Dice Edward Snowden che accetta temporaneamente l’asilo in Russia, in attesa di volare in Sudamerica, dove lo accoglierebbero. Una partita a scacchi a distanza con Obama.
L’incontro tra Edward Snowden e le associazioni per la difesa dei diritti dell’uomo non ha portato molte novità, se non l’annuncio di Snowden, che si è presentato e si è detto disposto a rimanere a Mosca, visto che l’amministrazione Obama non gli lascia altra scelta.
L’incontro si è tenuto in una sala riservata, alla quale non ha avuto accesso la folla di giornalisti che si era assiepata al terminal della capitale, dove Edward Snowden vive da quando è arrivato da Hong Kong nella zona di transito, proprio come Tom Hanks in The Terminal, se non fosse che a lui non dava la caccia nessuno. Snowden ha rilasciato una dichiarazione ai rappresentanti di Amnesty Internationa e Human Rights Watch, la trascrizione della quale è stata pubblicata su Wikileaks. Ha chiesto assistenza alle due organizzazioni per riuscire a godere del diritto d’asilo, ad esempio di quello formalizzato dal Venezuela o quelle avanzate a voce da Russia, Bolivia, Ecuador e Nicaragua, e ha affermato che accetta tutte le offerte di asilo passate e future, ma non dopo aver spiegato i suoi motivi.
Snowden dice che ha deciso di denunciare quello che ha visto perché: “… il mio governo sostiene che sentenze segrete, che il pubblico non può leggere, in qualche modo legittimano un’attività illegale. Queste sentenze semplicemente corrompono la nozione basilare di giustizia, che dev’essere pubblica e visibile per essere tale. L’immorale non può essere reso morale attraverso l’uso di una legge segreta”. Snowden ha citato anche il principio della Dichiarazionedi Norimberga del 1945,dove afferma: “Gli individui hanno doveri internazionali che trascendono le obbligazioni nazionali d’obbedienza. Quindi gli individui hanno il dovere di violare le leggi domestiche per impedire i crimini contro la pace e l’umanità“. Il principio che ha voluto mettere fine al pretesto dell’obbedienza, per il quale molti autori di delitti orrendi si giustificarono dicendo di aver solo obbedito agli ordini.
Sulla questione dell’asilo in Russia Snowden è stato abbastanza chiaro, ma bisogna vedere come Putin accoglierà la sua pretesa di fare il bene degli Stati Uniti, soddisfando in tal modo la condizione posta dal presidente russo in persona, che gli aveva offerto asilo a patto che la smettesse di danneggiare gli interessi americani. Per conto suo Glenn Greenwald, il giornalista di The Guardian ha detto di avere ancora circa 10.000 file e di non avere alcuna intenzione di arrestare la pubblicazione di quel materiale. probabilmente si tratta di un tentativo di Snowden di far presente a Washington che se non lo lasciano partire da Mosca, rimarrà in Russia con tutto il suo carico di segreti, che prima o poi finiranno inevitabilmente nelle mani dei russi. Un bel problema per l’amministrazione americana, che si è subito messa in contatto con Putin e che non mancherà di fare pressioni.
Proprio l’evidente accanimento degli Stati Uniti e la loro capacità di spingere cinque paesi europei a collaborare al gravissimo dirottamento e perquisizione dell’aereo del presidente della Bolivia Morales, sulla base del solo sospetto che Snowden fosse a bordo, ha convinto anche gli scettici che sia un perseguitato. Per non dire degli americani che ai sondaggi continuano a rispondere in maggioranza che si tratta di un whistleblower, cioè una figura virtuosa protetta dalla legge perché ha rivelato illegalità e non un traditore e nemmeno una talpa, come continua a definirlo buona parte della stampa italiana, unica al mondo.
E quanto sia stato grave il dirottamente di Morales lo dimostra la reazione dei paesi sudamericani riuniti nel Mercosur, che ieri hanno annunciato il ritiro degli ambasciatori per consultazioni da Portogallo, Spagna, Francia e Italia, i paesi che hanno vietato all’aereo del presidente boliviano Evo Morales. Quel divieto che Emma Bonino ha riferito non essere mai stato imposto, ma a questo punto è abbastanza chiaro che abbia mentito o che sia stata ingannata da chi ha preso la decisione e l’ha implementata. Come nel caso di moglie e figlia di Mukhtar Ablyazov , consegnate al suo nemico e dittatore del Kazakistan senza che il governo ne sapesse niente.
Il governo italiano non è solo rimasto straordinariamente silente di fronte alle rivelazioni del datagate, dalle quali è emerso che Washington spia le nostre aziende e le nostre istituzioni, un silenzio straordinario se si pensa alla rumorosa cagnara che negli ultimi anni è stata scatenata dalle intercettazioni legali disposte dalla magistratura italiana. Il governo italiano, per bocca del ministro degli Esteri Bonino, ha anche rifiutato d’offrire a Snowden senza spiegare la ragione della decisione e ha partecipato all’illegalissimo dirottamento di Morales, una clamorosa infrazione della legalità internazionale e dell’immunità di un capo di stato che, è bene ricordarlo, è stato dirottato sulla base di una voce non verificata e poi dimostratasi clamorosamente falsa, che se non altro ha spinto l’alleanza atlantica a mostrare le carte. Solo il nostro paese ha poi negato la sua partecipazione a un’azione che invece lo spagnolo Rajoy ad esempio si è rivendicato con orgoglio e sfrontatezza.
Un’offesa alla quale oggi reagiscono i paesi del Mercosur, i leader di Brasile, Venezuela, Uruguay e Argentina hanno deciso che i paesi dell’unione commerciale sudamericana richiameranno gli ambasciatori dai quattro paesi europei coinvolti e prenderanno una serie di misure al fine di ottenere scuse e spiegazioni per la lesione dello status e dei diritti del presidente boliviano. “La gravità dell’incidente, indicativa di un atteggiamento mentale neocoloniale, costituisce un atto non amichevole e ostile, che vìola i diritti umani e nega la libertà di viaggiare, così come il trattamento e le immunità previste per un capo di stato”, così dice la dichiarazione congiunta dei paesi sudamericani, che denunciano una “plateale violazione della legge internazionale“. Un bella gatta da pelare per Bonino e l’ennesima figura da miserabili per un paese nel quale il governo italiano è del tutto esautorato e gli apparati dello stato ricevono da governi stranieri ordini e gentili richieste che soddisfano seduta stante violando la legge sfacciatamente.
Quelli che dicono che le azioni di Edward Snowden non hanno rivelato niente si sbagliano di grosso, da quando ha lasciato il suolo americano è stato un crollare dopo l’altro delle ipocrisie dietro alle quali si nascondono il governo americano e quelli che appaiono pronti ad eseguire senza discutere gli ordini che arrivano da Washington, anche a costo di violare le proprie stesse leggi o la legalità internazionale, disposti persino a violare l’immunità diplomatica di un capo di stato sulla sola base di un sospetto e comunque al solo scopo di catturare illegalmente una persona chiaramente intitolata all’asilo politico.
Pubblicato in Giornalettismo
margaret lucova
13 luglio 2013
“Hello. My name is Ed Snowden. A little over one month ago, I had family, a home in paradise, and I lived in great comfort. I also had the capability without any warrant to search for, seize, and read your communications. Anyone’s communications at any time. That is the power to change people’s fates.”
queste parole mi colpiscono per una semplicissima ragione: snowden non è un ragazzetto sprovveduto o incosciente. è stato un dipendente della cia. sapeva molto bene a cosa andava incontro e che la sua vita sarebbe diventata una fuga senza fine. sono in bilico tra una sincera ammirazione per il suo gesto e una sottile invidia per il coraggio che quel gesto implica.
mi spaventa molto l’idea che i diritti dell’uomo vengano dopo gli interessi commerciali e che un baratto del genere non abbia provocato alcun sdegno e nessuna protesta, non solo a livello politico, ma neppure tra la gente comune. questo è veramente preoccupante.
a proposito, posso darglielo io, l’asilo? ;-)))
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giandavide (@thegrandavide)
16 luglio 2013
beh i tuoi commenti dimostrano che la scelta di marketing su snowden ha funzionato: la cosa più importante è prenderne uno belloccio, dato che la carnazza attira sempre, che si tratti di uomini o di donne
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giandavide (@thegrandavide)
14 luglio 2013
“Quelli che dicono che le azioni di Edward Snowden non hanno rivelato niente si sbagliano di grosso, da quando ha lasciato il suolo americano è stato un crollare dopo l’altro delle ipocrisie dietro alle quali si nascondono il governo americano” bla bla bla. ma in soldoni? nome non ne è ancora uscito nessuno, e non si è dimesso nessuno, senza contare che snowden come era ampiamente prevedibile, se ne starà in russia protetto da putin, e le ombra sul fatto che quest’ultimo sia stato il suo sponsor non potranno mai sparire del tutto. snowden ha mostrato che il sistema americano è tutt’altro che onnipotente, ma è un sistema che va al risparmio ed è completamente supino alle stesse multinazionali che rappresentano quel libero mercato deregolamentato. si, proprio lo stesso neoliberismo che tanto piace ai cittadini americani (e anche a qualche americano d’italia come mazzetta) scandalizzati dal datagate senza in effetti averci capito un cazzo.
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mazzetta
14 luglio 2013
è spettacolare come tu ci capisca meno di niente, di tutto, me compreso ;)
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giandavide (@thegrandavide)
16 luglio 2013
molto argomentativo come al solito, mr huffington
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mazzetta
16 luglio 2013
il problema è tuo, che ritieni che quuei deliri campati in aria meritino una discussione, io ci metto un attimo a dirtelo
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giandavide (@thegrandavide)
16 luglio 2013
continuo a dire che le multinazionali siano diventate più potenti degli stati dato che da dopo regan sono cresciute al loro interno, e che la tua visione del problema da un lato lo ingigantisce rendendolo irrisolvibile (e porta dritti alle inutili conversazioni da bar) e dall’altro non ne considera le cause strutturali (economiche), che sono comunque legate a un concetto di stato che finchè rimane questo sarà sempre vulnerabile alle inculate provenienti dalle sfere finanziarie, che nei tuoi articoli sembrano tranquille aziendine soggiogate dal crudele potere statale (lo stesso che tassa i cittadini, casomai). a me sembra invece che siano colossi mostruosi con un bilancio superiore a molti stati europei, che influenzano le politiche nazionali a loro vantaggio con l’applauso dell’opinione pubblica (vedi il santo steve jobs) e una certa disattenzione da parte dei giornalisti, anche quelli nonostante tutto bravi come te.
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mazzetta
16 luglio 2013
accidenti, ma davvero credi che abbia senso tradurre come pare a te i miei articoli per conncludere che sono cazzate?
hai fatto un corso o è l’unico modo che conosci di trollare?
ovviamente non di banno per quello che dici o per le questioni che poni, ma solo perché sei evidentemente impegnato a rompere i coglioni con lo spam da coglione, e che tu sia un coglione lo testimonia l’attribuirmi la santificazione di Jobs o delle corporation
non sai di che parli, ma parli lo stesso, non serve a nulla il pattume che t’inventi sparando a caso, hai capito?
bye
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giandavide (@thegrandavide)
17 luglio 2013
cazzate… coglione… begli argomenti come al solito. sei un bravo ragazzo, ma sei indiscutibilmente un pischello, parli come un pischello, sei immaturo come un pischello. e forse sei anche molto simile nell’atteggiamento a qugli stessi grillini che critichi: chi non è d’accordo con te è un coglione. auguri, con il talebanesimo andrai molto avanti
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giovanni
19 luglio 2013
e tu sei ridotto a fare il troll di un pischello. Non vorrei essere nei tuoi panni quando ti guardi allo specchio la mattina…
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giandavide (@thegrandavide)
17 luglio 2013
io ho scrtitto “con l’applauso dell’opinione pubblica (vedi il santo steve jobs) e una certa disattenzione da parte dei giornalisti, anche quelli nonostante tutto bravi come te”
è una cosa di grammatica: tu sei l’opinone pubblica o un giornalista? sarebbe logico che tu ti ritenessi un giornalista, ma dato che hai evidenti problemi a riconoscere le parole, credi di essere l'”opinione pubblica” che osanna steve jobs. crisi mistiche o principio di dislessia?
guarda all’inizio mi divertivo, adesso mi sto iniziando a vergognare per te (e quindi e per me che ti leggo e ti rispondo)
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mazzetta
17 luglio 2013
non è colpa tua se parli di cose che non conosci e se mi imputi una disattenzione di quel genere a Jobs quando è vero esattamente il contrario…
non è colpa tua se proietti le tue fantasie su di me inventandoti le cose? è colpa mia? sono io lo stronzo?,
sono io che non capisco la grammatica o sei tu che parli a caso e giudichi persone che non conosci a caso e poi ti stupisci pure sei ti prendono per una persona poco seria o incapace?
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giandavide (@thegrandavide)
18 luglio 2013
rileggi bene: quello che proietta sei tu: io non hodetto che osanni steve jobs, ma che, dato che scrivi comeun diciannovenne americano cresciuto con ilmito di arianna huffington, ti scordi sistematicamente che ciò di cui parli è dovuto alla deregolamentazione del libero mercato e all’intrusione del privato nelle istituzioni pubbliche. e dato che queste cose per te non esistono, per me tu hai un’impostazione molto vicina a quella della stampa che critichi: e quindi non ti definisco un supporter del liberomercato, ma solo un pischello tutto sommato ignavo, che con la sua ignavia conferma il fatto che non vede in realtà nessuna alternativa in tutto questo: insomma quasi un benpensante
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mazzetta
18 luglio 2013
“dato che scrivi comeun diciannovenne americano cresciuto con ilmito di arianna huffington, ” e secondo te io dovrei rispondere a chi scrive cagate del genere? io secondo te ho il mito dell’huffpo? ma che ti sei bevuto…? stai fouro e il brtt è che nemmeno te ne rendi conto, vivi in un mondo di fantasie malate oppure sei solo uno che mi vuol prendere per il culo
scegli tu, ma prima renditi conto di quanto fai ridere :D
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