hanno votata per scarso entusiasmo probabilmente avrebbero fatto un salto a votare per scongiurare il pericolo, se appunto l’ipotesi fosse apparsa incombente o anche solo normalmente probabile. .
"Mi piace""Mi piace"
Giacomo Biggio
10 novembre 2016
Le due letture (sconfitta del centrismo e vittoria dell’ antisistema) possono essere sovrapponibili, secondo me. Sia perche’ chi ha votato per Trump lo ha fatto in risposta ad una (percepita?) perdita di sicurezza causata dalla globalizzazione sia perche’ i milioni di elettori che la Clinton ha perso hanno rienuto che lei, candidata di un certo establishment, non sappresentasse i loro interessi.
"Mi piace""Mi piace"
gino
11 novembre 2016
o magari ha vinto Trump, semplicemente perchè ha parlato agli americani dell’america.
Americani, ricordiamocelo, che dal 2001 sono in perenne guerra ed in perenne crisi economica.
La Clinton come avrebbe potuto fare lo stesso visto che quelle guerre le ha perorate, incitate, sostenutoe (e richieste altre) tutto il tempo e per tutto il tempo è sempre state alle leve di comando e i posti di lavoro col cavolo che sono migliorati?
Ma soprattutto, direi che la Clinton si è giocata buona parte del suo elettorato per le porcate e scandalucci e vergogne (che non son passati inosservati in rete, non sugli embedded giornali e tv) che hanno commesso contro il suo rivale democratico.
Qualche ulteriore ed inside-insight informazione: qui:
http://www.madcowprod.com/2016/11/09/media-party-elite-responsible-hillary-debacle/
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
11 novembre 2016
Trump non ha parlato all’America più di quanto abbia fatto Romney, visto che ha preso meno voti di lui nonostante i potenziali votanti siano aumentati nel frattempo.
A parte che poi sposi -soprattutto- l’idea che l’abbia persa Clinton ;)
"Mi piace""Mi piace"
gino
11 novembre 2016
ed infatti più che vincere Trump, è la Clinton che è stata mazzulata dai suoi elettori (che tra le tante cose proprio non hanno digerito la concezione familiare del potere e le porcate che ha fatto (fare) al partito democratico contro il suo iniziale rivale.
Credo che tu non abbia letto gli articoli correlati presentati nel link che su ho segnalato, se no almeno un dubbio in merito non avresti che potuto tenerlo acceso.
comuqnue poco male.
L’unica cosa importante da sperare è che Trump effettivamente riduca il sostegno ai neo-nazisti ukaini, lasciando la NATO con un bel palmo di naso.
http://tass.com/world/911786
https://dninews.com/article/afu-violate-ceasefire-regime-5118-times-over-past-week
http://novorossia.today/kiev-keeps-on-violating-ceasefire-regime-in-donbass/
http://novorossia.today/ukraine-is-still-supportng-clinton/
https://dninews.com/article/poroshenko-lost-us-patronage
etc etc
Idem (ma pure in secondo piano se si preferisce, ed io preferisco), per quanto riguarda il corposo economico. mediatico e militare impegno a massacrare e distruggere paesi in medio-oriente finanziando ed armando feccia integralista spacciata da ribelli e terroristi palesi, oltre che attraverso paesi alleati come l’arabia, sostanzialemente attraverso la rotta dei balcani:
http://www.balkaninsight.com/en/article/making-a-killing-the-1-2-billion-euros-arms-pipeline-to-middle-east-07-26-2016
https://www.theguardian.com/world/2016/jul/27/weapons-flowing-eastern-europe-middle-east-revealed-arms-trade-syria
"Mi piace""Mi piace"
El barto
11 novembre 2016
GLi USA sono quasi sempre in guerra, infatti oltre 200 dei 240 anni di storia se li sono giocati buttando bombe e rompendo coglioni al prossimo. In verita’ la questione e’ assai piu’ complessa della diatriba sistema-antisistema, ed e’ errore in cui siete caduti tutti. A parte il fatto che Donaldino antisistema e’ come se io fossi ingegnere nucleare al CERN col diploma magistrale, a votare ad esempio sono andati a malapena 120 milioni su oltre 200 e passa aventi diritto, in pratica il maggiore partito e’ quello del’astensionismo, pure peggio delle scorse elezioni e nonostante la ROdham, vero cognome di Ilaria, avesse piu voti assoluti, comunque ha vinto l’altro, ma li hanno il dual spoil system e saranni cazzi loro come scelgono. Inoltre la tesi qui mostrata e’ cio’ che dicevano pure alcuni analisti circa la fidelizzazione del voto nel Mid-West e della Central COnference di tutte quelle fasce bianche-contadine-protestanti-scarsamente scolarizzati. In generale in citta come Ny o W DC la CLiton e’ andata a mani basse. Addirittura a Manatthan e Staten Island Trump e’ arrivato al 20% scarsino. Mia cugina, che abita a Lawrence, in Indiana, ha avuto la forte impressione che vi fosse misto tra reazionarismo contro le nuove paure occidentali e le colpe dell’establishment nell’ aver contribuito a portare tale terrore oltreoceano. Curioso, perche’ a morire sono siriani, yemeniti, palestinesi e iracheni, per colpe che vanno da Bush fino a Obama l’abbronzato. INoltre mi ha riferito che alcuni territori come quelli definiti della Rust belt di Ohio e Illinois, laddove la crisi mineraria ha contribuito al fenomeno delle ghost town, o se ne sono sbattuti molto e non hanno votato, o, come nel caso dell’ Ohio, ha vinto Il magnate, e con la CLinton che solo in tale stato ha perso 506mila voti, 2,320,596 nel 2016 contro i 2,827,710 del 2012. Per la cronaca lei non votava in quanto canadese. CHe spasso, dalle sue parti comanda GIustino Trudeau, proprio il figlio di Pierino che fu gia’ capoccia dal 1968 al 1979 e dal 1980 al 1984, e poi sono li al telefono mentre mi parla e mi chiedo perche’ sti cazzo di americani pretendono di imporre la LORO democrazia al resto del mondo quando si fanno comandare ora da dinastie famigliari secondi solo ai Saud, ora da qualche demente alla Nixon o al Bush padre e figlio. Molto sommessamente vorrei far notare che erano altri i candidati alla casetta bianca come la verde Jill Stein, ma siccome li la par condicio la scambiano con qualche salsa indiana da mettere sul barbercue estivo, chissenefrega e nei dibattiti e nel main stream presentiamo quelli che sicuramente se la giocano, senza dimenticare qulla safoma di Gary Jonhson, che non sapeva cosa fosse Aleppo. MA questi, si sa, amano giocare a risiko sulla pelle degli altri. Please, less America
"Mi piace""Mi piace"
vincenzofiore
11 novembre 2016
Mio contributo alla discussione: una analisi stato per stato:
"Mi piace""Mi piace"
El barto
11 novembre 2016
AH ciao, non avevo visto il tuo articolo prima di commentare. IN effetti quindi la questone riguardante quelle zone di crisi mineraria ha effettivamente avuto valore. Nel diagramma verticale che hai elaborato si vede chiaramente il saliscendi dei due maggiori candidati e la forte discesa della CLinton rispetto ad Obama in California, nonostante magiore siano stati i voti a lei espressi in Texas, sempre rispetto al suo predecessore, bravo.
"Mi piace""Mi piace"
El barto
11 novembre 2016
NIce blog, Vincenzo
"Mi piace""Mi piace"
cachorroquente
11 novembre 2016
Secondo me che in primis ci sia una sconfitta di Hillary Clinton, e che il messaggio ‘amministriamo con competenza il sistema’ non permetta più di vincere le elezioni è vero.
Allo stesso tempo il calo di affluenza è segno anche di una disaffezione generale. Il fatto che Trump (nonostante abbia disgustato alcuni repubblicani e indipendenti che avevano votato Romney nel 2012) abbia subito l’astensionismo molto meno di Clinton è, in qualche modo, una sua vittoria che in parte si deve anche al messaggio ‘anti-sistema’.
In sostanza, la presidenza Trump è stata decisa dalla classe media bianca suburbana che ha deciso di NON disertare il GOP (nonostante l’impresentabilità del candidato), e dai blue collar del Nord Est statunitense (colpito dalla globalizzazione e in lentissima ripresa) che hanno abbandonato HIllary Clinton (per stare a casa o, in qualche caso, votare Trump cambia poco). L’America rurale ha sostenuto Trump con numeri forse non tanto diversi da quelli per Romney, ma mi chiedo se dopo ulteriori quattro anni di povertà (i bianchi poveri sono gli unici la cui aspettativa di vita non sia in miglioramento) si sarebbero sbattuti per andare a votare per l’ennesimo rampollo della famiglia Bush, se Jeb avesse vinto le primarie.
Quindi emenderei la tua posizione (‘è una sconfitta del centrismo, non una vittoria del populismo’) dicendo che è stata una vittoria del populismo che sarebbe stata molto facile da battere (qualche centinaia di migliaia di voti in più tra gli operai e gli afro-americani) con un candidato che parlasse credibilmente a lavoratori e disoccupati (che, incidentalmente, magari avrebbe anche convinto quella frazione di ‘millenials’ che sono rimasti a casa o hanno votato Stein/Johnson).
Durante tutti gli ultimi mesi di campagna elettorale ho ritenuto la vittoria di Trump più probabile di quanto detto da statistici (Nate Silver escluso) e opinionisti. Però al tempo delle primarie non avrei mai creduto che Sanders avrebbe avuto più possibilità di Clinton di vincere le elezioni: analizzando le motivazioni della sconfitta dell’8 mi accorgo che probabilmente sbagliavo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
mazzetta
13 novembre 2016
secondo me è che dal 2004 c’è un blocco di 60 milioni di repubblicani che vota anche la merda. Gli stessi che hanno votato Bush2, McCain, Romney e Trump, candidati diversissimi, ma a parte uno, del tutto impresentabili. Quel blocco si sconfigge solo mobilitando un buon numero di elettori in più, perché è dal 1988 che i dem vincono il voto popolare, tranne una volta, ma han perso diverse elezioni proprio perché quel blocco repubblicano non è scalfibile, non è stato scalfito nemmeno da due mandati di Bush finiti con una crisi economica epocale. Non aumentano, ma nemmeno calano e alle primarie spesso sostengono i candidati peggiori tra quelli che hanno a disposizione, anche se spesso ne hanno parecchi tra cui scegliere.
"Mi piace""Mi piace"
giovanni
14 novembre 2016
Ci si dimentica il particolare che negli USA si fanno ancora figli, e quindi in 12 anni per crescita naturale la base elettorale di entrambi i partiti cresce di milioni ad ogni voto. Nel 2004 erano 216 milioni gli aventi diritto al voto, nel 2016 231 milioni. Se su 15 milioni di nuovi voti disponibili la destra prende nuovi voti appena sufficienti a far pari con gli elettori defunti, vuol dire che nemmeno la destra ha tutta questa presa elettorale. A maggior ragione è disastrata la “sinistra” che addirittura i voti li perde tra un’elezione e l’altra da due tornate consecutive (non a caso seguite a due pessimi governi Obama, certificati come tali dagli elettori democratici, che non possono essere certo accusati di ostilità pregiudiziale come gli elettori repubblicani).
"Mi piace""Mi piace"
Adriano G. V. Esposito
11 novembre 2016
Comunque per Clinton hanno votato più elettori che per Trump: “She had 59,755,284 votes, according to CNN’s tally, with 92% of the expected vote counted. Trump had 59,535,522. ” (Fonte: http://edition.cnn.com/2016/11/09/politics/donald-trump-hillary-clinton-popular-vote/)
Poi il sistema di grandi elettori ha cambiato il risultato.
Ma a parte questo, sentite un po’, siamo sicuri che in una votazione così spaccata a metà sia “democratico” che una metà prevalga sull’altra?
Io stavo pensando che anche per le presidenziali servirebbe un ballottaggio diretto tra i due, come dire ha votato i verdi o i liberali? Bravo, ma non sono arrivato al ballottaggio. Ora fra i due chi preferisci?
E poi nei miei sogni più inconfessabili vedo il trasferimento coatti alle urne dei cittadini renitenti al voto, ma ripeto è inconfessabile…
Per il resto, vedremo se trump farà il folle anche come presidente o no. Secondo me sì e già ha cominciato: “professional protesters, incited by the media, are protesting”, in altre parole le proteste a Portlando (e altrove) sono un gombloddo… E ti pareva…
http://www.dailytelegraph.com.au/news/world/us-presidentelect-donald-trumps-first-visit-to-the-white-house-as-america-still-reels-with-shock/news-story/ace1650c0cbad74de1defa2e7501b6da
"Mi piace""Mi piace"
Adriano G. V. Esposito
11 novembre 2016
Scusate per tutti quei refusi :(
"Mi piace""Mi piace"
cotopaxi
11 novembre 2016
Circa 6 mesi addietro sono stato negli Stati Uniti area di Detroit. Ho incontrato sostenitori di Trump e gente che non lo sopportava o ne aveva paura. Non ho incontrato sostenitori della Clinton. Il sostenitore di Trump (tipicamente un operaio specializzato) era entusiata del suo candidato, quelli che si opponevano a Trump (tipicamente colletti bianchi) descrivevano la Clinton più o meno con le parole che io userei per descrivere Giuliano Amato.
Io mi sono immaginato domani a dover scegliere tra Salvini ed Amato, hai voglia dirmi che Amato è competente, io per la prima volta in vita mia uno sguardo al programma di Salvini lo butto.
saluti
"Mi piace""Mi piace"
cotopaxi
11 novembre 2016
Per rispondere ai dubbi su Sanders, le persone con cui ho parlato consideravano Sanders un alieno molto più di Trump, una brava persona ma incompatibile col “modo di pensare americano”. Genericamente tra i non Trumpiani (non necessariamente democratici schierati) vigeva un forte sconforto per non avere avuto un candidato decente a partire dalle primarie. Poi ovviamente i miei incontri non sono staticamente significativi.
"Mi piace""Mi piace"
giovanni
14 novembre 2016
Sanders sarà stato un alieno, ma era un alieno che attirava nuovi elettori alle primarie, ai quali il PD ha fatto di tutto per impedire di iscriversi. Non è tanto che abbia perso Sanders che ha fatto stare a casa molti democratici, ma la guerra totale scatenatagli contro dal partito, che li ha convinti che la Clinton preferiva perdere senza quei voti, che vincere con. E infatti…
"Mi piace""Mi piace"