Da oggi fino a lunedì sono ai seggi, come mi è successo quasi ad ogni elezione negli ultimi 25 anni, un’esperienza gradevole nonostante sia comunque un impegno. Meno gradevole questa volta sarà decidere come votare, perché per me il voto è sempre stato una cosa da prendere sul serio e così di conseguenza la scelta del partito o del candidato.
Voterò, e voterò a sinistra, o almeno per quel che c’è di vagamente di sinistra nel menu, deciderò quando avrò periziato i candidati, e voterò sicuro di non scegliere una persona o un partito nel quale ho fiducia, materia preziosa che non va sprecata in casi del genere. Alle ultime elezioni invece, per la prima volta, non ho votato, ma all’epoca avevo uno scopo, abbattere quel che rimaneva di quell’aborto infelice che Rifondazione Comunista senza rinforzare un PD fallimentare e impresentabile, che non sarebbe comunque riuscito a tenere testa a Berlusconi senza quella specie di soccorso rosso che alle elezioni precedenti era riuscito a a garantirgli una risicata maggioranza in virtù della “porcata” di Calderoli.
Viste le premesse mi sono chiesto se non avesse senso l’astensione anche a questo giro e mi sono risposto di no. Determinazione ancora più rinforzata quando ho visto persone con le quali sono in sintonia o che stimo chiamarsi fuori. Ho sempre considerato le elezioni come un valore senza paragoni, per me, per il paese e per quelli che ci vivono con me, e nessuno mi ha ancora proposto qualcosa di meglio in cambio. Nessuno ha proposte veramente rivoluzionarie o almeno plausibili e anche il revival della cosiddetta democrazia diretta non è altro che un falso richiamo in direzione di un miraggio.
Se le elezioni sono la gara tra quanti aspirano al potere, l’unico sistema di selezione della classe politica di cui disponiamo, non trovo alcun motivo logico o ragionevole per rinunciarvi e ancor meno mi sembra che lo integri la mancanza di candidati di mio gusto, peraltro sono di gusti difficili da soddisfare, lo riconosco, molto difficili da soddisfare e non ho certo la pretesa che si vada al voto per soddisfarli. L’astensionismo non è un’arma contro il sistema, è solo un sistema per abbassare la soglia di eleggibilità e con essa l’asticella della democrazia, serve solo a restringere l’esercizio decisionale a un numero minore di persone, più facile quindi da controllare, manipolare o comprare.
Meno votanti ci sono, meno impegno richiederà raccogliere un numero minore di voti, grazie ai quali si formeranno comunque governi e maggioranze parlamentari, in realtà espressione della volontà di una minoranza. Ma anche pienamente legittimate, e non delegittimate, da chi astenendosi ha passato volontariamente il testimone della scelta ad altri . Non è comunque solo un discorso che attiene alla logica e alla matematica, perché in questi giorni ho sentito molti chiamarsi fuori sul presupposto che l’offerta di partiti e candidati sia solo un menu di roba avariata riservato ai fessi. Una convinzione che di anno in anno si fa strada in sempre più persone e che non voglio liquidare come uno snobismo, perché non lo è, ha una base robusta di verità.
Mi chiedo però che intelligenza possa vantare chi, dopo aver concluso questo ragionamento, decida di lasciare questa incombenza all’esercito di quelli che, ingannati dal sistema o semplicemente meno svegli a seconda delle versioni, andranno a votare comunque. Per non dire di quanti sprovveduti non sono, ma sono solo abbastanza tesi al risultato da votare anche lo sterco, purché si dichiari agli antipodi di quella sinistra caricaturale che la propaganda ha costruito nelle loro menti.
Certo, dopo il fallimento epocale dell’esperienza di destra e con essa del leghismo e dopo il collasso dell’eresia ultra-liberista, era lecito aspettarsi che la sinistra italiana si presentasse finalmente unita a chiedere voti per un progetto realmente progressista. Ma ormai è chiaro che la dirigenza del PD non ha una visione strategica che vada oltre la collaborazione con la destra clericale e moderata ed è in imbarazzo quando occorra dimostrare o “dire qualcosa di sinistra”. Così com’è chiaro che l’elettorato potenzialmente di sinistra è stato disintegrato da un frazionismo che, pur perfettamente calato nella tradizione, ne ha fatto una massa d’individualità che si guardano con sospetto e, quando va bene, si ritrovano a discutere contando i punti-militanza o a fare la gara dei puri che si lanciano scomuniche incrociate a beneficio di pochi astanti. Per questo è impossibile aspettarsi anche solo un ritorno alle urne in massa dei delusi di sinistra, che in teoria potrebbe numericamente spostare l’ago della bilancia con decisione. Anche perché molti di questi hanno riposto il loro entusiasmo e le loro speranze nel progetto di Beppe Grillo, che non è di sinistra e fatica anche a dirsi progressista, a meno che l’idea del progresso sociale non si sia ristretta pure quella a quattro slogan male arrangiati contro la casta.
E no, non voterò il meno peggio, cercherò di votare il meglio tra quello che c’è, perché sul menù ci sono piatti avvelenati che tutti già sanno avvelenati e che mi dovrò sorbire pure io, se saranno scelti da quanti andranno a votare. Non sono tutti ugualmente nocivi, alcuni hanno ingredienti che non sono di mio gusto, altri sono semplicemente immangiabili, alcuni possono persino rivelarsi letali, vado a votare proprio perché non voglio lasciare tutta ad altri la scelta di quello che mangerò nei prossimi anni. E lo farò anche se persone più intelligenti o sensibili di me non lo faranno, illudendosi forse che, lasciando ad altri la scelta, anche la peggiore pietanza avrà un sapore meno amaro. Anche perché quella minestra l’ho mangiata ogni giorno negli ultimi cinque anni e non ne posso più.
Pubblicato in Giornalettismo
zani
23 febbraio 2013
A chi lo dici! Questa minestra, riscaldata per giunta, fa proprio cagare e poi se proprio vogliamo dirlo non è nemmeno una minestra!
"Mi piace""Mi piace"
Filippo Cioni (@filippocioni)
23 febbraio 2013
La cosa però non sposta il problema. Cioè se io sono di sinistra, per chi diavolo voto? Mica semplice. Attualmente il lato pd e vendola so già che faranno politiche oggettivamente reazionarie. Rivoluzione Civile è un contenitore che trovo inutile, anzi per molti aspetti pernicioso. Ferrando rimane un voto di bandiera che non cambierà nessun tipo di equilibrio. Credo che l’astensione nasca dall’angoscia di non dare l’appoggio a coloro che hanno dato inizio al precariato con la legge treu o a coloro che hanno sostenuto il massacro sociale di monti. Dato che tu sembri aver trovato una soluzione per uscire dal cul de sac in cui mi trovo la vorresti mica condividere?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
23 febbraio 2013
beh, se la scelta è tra quelli che hanno appoggiato il precariato e i CIE (tutti) e quelli che hanno appoggiato anche un’altra montagna di schifezze, il problema mi sembra di facile soluzione
senza considerare che rimane sempre l’opzione/incognita Grillo, siamo sopravvissuti a Berlusconi, ce la faremo anche a sopravvivere con una grossa presenza di grillati in parlamento, la situazione è grave, ma non è seria
"Mi piace""Mi piace"
Filippo Cioni (@filippocioni)
23 febbraio 2013
Si, fortunatamente le elezioni sono solo un momento. Chiaro che la maggior parte dei giochi si svolge fuori. Non sono convinto della tua posizione, la capisco ma capisco anche chi non se la sente di votare simili personaggi. Peccato non vi sia ancora stato in Italia una forza capace di esprimere una syriza (ma anche in quel caso probabilmente starei dalla parte di exarchia, sono un tipo complesso :D )
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
23 febbraio 2013
ma no, siamo tutti di gusti difficili a un banchetto allestito da cuochi scarsi :D
"Mi piace""Mi piace"
Monsieur en rouge
24 febbraio 2013
VOTA DADA!
"Mi piace""Mi piace"
Michele Gardini
24 febbraio 2013
“Mi chiedo però che intelligenza possa vantare chi, dopo aver concluso questo ragionamento, decida di lasciare questa incombenza all’esercito di quelli che, ingannati dal sistema o semplicemente meno svegli a seconda delle versioni, andranno a votare comunque.”
La risposta la troverà nella domanda.
Michele Gardini
"Mi piace""Mi piace"
antonio parente
24 febbraio 2013
è mai possibile, state ancora attaccati alle ideologie, che siano di sinistra o di destra, ma allora, siete ancora schiavi di queste superficialità. quello che credo è: ascoltare, leggere e sapere i loro programmi, poi votare. che siano cittadini onesti, reali e semplici.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
24 febbraio 2013
programmi? che programmi? il partito più nuovo ha detto che i programmi li farà “la gente” in rete, gli altri con i programmi ci sono sempre spazzati. ho smesso di credere alle favole prima di cominciare a votare
"Mi piace""Mi piace"
Monsieur en rouge
24 febbraio 2013
Secondo te i programmi non rispecchiano ideologie?
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
26 febbraio 2013
Io mi domando invece dove stia nascosta l’intelligenza qui: “E no, non voterò il meno peggio, cercherò di votare il meglio tra quello che c’è”. Il giochino di parole mostra una rassegnazione peggiore di quella dell’astensionista, una volontà caparbia di volersela a tutti i costi raccontare. Ma cosa vorrebbe contare chi nulla può più contare, chi qualunque cosa dica o faccia…dirà o farà male?
Chi non vota non s’illude affatto “che, lasciando ad altri la scelta, anche la peggiore pietanza avrà un sapore meno amaro”: non so da dove giunga all’autore questa presunta verità, con me non ha parlato. Chi non vota “sta a guardare” (si fa per dire, ci son compagni mobilitati nelle più diverse lotte mentre la massaia si reca alle urne) uno o al massimo due giorni, mentre gli altri stanno a guardare per davvero la realtà vera dal televisore per tutto il resto dell’anno, magari mangiandosi le mani per quello che han fatto.
E’ ridicolo proporre un’analisi simile in questo momento, quasi dimenticandosi quel che ci ha portati fin qui. E’ troppo tardi per chiamare al voto, è ora di agire diversamente. Fanno storia a sè casi particolari quali la val di Susa…ma a sentir qualcuno avrebbero sbagliato anche i NoTav a fidarsi di Grillo, che di sinistra come noialtri non è. Non resta che consigliarci direttamente per chi votare!
Anche se ormai è tardi, che peccato.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
forse che chi ha votato Grillo non ha sparigliato più di quanto abbiano fatto tutti quelli che nelle ere si sono astenuti?
si lotta sempre, dentro e fuori dal parlamento, nessuno ha il lusso di poter scegliere il terreno di scontro che preferisce, se vuole fare risultato, anche minimo, deve darsi da fare su tutti i fronti, altrimenti finisce asfaltato anche dalla massaia
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo
27 febbraio 2013
Eh no Mazzetta,
massimo rispetto per carità (anche se si vede che ne è passato di tempo dai tempi di Indymedia purtroppo…), ma su questo argomento non mi riesci a convincere.
Tieni presente che parli non con un anarco-insurrezionalista ma con un ex-elettore, che s’è fatto tutta la trafila in discesa libera (quasi in picchiata) dei più sinistri schieramenti ed a questo punto non saprebbe davvero più dove andare a parare, dal momento che ha abbastanza argomenti e dati per non potersi più (af)fidare.
Siccome parli di un lusso (il mio), e la retorica elettoralistica e benpensante parla – riguardo al voto – d’un diritto/dovere (che la pubblicità d’una birra riesce perfino a definire “eroico”, pensa te se non è trash questa presunta pubblicità-progresso), io gradirei invece che le definizioni venissero cortesemente ribaltate. Dovrebbe essere dunque un nostro dovere cambiare, spostare il terreno di scontro, trasferendolo da lassù a quaggiù senza la necessità di venditori o imbonitori, ma con la volontà d’incontrarsi ed autorganizzarsi; mentre il lusso è quello che si prende la massaia (si fa per dire, vale per chiunque) di decidere dove piazzar la X senza minimamente aver compreso il valore del gesto e della scelta – e così finendo spesso a piazzarla in maniera platealmente errata (errata nel senso della sua presumibile volontà: per esempio, affidare il voto di protesta a destra, o credere che sarebbe stato bello votar Renzi come se rappresentasse un qualcosa di diverso dall’ipotesi europeo-liberista piddina-montiana). Il suo non è un diritto/dovere bensì un furto, un lusso per l’appunto (rispetto ai mezzi a sua disposizione), un’improvvisazione democratica che dimostra maggior disprezzo per quel diritto acquisito rispetto al rifiuto stesso dell’astensionista, il quale come ben sappiamo troppo spesso sa – à la Pasolini – ma si sforza (sentendosi costretto) di tacere, cioè vorrebbe partecipare ma non può, avendo la sua partecipazione perduto qualsiasi senso assieme al teatrino tutto.
Vuoi “sparigliar” le carte? Rendi i black bloc massa popolare, presentati in decine di migliaia ad ‘assalire’ più o meno pacificamente i cantieri della Tav, e non i soliti quattro stronzi per i quali poi bisogna far presidi e lotte giudiziarie per tirarli fuori. Ah ma è irragionevole, roba da matti, da sognatori ideologizzati, idealisti e sognatori.
Sta bene. Se allora il terreno di scontro abbiam deciso realisticamente essere immutabile (la stessa ragionevolezza che ha portato ad es. il movimento per la pace, assieme ai partiti della sx radicale, a scomparire; e anche qui potresti ribattere a cosa servano, cosa contino i cortei…niente, certo, non son mica voti! Beh allora vedi che abbiam fatto bene a smetter con le passeggiate!), allora è necessario e doveroso lavorare sulla qualità del voto, sulla consapevolezza delle persone – dalle quali dipende ovviamente anche la qualità della rappresentanza. E adesso infatti possiamo vedere con disgusto a quale livello trash questa magistrale tecnica del meno peggio sia riuscita a condurci!
Quel che sarebbe doveroso dire è che la presunta “resistenza” nell’immediatezza dell’elettore si tramuta invece in una ulteriore fregatura. Il menopeggismo stronca, rovina, distrugge, sposta a destra. L’assenza di controculture, di visioni e di narrazioni alternative uccide, appiattisce, leviga e omologa. Il nostro problema non dovrebbe essere, nell’immediato, il semplice conteggio del numero dei voti, la massaia che fa +1 mentre tu fai zero. Dovrebbe essere invece la qualità del suo e del mio voto, del suo e del mio ragionare; i quali non sono per forza contrapposti, dovrebbero semmai crescere assieme.
Così facendo invece non stai facendo altro che dirmi, contraddicendoti da solo, che il voto di Grillo, che ti fa angoscia al solo pensiero, è però il solo ad esser servito allo scopo desiderato (“sparigliar” le carte). Per far qualcosa di sinistra, insomma, bisognava votare a destra?! A questo siam giunti e se vi siam giunti è proprio per quel comportamento di cui storicamente mi son reso complice anch’io e che da ieri più non mi compete.
Meno peggio, come ho umilmente scritto sul mio spazietto in rete, è pisciar fuori dal vaso: a forza di farla tutti quanti fuori si rende inevitabilmente necessario l’arretrare, finchè l’ultimo si ritrova il bagno allagato, e quello dopo ancora eviterà di liberarsi in quel WC.
La democrazia rappresentativa oggi funziona esclusivamente per la massaia e per l’imprenditur, che votino Berlusconi o Grillo, e l’urna è il cesso in cui ieri l’operaio ha scelto la Lega e la suora Casini. O noi modifichiamo questi rapporti di (in)comprensione reciproca e di pessima espressione popolare, o è del tutto inutile gridare ogni volta all’emergenza, chiamare ogni volta alla resistenza elettorale e stare ogni volta a fare i conti davanti alla TV, nel mio caso associandomi assai penosamente agli zerovirgola. Quantomeno con gli astenuti sono in maggiore compagnia, se proprio di numeri vogliam parlare.
Ma io, ecco, sinceramente preferirei parlar d’altro.
p.s.: che abbia votato Grillo o no (se ho ben capito: no), Elena a parer mio ti ha tenuto testa con dignità ed avrebbe meritato maggiore rispetto ed attenzione.
Sul “mirror climbing” dei menopeggisti, se riesco, scriverò un post.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
poi ti rispondo, ma elena/l’altro nick altrove l’avrebbero bannato a basta dopo il primo spray di commenti spalmato su un bel numero di articoli :D
"Mi piace""Mi piace"
artArturoart
26 febbraio 2013
“Ma ormai è chiaro che la dirigenza del PD non ha una visione strategica che vada oltre la collaborazione con la destra clericale e moderata ed è in imbarazzo quando occorra dimostrare o “dire qualcosa di sinistra”.
ormai?
toh guarda! un’altro che se accorge solo adesso!
però mi raccomando, sempre contro chi “è costretto a gridare pur di farsi sentire”, che non fa nè fine nè abbastanza chic, e ci disturbano il the e i pasticcini nei salotti buoni!
la storia e le radici della gloriosa sinistra operaia italiana non si cancellano: vivono nel PD-menoL.
ROTFL
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
zovane, lo dico da anni, incarta i tuoi stracci e vai a far l’asino altrove ;)
perdonami per la strage dei tuoi commenti tutti uguali, lo spam m’infastidisce
;)
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
a parer mio solo chi si tura il naso per votare il cd meno peggio dimostra di comportarsi da asino.
E poi chi/cosa sia il meno peggio chi lo decide? Tu? mhmmmm, messa così suona un bel pò autoritaria la selezione!
Invece, in democrazia tutti hanno diritto alle loro idee e ad esprimerle col loro voto, checchè questo alla mitica “sinistra” italiana piddina/rifondarola/selliana/etc etc che si picca sempre di far la morale a tutti cercando inutilmente di spacciarsi per migliori degli altri, non faccia molto piacere (come dimostra la continua emorragia di voti nei loro confronti).
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
che dici?
quale parte di “E no, non voterò il meno peggio, cercherò di votare il meglio tra quello che c’è” non hai capito?
per me Grillo non è il meglio, diffido di lui come di tutti quelli come lui, che si approfittano di chi, come te, non è capace nemmeno di comprendere un testo abbastanza elementare come quello che ho lasciato sopra
e non offendere, io non ho offeso nessuno
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“non voterò il meno peggio, cercherò di votare il meglio tra quello che c’è”
differenza inesistente se non su un piano puramente semantico (ossia: un puro giro di parole).
“e non offendere, io non ho offeso nessuno”
nel post precedente al mio, hai dato dell’ “asino” ad uno che ha commentato prima di me.
quindi…come tu puoi dare dell'”asino” agli altri (ma ovviamnete senza offendere), anche gli altri possono dare dell'”asino” a te (ma ovviamnete senza offendere)….
o sei uno di quelli che gli piace ricorrere ai due pesi e alle due misure pur di assecondare la “propria” ragione?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
e ovviamente l’offesa non era nell’asino, tu che te t’indigni per grillati e poi sbrodoli come ti pare sulla sinistra
è un”offesa alla mia intelligenza quando scrivi “E poi chi/cosa sia il meno peggio chi lo decide? Tu? mhmmmm, messa così suona un bel pò autoritaria la selezione!”
perché qui le cose sono due, o tu sei un folle che trasformi la mia dichiarazione di voto in un diktat autoritario, una scomunica, oppure stai semplicemente cercando di fare il fenomeno alle mie spalle, e questo m’offende
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
se ti sei risentito mi scuso, non era mia intenzione offendere.
resta il fatto che NON hai fornito una risposta alla domanda:
“E poi chi/cosa sia il meno peggio chi lo decide?”
la frase originale, per non essere correttamente etichettata di autoritarismo, avrebbe dovuto avere almeno anche il cappelloto di “per me/secondo la mia opinione/ a mio personalissimo avviso/ etc”.
espressa come l’hai espressa denota quello che ho scritto.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
quindi tutta la propaganda di Grillo e del movimento, tutte le dichiarazioni dei suoi adepti prive di questa premessa o di condizionali sarebbero autoritarie?
scusa se mi sono stancato di un tale livello di dibattito e scusa se cancellerà i tuoi prossimi messaggi, io non sono pagato dalla casta, nemmeno per star qui a rispondere ai tifosi in calore in cerca di pretesti per sputacchiare sui presunti nemici della moda del momento
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“diffido di lui come di tutti quelli come lui, che si approfittano di chi, come te…”
per fortuna che, voti e presenze nelle piazze alla mano, siete sempre di meno voi votate “il meglio tra quello che c’è” e non diffidate di quelli per cui votate (che in tanti anni che son lì, non son mai e dicasi mai, riusciti a dimostrare quanto “meglio” effettivamente siano)
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
forse non hai capito una cosa
per me una maggioranza a Grillo è un pericolo grosso, e non solo perché non la vuole neanche lui
non ti sembra una possibilità da valutare o una preoccupazione legittima?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“per me una maggioranza a Grillo è un pericolo grosso”
per un buon 25% degli italiani invece il pericolo grosso è darla ai vari Bersani, Vendola, Ingroia, Berlusconi, Maroni Casini Fini etc etc.
quindi i casi sono due:
o stai dando degli scriteriati a quel 25% di italiani (mancandogli così di rispetto )
o forse se tu che qualcosa non capisci
“non ti sembra una possibilità da valutare o una preoccupazione legittima?”
su questo siamo d’accordo.
ma come puoi ben immaginare….vale ovviamnete anche alla rovescia (se no è autoritarismo o cercare di barare)
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
ecco, quindi chi è l’astuto che mi dava dell’autoritario ad minchiam?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
???
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
si parla di te ;)
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
quello lo avevo capito, ma non ho afferrato l’algoritmo mentale che sta alle spalle del tuo commento.
e continua ad essermi oscuro.
ribadisco quindi il mio: ???
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“gli altri con i programmi ci sono sempre spazzati. ho smesso di credere alle favole prima di cominciare a votare”
quindi ci si spazzano con i programmi anche i “meglio tra quello che c’è”?
quindi che “meglio” sarebbero? cosa mai li differenzierebbe dagli altri “meno meglio”?
mirror climbing a go-gò
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
solo un ingenuo può selezionare i politici che s’offrono sulla base dei programmi che non rispetteranno
lo stesso Beppe ha già pirlato tutti più volte ;)
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“solo un ingenuo può selezionare i politici che s’offrono sulla base dei programmi che non rispetteranno”
più che altro sarebbe bello che si smettesse di votare per quelli che i programmi poi non li rispettano.
solo un’ingenuo può votare per un partito che (dopo la prima volta) non abbia rispettato (cercato seriamente di ) relizzare i propri stessi programmi.
ma poi ognuno è libero di scegliere e di accendere il cervello o meno, come meglio gli pare
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
mi risulta che l’inceneritore di Parma si farà
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
ti risulta anche che sia stao il M5S a volerlo e a stringere e firmare contratti?
così, giusto per completezza dell’informazione, eh
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
sarebbe bello se il giornalista Mazzetta, completasse l’informazione rispetto a quanto su scritto.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
mi risulta che M%S avesse promesso di bloccarlo, quindi o mentiva prima o parlava di cose che non sapeva come stavano, no?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
quindi ci si spazzano con i programmi anche i “meglio tra quello che c’è”?
quindi che “meglio” sarebbero? cosa mai li differenzierebbe dagli altri “meno meglio”?
ti deve essere sfuggita la risposta alla mia domanda.
se dei programmi se ne spazzano tutti quanti, come si fa a dire che si vota “i meglio tra quello che c’è”?
con la bacchetta magica?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
no, secondo il proprio giudizio, è chiaro che quando uno esprime un’indicazione di voto esprime un suo gradimento e giudizio personale e non una sentenza
ed è chiaro che siano tutte legittime e che se uno mi aggredisce così mentre lo faccio dandomi dell’autoritario, spmammando i commenti su un tot d’articoli, esticazzi, poi mi girino, ok?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
“secondo il proprio giudizio, è chiaro che quando uno esprime un’indicazione di voto esprime un suo gradimento e giudizio personale e non una sentenza”
ah. ecco. Personale Giudizio. E quindi il “meglio tra quello che c’è” è ovviamnete una osa soggettiva ed opinabile che può altrettanto benissimo rivelarsi una scelta pessima e dannosa per tutti (così come al contrario ovviomante).
pertanto, fino a questo punto, il tuo giudizio vale tanto quanto il mio o quello di chiunque altro.
quello che appunto invece potrebbe (e dico potrebbe) fare una discriminante, sarebbe proprio appunto invece andare a vedere se in passato (per chi già c’era) almeno le proprie promesse le abbia mantenute. non lo ha fatto? nisba voto per loro. Lo ha fatto (si verificano gli esempi), ok voto per loro ( entrando nel campo delle scelte opinabili e personali.)
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
dove avrei scritto che il mio giudizio vale più di quello di altri?
per il resto Grillo ha già mentito, aveva promesso un movimento orizzontale e invece fa tutto lui senza ascoltare nessuno se non gli amici suoi, non te ne sei accorto?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
ancora a proposito dell’offendere…
visto che fai tanto il bacchettone, quando invece TU scrivi:
“ce la faremo anche a sopravvivere con una grossa presenza di grillati in parlamento”,
non stai TU offendendo i cittadini che hanno liberamente scelto di votare M5S, cercando, molto puerilmente (ma mi sa che non hai proprio altro a cui attacrti) di denigrarli affibbiandogli l’etichetta dei “grillati” (anziche degli elettori del M5S)?
ah già!
la tanto cara legge dei due pesi e delle due misure dalla quale qualcuno non riesce proprio a staccarsi per pontificare
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
se guardi sopra rispondevo a un altro (o a te) che era intervenuto a darmi del radical-chic travisando quello che ho scritto
ed è davvero strano che non si possa chiamare grillati i fan di un partito che ha fatto dello storpiare i nomi e dell’insulto a valanga la cifra della sua comunicazione politica
i grillati sono cosa diversa dagli elettori, i grillati sono poveretti come, soldatini te che spammano convinti di aver trovato un nemico da combattere
e invece non hanno capito proprio niente :D
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“ed è davvero strano che non si possa chiamare grillati i fan di un partito che ha fatto dello storpiare i nomi e dell’insulto a valanga la cifra della sua comunicazione politica”
No.
non è affatto così strano.
criticare Grillo e il M5S dicendo che storpiano i nomi (quindi sono cattivissimi) e poi – forse per mancanza di altre ragioni a cui attaccarsi – comportarsi allo stesso modo, ti lascio immaginare cosa indica
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“beh, se la scelta è tra quelli che hanno appoggiato il precariato e i CIE (tutti) e quelli che hanno appoggiato anche un’altra montagna di schifezze, il problema mi sembra di facile soluzione”
ossia: nè l’uno nè l’altro.
non si dà il voto a chi ha votato simili inumane porcherie sulla pelle dei poveracci
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
26 febbraio 2013
infatti non l’ho dato a nessuno di questi
non è che ora ogni grillino che passa mi commenta dieci pezzi, vero?
"Mi piace""Mi piace"
Elena
26 febbraio 2013
“non è che ora ogni grillino che passa mi commenta dieci pezzi, vero?”
ironico, vero?
nel caso la tua risposta fosse “no”…
non ti sembrerebbe un comportamento un pò razzista ed autoritario invece?!
sai, a volte, è il buon esempio quello che va dato: anche con le parole e gli atteggiamenti.
ma se invece la frase era solo una battutta (hey! ma anche Grillo fa battute quando parla!!!)… allora cambia tutto.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
non c’è niente di razzista (???) o di autoritario nel potare spam del genere, è una scelta legittima, è il mio blog, non lo paga lo stato, non lo pagano altri e ci faccio quello che voglio. E se qualcuno mi viene a dare dell’autoritario o del razzista (???) per questo, non me ne frega una cippa, perché sciocchezze del genere meritano una sola risposta: una sonora pernacchia, quella che avrei dovuto farti fin dall’inizio invece di perdere tempo a rispondere a cazzate del genere
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
il pallone è mio e ci faccio quello che voglio io
non c’è ovviamente nulla di “autoritario” in tutto questo. esattamente come non c’è niente di “autoritario” nel lasciare aperti i commenti ma non volere chi non si spertica a fare i complimenti a chi scrive gli articoli.
il fatto poi che “il sito lo paghi tu e non lo Stato”, allora, cos’è?, vale anche per le aziende e i posti di lavoro e i licenziamenti??? cazzo vogliono i sindacati? l’ azienda è mia e licenzio chi voglio io!
no. non c’è niente di autoritario,ma c’è moltissimo di egocentrico infantilismo puerile.
ed ecco la differenza:
“invece di perdere tempo a rispondere a cazzate del genere”
per me invece, che autoritario non sono, le idee altrui non sono “cazzate”.
sono idee con le quali posso non essere d’accordo e alle quali, i quel caso, esprimere i i miei dubbi e dibatterli, ma non le giudico cazzate.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
cosa ti stai inventando?
significa essere autoritari limitare i commenti quando arriva uno come te che ne sparge a decine uno più insensato dell’altro?
le tue sono cazzate, ti ho già dato parecchie risposte, ma continui a lamentarti e a darmi dell’autoritario, addirittura del razzista (spiegami il razzista se puoi) eppure se ti avessi semplicemente mandato a fare in culo avrei fatto come Grillo, che non risponde a nessuno :D
e smettila con i paragoni assurdi, io non comprimo i diritti dei lavoratori e nemmeno i tuoi, la tua libertà finisce dove comincia la mia e la tua pretesa d’impormi il tuo comportamento e per di più di dipingermi come autoritario se non ci sto, non è puerile, è proprio idiota
fine delle trasmissioni
"Mi piace""Mi piace"
Elena
27 febbraio 2013
“le tue sono cazzate”
ecco. ecco ben dimostrato l’atteggiamento.
per me invece, le tue non sono “cazzate”.
sono idee,concetti, parole, sulle quali discutere.
discutere. NON etichettarle come “cazzate” solo perchè non “leccano il culo” al “padrone” del sito.
E si, te lo riconosco è ovvio, è certo che sei qui a rispondermi, am è anche vero che non perdi occasione ogni due commenti, per drmi che “mi cancelli i commenti”/”cho stufato”/”che adesso basta ho perso fin troppo tempo”…etc
allora alemno, prima mettiti d’accordo con te stesso. o banni o non banni. e se non banni discuti senza ricorrere alla minaccia “autoritaria” dell’uscirtene con le triste frasi del “il sito è mio è decido io”.
come io ti dedico rispetto, pur criticando, vedi di portarlo pure tu a me. grazie
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
27 febbraio 2013
no, non “sono idee” quando mi dai dell’autoritario o del razzista ad minchiam, sono cazzate
"Mi piace""Mi piace"
uitko
1 marzo 2013
Maz,tra i programmi che ho letto il più convincente mi è parso quello di
DEMOCRAZIA ATEA. Credo che la Hack ne faccia parte.
Un bel misto di diritti civili (immigrati, cercere, polizia) e riforma del settore pubblico.
credo abbiano preso 400 voti…
ferrando lo apprezzo ma delle volte mi dà l’impressione che a “n” problemi sappia dare sempre e solo la stessa risposta. Tra l’altro l’idea stessa di nazonalizzare tutto con questa classe dirigente…brrrrr.
"Mi piace""Mi piace"
ingo
3 marzo 2013
400 voti!
de che stiamo a parlà?
"Mi piace""Mi piace"