
Non c’è niente di «allucinante» nella risoluzione dell’UNESCO che ha fatto imbufalire Israele e gli estremisti nazionalisti che guidano la comunità ebraica italiana. Controllare per credere (in italiano QUI) e cercare come e dove la risoluzione avrebbe «negato l’identità ebraica di Gerusalemme». Da Israele hanno sollevato un polverone per coprire quello che in realtà dice la risoluzione, descrivendo e denunciando l’occupazione e i crimini commessi da soldati e coloni d’Israele in Palestina e a Gerusalemme Est, che tutti i paesi al mondo considerano territori occupati e non israeliani. Allucinante quanto già vista è invece stata la reazione della propaganda israeliana, che è giunta a minacciare disturbi all’ormai prossima visita del Presidente della Repubblica Mattarella in Israele, ma questa volta ha funzionato, spingendo Renzi a rinnegare decenni di meditata politica verso Israele in virtù di una bufala, anche perché la risoluzione «penalizza» Israele solo nella misura in cui denuncia violazioni sotto gli occhi di tutti com’è già accaduto più e più volte. Peraltro senza conseguenze apprezzabili per Israele, che da sempre ignora le risoluzioni dell’UNESCO e pure quelle dell’ONU, fidando nella protezione del potere di veto americano, che le rende inutili anche quando a favore d’Israele votano solo gli Stati Uniti e alcuni stati della Micronesia loro vassalli.
Inoltre la risoluzione che ha destato scandalo non è passata per una oscura manovra dei paesi «arabi», come vorrebbero gli israeliani e i loro fan ogni volta che all’ONU passano pronunce che denunciano gli abusi la colonizzazione israeliana della Palestina. Queste risoluzioni passano ad ampia maggioranza perché sono sacrosante e spesso già abbondantemente edulcorate e se i tradizionali alleati d’Israele s’astengono è solo per non perdere la faccia e prendendo esplicitamente le parti dei colonizzatori, che pure sostengono con enorme dispendio d’ipocrisia. Non c’è nessun blocco maggioritario filo-arabo all’ONU, dove i paesi arabi o musulmani non arrivano alla cinquantina su quasi 200, e non è per un complotto se con Israele e gli Stati Uniti votano compatti solo le Isole Marshall, la Micronesia, Nauru e Palau. I dati non mentono e dipingono una situazione nella quale – comunque – Israele irride e insulta, e poi ignora, le risoluzioni e le raccomandazioni ONU e chi ha l’ardire di votarle. Un atteggiamento che non ha mai scandalizzato Renzi e il suo governo, peraltro muti come pesci sulla continua espansione delle colonie illegali israeliane in Palestina, così come sugli abusi che Israele, potenza occupante, pratica costantemente nell’intento di sloggiare gli arabi dalla West Bank e dalla Gerusalemme palestinese, per consentire la colonizzazione da parte di cittadini israeliani, se non di coloni richiamati e provenienti da altri paesi per sloggiare i palestinesi. Anche in questo caso Israele e i suoi sostenitori non hanno ribattuto alle accuse relative alla violazione del diritto internazionale e umanitario, ma hanno alzato un polverone per una questione lessicale, perché la risoluzione usa per i luoghi nei territori occupati la definizione araba e non quella israeliana. Evidente l’intento di distrarre l’attenzione dai crimini denunciati, evidente a tutti, tranne che a Renzi.
È successo lo stesso con il testo dell’UNESCO, solo che questa volta Renzi si è piegato al solito berciare della canea nazionalista. Come e perché sia successo lo sa solo lui, ma è chiaro che con queste dichiarazioni Renzi si è distanziato dall’Europa per avvicinarsi allo stile e alle pretese di un governo estremista e aggressivo come quello di Netanyahu, leader squalificatissimo in tutto il globo, con una credibilità prossima allo zero e capace di sparare baggianate come «sono stati i palestinesi a spingere Hitler allo sterminio degli ebrei». Uno spregiudicato nazionalista che guida un gabinetto ostaggio dell’ultradestra religiosa, che ha più volte attaccato e offeso persino Obama e che piace tanto alle estreme destre occidentali, per come esibisce un violento razzismo anti-musulmano. Una compagnia da evitare, non certo uno dal quale cercare applausi o del quale vantare la compagnia.
Ma tutto questo Renzi sembra non saperlo, forse avrà avuto notizia delle polemiche e una loro traduzione sbagliata da qualche amico fidato in affari con Israele o forse ha fatto tutto da solo, ma in ogni caso ha fatto male a fidarsi delle sue fonti. E ancora peggio ha fatto Gentiloni a piegarsi di fronte alle intemperanze di Renzi, che è arrivato a rinnegare la posizione ultradecennale dei paesi europei sul conflitto israelo-palestinese, sostanzialmente perché non ha capito cos’è successo davvero. Come un Gasparri qualunque
AGGIORNAMENTO: L’inevitabile nemesi.
Sono passati pochi giorni ed è finita così. Poi il governo israeliano s’è poi scusato, ma ormai il danno era fatto e la conferma della caratura del governo Netanyahu riluce in tutto il suo splendore.
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Francesco Vitellini
22 ottobre 2016
Sottoscrivo tutto tranne una frase: “Evidente l’intento di distrarre l’attenzione dai crimini denunciati, evidente a tutti, tranne che a Renzi.”
La massima parte dei media italiani condivide la stessa miopia del primo ministro.
Mi permetto di inserire un link a una traduzione della risoluzione in italiano (mia)
https://strinaturedisaggezza.wordpress.com/2016/10/22/traduzione-della-risoluzione-unesco-palestina-occpuata/
Nel caso fosse inopportuno cancelli pure il link dal commento.
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mazzetta
23 ottobre 2016
Non c’è niente d’inopportuno nell’aggiungere fonti, grazie.
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fausto
23 ottobre 2016
Renzi ha agito da vero politico. E’ debole, la sua sedia traballa. Ha bisogno di supporto per negoziare in sede europea, e non può farlo se ha solo nemici a circondarlo. Donde la scelta discutibile di allinearsi (per una volta) a queste posizioni: in cambio di questo otterrà appoggi utili a perseguire altri obiettivi. Scommetto che nelle segrete stanze degli oligarchi qualcuno tra poco farà telefonate per perorare la causa italiana su qualche altro tema.
Non si può pretendere una politica estera coerente ed efficace da parte di un paese in bancarotta che a tutti gli effetti risulta essere una colonia priva di qualsivoglia sovranità o autonomia. Mi spiace dirlo, ma queste figuracce non possiamo evitarle – non tutte almeno: qualcuna dobbiamo mandarla giù.
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El barto
23 ottobre 2016
israele se ne strafotte sempre e comunque di qualsiasi decisione che la riguarda e che prevede o limitazioni di confine o maggiore rispetto dei diritti umani. I livelli di crimini sono nettamente superiori a qualsiasi organizzazione mafiosa presente nel globo. Sul fatto quotidiano ci stanno continuamente dei commentatori che intervengono sistematicamente ogni qual volta che si parli male della causa israeliana e rispondono punto per punto, con costanza quasi senza pari, a tutte le critiche in atto, pure le piu’ solide e pretendono di smontarle. La storia, quella vera, condannera’ israele per crimini di guerra, ma per fare questo serve informazione in occidente al fine di creare coscienza collettiva e far pressione su tale questione. CUrioso, inoltre, notare che l’establishment di tale pseudo-nazione e’ fortemente sopstato a destra, quasi ironico rispetto a quello che successe circa 70 anni fa. Idem in Italia, dove la comunita’ pardon, il clan ebraico, si prende il sostegno della destra piu’ becera, ma del resto difficile trovarne di meno becera in effetti, con gli endrosment di alti politici quali Calderoli e Gasparri, in chiave islamofoba nei loro casi.
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Paolo
24 ottobre 2016
sono certo che se mi riferissi a una qualsiasi minoranza etnica o religiosa presente nel paese con l’appellativo di “clan” sarei giustamente redarguito da mazzetta che giustamente mi chiamerebbe razzista. Ebbene i cittadini ebrei italiani vengono definiti “clan” e tutto tace
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El barto
25 ottobre 2016
Piu’ che altro la comunita’ ebrea si fa appoggiare, in iniziative come queste, da post fascisti, ma sempre tali rimangono, casapoundisti, forzanuovisti e leghisti, e al tuo post mi andrei a nascondere, altro che spostare l’attenzione e cercare di coinvolgere, comparandole, le altre fedi religiose. Perche’ vedi, gente che come me della religione in generale se ne sbatte, non ha problemi a definire pure i cinesi molto clanici, cosi’ come molte comunita’ islamiche, in parte quelle buddiste e pure gli hindi che frequentavo all’estero, ma questi sono fatti miei e il mio parere vale per quel che ho visto dal vivo, pure con le altre comunita’ culturali, e posso con buona dose di certezza affermare che fra i piu’ chiusi che abbia mai visto ci sono i sunniti e, udite udite, i cattolici nostrani. Non fare la solita parte della vittima, non ti e’ concesso, ne ti faccio passare l’ idea che chiamare clan quello che tale e’ possa definirsi atto razzista, gente come te non sa altro che dare dell’antisemita a chi osa criticare minimamente gli ebrei e nella fattispecie gli israeliani, colpevoli invece di gravi crimini contro l’umanita’. Ebbene la comunita’ italiana che tanto difendi si sente eletta come i corrispettivi mediorientali e sono essenzialmente gruppo chiuso a qualsiasi critica o atto che possa ledere il loro prestigio, che sia reale o di carattere meramente politico, basti pensare a come Noemi Di segni, la capa delle comunita’ ebree italiche, si sia offesa e risentita nientepopodimeno che contro Mattarella per difendere appunto lo status simbolico perpetuato in israele su questa vicenda. Fino a quando non riconoscerete che gli insediamenti di West Bank sono illegali e che i palestinesi hanno uguali diritti di vivere in quelle terre senza la ghettizzazione dentro la striscia di Gaza, la comunita’, quella vera, internazionale, non potra’ riconoscervi nessun diritto di critica a chi vi fa notare la situazione. E smettetela di nascondervi sempre dietro alla foglia di fico di dare dell’antisemita a chiunque vi porti opinioni che contrastino con le vostre o che vi valuta per quello che sta accadendo adesso, rispondete nel merito di quello che vi si dice senza opportunamente spostare l’argomento su storie accadute nel secolo scorso. E gia’ che ci stai, se ci riesci, prova a rispondere nel merito dell’argomento proposto. E senza tirare in ballo la vostra millenaria storia o le bombe palestinesi, visto il fosforo bianco usato fino a quattro anni fa dagli eroi del Likud.
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/clan.shtml
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Paolo
25 ottobre 2016
non sono ebreo (ma mi diverte che tu lo abbia creduto) e le religioni e i nazionalismi tutti mi stanno sulle scatole. Mi chiedevo solo cosa sarebbe accaduto se su questo blog qualcuno definisse “clan” (in senso dispregiativo, perchè in questo senso tu lo hai usato) una qualunque minoranza diversa dagli ebrei
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El barto
25 ottobre 2016
E quindi ti diverti senza apportare reale contributo alla causa dello scritto,bravo. Difficile non disprezzare chi si comporta come ente chiuso alle critiche e alle osservazioni, vedi alla voce casaleggio boys o vaticano, tanto per fare esempi esterni. Da adesso in poi sei vivamente pregato di parlare dell’argomento principale. Le tue domande non interessano.
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