Snowden sta seminando un salutare scompiglio

Posted on 13 luglio 2013

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Dice Edward Snowden che accetta temporaneamente l’asilo in Russia, in attesa di volare in Sudamerica, dove lo accoglierebbero. Una partita a scacchi a distanza con Obama.

L’incontro tra Edward Snowden e le associazioni per la difesa dei diritti dell’uomo non ha portato molte novità, se non l’annuncio di Snowden, che si è presentato e si è detto disposto a rimanere a Mosca, visto che l’amministrazione Obama non gli lascia altra scelta.

L’incontro si è tenuto in una sala riservata, alla quale non ha avuto accesso la folla di giornalisti che si era assiepata al terminal della capitale, dove Edward Snowden vive da quando è arrivato da Hong Kong nella zona di transito, proprio come Tom Hanks in The Terminal, se non fosse che a lui non dava la caccia nessuno. Snowden ha rilasciato una dichiarazione ai rappresentanti di Amnesty Internationa e Human Rights Watch, la trascrizione della quale è stata pubblicata su Wikileaks. Ha chiesto assistenza alle due organizzazioni per riuscire a godere del diritto d’asilo, ad esempio di quello formalizzato dal Venezuela o quelle avanzate a voce da Russia, Bolivia, Ecuador e Nicaragua, e ha affermato che accetta tutte le offerte di asilo passate e future, ma non dopo aver spiegato i suoi motivi.

Snowden dice che ha deciso di denunciare quello che ha visto perché: “… il mio governo sostiene che sentenze segrete, che il pubblico non può leggere, in qualche modo legittimano un’attività illegale. Queste sentenze semplicemente corrompono la nozione basilare di giustizia, che dev’essere pubblica e visibile per essere tale. L’immorale non può essere reso morale attraverso l’uso di una legge segreta”. Snowden ha citato anche il principio della Dichiarazionedi Norimberga del 1945,dove afferma: “Gli individui hanno doveri internazionali che trascendono le obbligazioni nazionali d’obbedienza. Quindi gli individui hanno il dovere di violare le leggi domestiche per impedire i crimini contro la pace e l’umanità“. Il principio che ha voluto mettere fine al pretesto dell’obbedienza, per il quale molti autori di delitti orrendi si giustificarono dicendo di aver solo obbedito agli ordini.

Sulla questione dell’asilo in Russia Snowden è stato abbastanza chiaro, ma bisogna vedere come Putin accoglierà la sua pretesa di fare il bene degli Stati Uniti, soddisfando in tal modo la condizione posta dal presidente russo in persona, che gli aveva offerto asilo a patto che la smettesse di danneggiare gli interessi americani. Per conto suo Glenn Greenwald, il giornalista di The Guardian ha detto di avere ancora circa 10.000 file e di non avere alcuna intenzione di arrestare la pubblicazione di quel materiale. probabilmente si tratta di un tentativo di Snowden di far presente a Washington che se non lo lasciano partire da Mosca, rimarrà in Russia con tutto il suo carico di segreti, che prima o poi finiranno inevitabilmente nelle mani dei russi. Un bel problema per l’amministrazione americana, che si è subito messa in contatto con Putin e che non mancherà di fare pressioni.

BRAZIL-MERCOSUR-SUMMIT

Proprio l’evidente accanimento degli Stati Uniti e la loro capacità di spingere cinque paesi europei a collaborare al gravissimo dirottamento e perquisizione dell’aereo del presidente della Bolivia Morales, sulla base del solo sospetto che Snowden fosse a bordo, ha convinto anche gli scettici che sia un perseguitato. Per non dire degli americani che ai sondaggi continuano a rispondere in maggioranza che si tratta di un whistleblower, cioè una figura virtuosa protetta dalla legge perché ha rivelato illegalità e non un traditore e nemmeno una talpa, come continua a definirlo buona parte della stampa italiana, unica al mondo.

E quanto sia stato grave il dirottamente di Morales lo dimostra la reazione dei paesi sudamericani riuniti nel Mercosur, che ieri hanno annunciato il ritiro degli ambasciatori per consultazioni da Portogallo, Spagna, Francia e Italia, i paesi che hanno vietato all’aereo del presidente boliviano Evo Morales. Quel divieto che Emma Bonino ha riferito non essere mai stato imposto, ma a questo punto è abbastanza chiaro che abbia mentito o che sia stata ingannata da chi ha preso la decisione e l’ha implementata. Come nel caso di moglie e figlia di Mukhtar Ablyazov , consegnate al suo nemico e dittatore del Kazakistan senza che il governo ne sapesse niente.

Il governo italiano non è solo rimasto straordinariamente silente di fronte alle rivelazioni del datagate, dalle quali è emerso che Washington spia le nostre aziende e le nostre istituzioni, un silenzio straordinario se si pensa alla rumorosa cagnara che negli ultimi anni è stata scatenata dalle intercettazioni legali disposte dalla magistratura italiana. Il governo italiano, per bocca del ministro degli Esteri Bonino, ha anche rifiutato d’offrire a Snowden senza spiegare la ragione della decisione e ha partecipato all’illegalissimo dirottamento di Morales, una clamorosa infrazione della legalità internazionale e dell’immunità di un capo di stato che, è bene ricordarlo, è stato dirottato sulla base di una voce non verificata e poi dimostratasi clamorosamente falsa, che se non altro ha spinto l’alleanza atlantica a mostrare le carte. Solo il nostro paese ha poi negato la sua partecipazione a un’azione che invece lo spagnolo Rajoy ad esempio si è rivendicato con orgoglio e sfrontatezza.

Un’offesa alla quale oggi reagiscono i paesi del Mercosur, i leader di Brasile, Venezuela, Uruguay e Argentina hanno deciso che i paesi dell’unione commerciale sudamericana richiameranno gli ambasciatori dai quattro paesi europei coinvolti  e prenderanno una serie di misure al fine di ottenere scuse e spiegazioni per la lesione dello status e dei diritti del presidente boliviano. “La gravità dell’incidente, indicativa di un atteggiamento mentale neocoloniale, costituisce un atto non amichevole e ostile, che vìola i diritti umani e nega la libertà di viaggiare, così come il trattamento e le immunità previste per un capo di stato”, così dice la dichiarazione congiunta dei paesi sudamericani, che denunciano una “plateale violazione della legge internazionale“. Un bella gatta da pelare per Bonino e l’ennesima figura da miserabili per un paese nel quale il governo italiano è del tutto esautorato e gli apparati dello stato ricevono da governi stranieri ordini e gentili richieste che soddisfano seduta stante violando la legge sfacciatamente.

Quelli che dicono che le azioni di Edward Snowden non hanno rivelato niente si sbagliano di grosso, da quando ha lasciato il suolo americano è stato un crollare dopo l’altro delle ipocrisie dietro alle quali si nascondono il governo americano e quelli che appaiono pronti ad eseguire senza discutere gli ordini che arrivano da Washington, anche a costo di violare le proprie stesse leggi o la legalità internazionale, disposti persino a violare l’immunità diplomatica di un capo di stato sulla sola base di un sospetto e comunque al solo scopo di catturare illegalmente una persona chiaramente intitolata all’asilo politico.

Pubblicato in Giornalettismo

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