Mario Bocchio, il pidiellino che spaccia falsi per alimentare l’odio

Posted on 15 giugno 2013

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Mario Bocchio pubblica la foto di un gatto crocifisso, retto da alcune persone nere, e dice si tratta di una protesta anticristiana a Ragusa, ma è un volgare tarocco. Non è dovuto andare tanto lontano Mario Bocchio per trovare l’immagine sulla quale ha costruito prima un articolo su Freeanimals e poi un post sulla sua pagina Facebook, nei quali ha denunciato:

In Italia gli stranieri non solo ci mangiano per traverso, ma crocifiggono anche i nostri animali. Cos’ha da dire la ministra Kyenge? L’hanno messo in croce, semplicemente per inscenare una protesta anticristiana. E’ successo in Italia, a casa nostra, nel Ragusano. A farlo sono stati alcuni “coloureds”, limitiamoci a chiamarli così, di fede musulmana. Esprimo tutto il mio sconcerto per questo episodio d’inciviltà e di gratuita crudeltà. Al di là dell’amore e del rispetto che si può avere per qualunque essere vivente, dunque anche per gli animali, la vicenda ha qualcosa di turpe e di inqualificabile. I veri italiani, non quelli che sempre si piegano a novanta gradi nel nome del buonismo, non meritano di essere accomunati a questi selvaggi, individui che dovrebbero essere puniti severamente e che io auspico vengano individuati soprattutto per distinguerli dai tantissimi cittadini onesti che si occupano con tanto volontariato della tutela degli animali e dell’ambiente, e che sicuramente provano lo stesso disgusto che stanno provando, nei confronti di tanta inciviltà, tutti coloro i quali leggono o sentono questa notizia. E poi sorge spontanea una duplice domanda: se questi signori non si trovano bene in Italia, perché non se ne tornano al loro paese? Ed ancora: cosa sarebbe successo a uno di noi se fosse andato in uno stato musulmano e avesse crocifisso l’immagine di Maometto?

Bocchio, che di media se n’intende lavorando all’Ufficio Stampa presso il Consiglio regionale del Piemonte, come dice il suo profilo Facebook, non si è poi impegnato molto, l’immagine infatti proviene da una pagina della Lega Nord e decora un articolo del 07 Maggio 2012 che lamenta la persecuzione dei cristiani in Africa e porta la didascalia “Gatto crocefisso in manifestazioni anticristiane in Africa“. Impossibile quindi che possa essere relativa a una manifestazione recente a Ragusa, ma è chiaro che in questo caso non si tratta di un errore o di confusione e che l’immagine è stata tagliata per eliminare il riferimento ai crediti. bocchio Inutile dire poi che anche la pagina della Lega è falsa dove usa quella foto per indicare una protesta anticristiana. Si tratta invece di un’immagine del 2010 che fece scandalo e che non aveva nulla a che fare con i musulmani e nemmeno con le proteste, ma era relativa alla crudele punizione inferta da alcuni cristianissimi giovinastri del Ghana a un gatto randagio. Un caso che ha impegnato severamente la Ghana Society for the Protection and Care of Animals’ (GSPCA) e che ebbe eco anche in Illinois, dove altrettanto cristianissimi giovinastri avevano replicato l’impresa. Sembra chiaro che il falso di Mario Bocchio sia frutto della sistematica malafede con la quale la destra produce falsi per scatenare l’odio contro gli stranieri e alimentare quello stesso razzismo sul quale ha fondato il suo successo elettorale. È altrettanto evidente che l’operazione di Bocchio è moralmente disgustosa e che le sue dimissioni dopo un’esibizione del genere non siano un optional. Non può avere albergo nelle istituzioni chi costruisce scientemente falsi per alimentare il razzismo e calunniare all’ingrosso parte dell’umanità in modo tanto miserabile. Nota: Inizialmente ho attribuito a Bocchio l’appartenenza alla Lega Nord, me ne scuso con il partito di Maroni Pubblicato in Giornalettismo