Anche in Giornalettismo.
S’avanza sui media il movimento dei forconi siciliani. Un movimento che raccoglie qualche migliaio di sostenitori su Facebook e che in questi giorni manifesta per chiedere attenzione e, in definitiva, soldi per alcuni settori dell’economia siciliana in crisi.
Si tratta di un movimento che muove da istanze corporative di alcune categorie imprenditoriali, segnatamente agricoltura e trasporti e che interpreta alla perfezione il ruolo di finta opposizione all’interno di un sistema marcio colluso, dal quale gli stessi che protestano hanno raccolto benefici per anni, premiando con il loro consenso chi poi li ha condotti al disastro insieme al resto del paese.
Si tratta di un classico movimento populista, animato da un’estrema destra che spera di approfittare della crisi di un sistema di potere del quale ha largamente profittato e che, anche per questo, non intende minimamente mettere in discussione. Un movimento che procede su linee d’azione speculari a quelle della Lega al Nord, travestendo da opposizione chi ha governato fino a ieri e cercando di distogliere l’ira popolare dai veri responsabili di un’operazione di governo fallimentare, puntando ai sempiterni capri espiatori dell’estrema destra italiana.
Così i siciliani scesi in protesta, che in Italia hanno la regione con la più vasta autonomia, chiedono autonomia di spesa, si dicono contro la globalizzazione e chiedono addirittura la possibilità di stampare una moneta sovrana per la Sicilia.
Un “programma” che sembra scritto da uno dei tanti freak dell’estrema destra italiana, di quelli che insieme a Scilipoti combattono contro la piaga del “signoraggio” sparando tette e culi di Ruby Rubacuori e Sara Tommasi. È un’azione politica che ripete stilemi e parole d’ordine sempre care all’estrema destra, che da sempre quando va male punta il dito sulle “banche usuraie” e grida al complotto demo-pluto-giudaico-massonico.
Una destra nazionalista e ignorante, che ha l’unico interesse nel cercare d’inserirsi e di pesare in quei meccanismi di potere che dice di disprezzare in nome di una purezza ideale alla quale non può credere nessuno. L’impressionante imbarcata di camerati da parte dei governi Berlusconi, come da parte di sindaci come Alemanno, testimonia della purezza di questa gente che si riempie la bocca di parole come “onore” e poi striscia per ottenere un incarico pubblico, che spesso trasforma in un’impresa criminale ad esclusivo vantaggio personale o di qualche cricca.
Moralizzatori populisti come la Lega, interessati solo a piazzare i Trota e altri famigli sulle spalle dei contribuenti.
Una destra falsa e anche vigliacca, perché anche in Sicilia non ha il coraggio di alzare al voce contro Schifani o Alfano, mammasantissima della politica nazionale, e nemmeno ha il coraggio di attaccare Cammarata, il sindaco di Palermo che si dimette ora a due mesi dal termine del suo mandato perché dal prossimo mese non ha i soldi per pagare i dipendenti e non ha la voglia di fronteggiare le prevedibili proteste.
Un sindaco rimasto al suo posto anche dopo che si scoprì che aveva fatto assumere in Regione Sicilia il marinaio del suo yacht personale, che così era pagato dalla Regione anche se lavorava sulla barca del sindaco. Alla faccia dei forconi.
Una destra vigliacca che non spende una parola o una riga contro la mafia e la plateale corruzione nelle istituzioni isolane, i problemi in Sicilia sono altri: la globalizzazione, l’euro, la moneta sovrana, il prezzo della benzina, il traffico…
Una destra violenta, che cerca di amplificare una modesta protesta corporativa obbligando con la forza all’adesione anche chi non ne avrebbe voglia. Una violenza applaudita e acclamata dai siti d’estrema destra, anche da quelli che più dissimulano la loro appartenenza, come quello di Massimo Fini, nel quale si possono leggere alate parole di plauso, che si ritrovano anche più esplicite in altri siti dell’estrema destra. Viva la violenza rivoluzionaria, quella contro i camionisti che non aderiscono allo sciopero però, non quella contro i mafiosi o i politici che hanno divorato la Sicilia.
Una destra vigliacca che si nasconde dichiarandosi “apartitica” e “apolitica”, anche questo un espediente già visto e già usato anche dagli estremisti di Forza Nuova, che sostiene con forza la protesta. Apartitici, ma evidentemente non antifascisti. Un espediente classico che tuttavia non può nascondere la puzza di destra populista che promana dalla pagine ufficiale del Movimento su Facebook, dalla quale oggi si grida “onore alla Padania!” (con l’onore ci hanno la fissa) per un articolo a sostegno della protesta. Una retorica che riesce ad ingannare alcuni siciliani, ma fortunatamente non troppi, anche se anni di latitanza della politica “alta” dall’isola hanno indotto un evidente regresso della consapevolezza politica nell’isola, regresso peraltro comune a buona parte del resto del paese.
Onore alla Padania, onore a Borghezio, onore a chi sputa sui terroni, onore all’autonomia mafiosa siciliana, all’onore dei Prizzi. E via con i manifesti e le grafiche nelle quali il tricolore si mescola al nero fascista. Niente onore ai piccoli imprenditori taglieggiati dalla criminalità organizzata, niente onore per i siciliani che pagano le tasse e non vivono di favori e assistenzialismo.
Serve autonomia alla regione più autonoma d’Italia, governata dal Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, un altro che parlando di autonomia ha costruito le sue fortune e poi ha contribuito a gettare i suoi amministrati in disastro senza uguali, tacendo sugli scandali e offrendo sponda ai coinvolti nelle peggiori truffe ai danni della collettività.
Bisogna combattere contro l’anonima “casta”, non contro i potenti personaggi che ricoprono importanti incarichi pubblici e controllano l’isola andando a braccetto con la mafia. Contro “il sistema” e la globalizzazione, ma non contro il sistema siciliano che ruba ai siciliani la vita di oggi e la speranza di domani. Non un fiato sul clamoroso dissesto delle casse siciliane, non un fiato contro i responsabili, contro i consiglieri regionali pagati più dei parlamentari, contro i ladri e gli incapaci alla guida della sanità pubblica e le mille camarille e cricche che hanno fatto fallire Catania, devastato l’università a Messina o che spendevano centinaia di migliaia di euro per mandare missioni a Dubai, per studiare se l’azienda dei rifiuti palermitana poteva concorrere alla gara per la gestione dei rifiuti nella capitale araba del business. Azienda in perenne dissesto che non è mai riuscita ad assicurare un servizio decente nemmeno a Palermo. Non un fiato sulla situazione di scuole ed ospedali nell’isola, quelli sono affari che non si possono criticare.
Si tratta del solito estremismo di destra, che nei momenti di crisi veste la casacca da tribuno del popolo e agita quanti sono stati sacrificati da politiche fallimentari e ruberie, cavalcando il malcontento provocato dai compagni di merende, da quegli interessi illeciti grazie ai quali l’estrema destra e i Masaniello del momento hanno mangiato fino a ieri. Non è gente che cerca la rivoluzione, ma un posto in un’amministrazione comunale, un ente, una partecipata. Gente alla quale non interessa nulla dei problemi dei trasportatori o degli agrari colpiti dalla crisi, persone che ieri come oggi rappresentano solo pacchetti di voti da conquistare e poi da mettere a frutto su mercato della politica.
Pacchetti controllati dai veri padroni di quei settori, persone delle quali non è bene fare i nomi, ma che sono capaci di mettere in strada centinaia di camion e di materializzare una protesta che non è “di popolo”, ma corporativa e non è “contro il sistema”, ma la difesa di un sistema di gattopardi che mangiano da sempre alla stessa mensa, a spese dei siciliani e non solo.
Siciliani che per fortuna non sembrano sedotti da un movimento, che non spende una parola per molte categorie sociali e che schiera in prima fila amministratori e personaggi tanto interni al sistema, che oggi si dicono pronti e si offrono di combatterlo “da dentro”. Come virus, ha detto proprio così un amministratore locale intervistato. Il virus della malapolitica che si offre di distruggere il sistema da dentro, l’idea sembra quella di distruggere lo stato grazie ai virus, non di debellare i virus e sanare l’amministrazione pubblica facendola diventare trasparente, efficiente e rispettosa di diritti e doveri.
A muovere questi forconi (p.s. ma anche i tassisti come questo nella foto accanto) sono quindi i soliti gattopardi, non a caso i media controllati dalla destra non hanno fiatato per gli episodi di violenza già registrati, mentre sono sempre pronti a scatenare un putiferio se un ragazzino rompe una vetrina durante cortei diversi. E come tutti i gattopardi siciliani, anche questi agitano i forconi per chiedere che tutto cambi, in modo che tutto possa restare come prima. Non c’è da temere effetti dirompenti, alla fine prevarrà l’inciucio alla democristiana o, alla peggio, la pax mafiosa. I camerati rientreranno nei ranghi, i camionisti e gli agrari saranno liquidati con una mancia e torneranno a casa vincitori e tutti vivranno felici e contenti. Siciliani onesti a parte.
Aggiornamento: Da controlacrisi.org: Gruppi criminali e mafiosi si sarebbero infiltrati tra gli autotrasportatori, gli agricoltori del movimento ‘Forconi’ e i pescatori di alcune marinerie e agirebbero per interessi che nulla hanno a che fare con i motivi alla base delle proteste che da tre giorni stanno paralizzando alcune zone della Sicilia, tra cui il rincaro dei carburanti e dei pedaggi autostradali. Questo quanto denunciano Confindustria e altre undici associazioni che, dopo avere firmato un documento congiunto, oggi hanno deciso di inviare al governo altre due relazioni, denunciando la pericolosita’ della situazione che si e’ venuta a creare in Sicilia e chiedendo l’intervento delle istituzioni. Il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ha inviato una nota al ministro dell’Economia, Corrado Passera, mentre il cartello di associazioni che raggruppa artigiani, agricoltori, commercianti e cooperative ha scritto al premier Mario Monti e al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. ”I drammatici fatti di queste ore – scrivono le associazioni che si sono subito dissociate dalle proteste pur condividendo il malessere di alcune categorie – evidenziano la gravità della crisi economica in Sicilia e la totale assenza, fino ad oggi, di provvedimenti incisivi da parte del governo nazionale e regionale: ci• ha portato alla esplosione di proteste esasperate, con forme di lotta che stanno causando ulteriori danni all’economia e ai cittadini siciliani. Le ragioni delle imprese rischiano di essere strumentalizzate dalla peggiore politica, e di sfociare in un ribellismo inconcludente aperto anche alle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non”. Il documento e’ firmato dai vertici regionali di Confartigianato, Confagricoltura, Confederazione italiana Agricoltori, Cna Sicilia, Casartigiani, Confapi Sicilia, Confcommercio, LegaCoop, Confesercenti Sicilia, Confcooperative, UniCoop.
Aggiornamento: mentre sulla pagina Facebook dei Forconi si chiamano camerata, si scopre che casualmente tutti i referenti regionali dei forconi sono di Forza Nuova. Caso bizzarro anzicheno.
Randolph Carter
19 gennaio 2012
http://youtu.be/Q7WvLwmgqn4 ?
Una provocazione, naturalmente, ma l’irragionevolezza e la prepotenza di questa gente mi infastidisce molto.
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Lorenzo
19 gennaio 2012
Consiglio anche (giudica tu, Mazzetta) la lettura di:
Basta un cartello, un manifesto, per capire come è stato ridotto il cervello degli italiani. E’ dei tassisti, ma il delirio è collettivo. Hanno il baco del comunismo.
http://www.informarexresistere.fr/2012/01/18/basta-un-cartello-un-manifesto-per-capire-come-e-stato-ridotto-il-cervello-degli-italiani-e-dei-tassisti-ma-il-delirio-e-collettivo-hanno-il-baco-del-comunismo/#axzz1jtazoLV8
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mazzetta
19 gennaio 2012
:D
Lorenzo, è anche l’ultima immagine che ho messo nel pezzo, non si vede?
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Lorenzo
19 gennaio 2012
Certo, ma siccome che l’analisi non tua si conclude con l’ipotesi-ghigliottina, ho pensato…
;-)
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Francesco
19 gennaio 2012
Credo che sia l’articolo con il maggior numero di cazzate sull’argomento. Complimenti hai superato ogni record!
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mazzetta
19 gennaio 2012
grazie, immagino sia inutile invitarti a entrare nel merito…
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Lorenzo
19 gennaio 2012
Eppure… “La protesta dei tassisti, categoria, almeno a Roma, tradizionalmente legata alla destra che più destra non si può, all’improvviso è diventata, nella lettura della sinistra e di alcuni sindaci popolari e populisti, degna di sostegno di fronte al governo ingiusto. Così, a favore degli energumeni che nei giorni scorsi e anche ieri minacciavano esponenti del governo, cineoperatori e anche i loro stessi colleghi si sono pronunciati nell’ordine: Luigi De Magistris, Susanna Camusso, Michele Emiliano, Paolo Ferrero, ai quali si sono aggiunti ieri la sindaco di Genova Marta Vincenzi (Pd) e l’esponente di Sinistra popolare Marco Rizzo.”
La sinistra che sale sul taxi
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/132190/la_sinistra_che_sale_sul_taxi
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Francesco
19 gennaio 2012
Mi infurio quando si scrive contro delle persone che cercano, anche con sacrifici personali (perchè per protestare non lavorano e quindi non guadagnano) e soprattutto quando si sminuiscono o peggio ancora, si attaccano dei movimenti partiti dal basso che non hanno nessuna connotazione politica.
Il dubbio che “il movimento dei forconi” sia pilotata da Forza nuova, è nata da un post scritto da qualcuno del popolo viola, dove faceva vedere un filmato di mesi fa, dove un rappresentate di Forza Nuova parlava a titolo personale durante una manifestazione organizzata dal “movimento dei forconi”, basta questo per dire che è “animato da un’estrema destra?”
La Sicilia avrà la piu vasta autonomia, ma amico mio, non tieni conto di un piccolo dettaglio, i politici godono di una grande autonomia, non certamente il popolo, non so se hai capito la differenza.
Si è bloccato tutto in Sicilia, perchè nonostante in Sicilia ci siano 3 pozzi petroliferi e ci sia questa bellissima e vasta autonomia, si paga il prezzo piu alto in italia per la benzina!
Stai dando per scontato che il movimento è di destra, quando invece è stato ripetuto piu volte dagli organizzatori, in interviste, in comunicati su facebook che non vogliono niente a che fare con la politica.
Poi che la destra sia così è colì, è un’altro paio di maniche.
Perchè ogni qualvolta che c’è un movimento che cerca di smuovere le cose c’è sempre qualcuno che vuole mettergli i bastoni tra le ruote? La risposta la so già.
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mazzetta
19 gennaio 2012
Francesco, ti stai rivolgendo a un discreto promotore di manifestazioni e a uno che ha vissuto sempre sulla sua pelle l’ostilità dei media verso le manifestazioni auto-organizzate, ma…
questo movimento non “non ha nessuna connotazione politica”
questo è un movimento di destra che cerca di smarcarsi dalla destra con la solita palla del “apolitico” e poi i partiti e i politici li frequenta eccome
è un movimento con scarsa basa popolare ed evidente base corporativa, tanto che penso che tra un paio di giorni, piegati dal ricatto degli autotrasportatori, qualche governo mollerà qualche centesimo sui carburanti e allora, addio forconi e addio speranze di rivoluzione per chi gli è andato dietro
qui non si tratta di mettere i bastoni tra le ruote ai movimenti, ma di valutarli quando emergono
se il Popolo Viola mi era sembrato fin da subito una specie d’inutile flash mob, questo mi sembra quello che ho raccontato e descritto e non certo fidando su una singola apparizione di un tizio di Forza Nuova
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uitko
19 gennaio 2012
http://ilcorsivoquotidiano.net/2012/01/17/rivoluzione-sicilia-movimento-dei-forconi/
maz qui c’è un blog di livello sull’argomento.
francesco è un movimento di “destra” perchè invece di analizzare la situazione attuale, caratterizzata da una classe politica corrotta e mafiosa, se la prende con Roma, l’euro etc. Infatti puoi ben vedere che non si nomina mai, per esempio Cuffaro, ma in compenso ci sono commenti che rasentano il leghismo all’incontrario.
La storia poi della benzina è ridicola. A parte che gran parte del petrolio italiano (poco) è della basilicata, non siciliano. Questi 3 pozzi siculi (che sono piattaforme marine) produrranno petrolio per far andare forse la auto di palermo. Non so come mai costi tanto la banza in sicilia, ma la cosa più probabile è che costi tanto mandare lì la banzina. Che poi è lo stesso motivo per cui la fiat chiude termini. Ego, non siete ben collegati con le infrastrutture, altro che indipendenza!! E forse non lo siete perché 1- l’italia non fa le cose necessarie 2- fare sti lavori al sud (ma anche la nord con la tav non è da meno) costa un casino anche a causa della mafia.
Ego, ma cosa credete di essere autonomi con la produzione di carburanti??? Ma daiiii
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Francesco
19 gennaio 2012
Mi sfugge perchè dovrebbe essere nominato Cuffaro visto che per fortuna adesso è in carcere dove merita di stare. Semmai è stato nominato e criticato Lombardo piu volte. Nessuno ha detto che il petrolio della Sicilia rifornisce tutta l’Italia, ma forse lei non è abbastanza informato e allora le do alcuni approfondimenti “Infatti i giacimenti di petrolio più importanti si trovano in Sicilia e nel suo immediato offshore come il giacimento di Ragusa” fonte :http://www.geologia.com/area_raga/petrolio_ita/petrolio_ita3.html
Il secondo punto è che non costa niente mandare il petrolio in Sicilia, semmai costa di piu mandarlo nelle varie parti d’Italia visto che la maggior parte del petrolio arabo da raffinare passa per le raffinerie siciliane.
E poi chi sei ne frega dell’autonomia, nessuno è autonomo e tutti hanno bisogno degli altri, chi piu chi meno. Forse a qualcuno brucia come dei terroni abbiano le palle di ribellarsi (come è spesso successo nel corso della storia) cosa che non ho visto fare altrove
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uitko
19 gennaio 2012
io parlo di quello estratto, quello potenziale non saprei. L’80% del petrolio italiano è sannita, questo è quanto.
Comunque ci sono grosse raffinerie anche in sardegna, lì quanto costa la benza?
ma poi tutta sta cosa del petrolio è una boiata, non capisco quale sia il punto, se la benzina è cara sarà mica per un complotto anti siculo…per colpa delle tasse ed è strano perchè la sicilia è mezza autonoma e quindi di tasse mi sa che ne paga di meno.
Per il siculo risentito, il punto non è avercela con il siculo mafioso, il punto è che fa ridere un movimento che dice di essere rivoluzionario e che nemmeno prende in considerazione quella forza che stritola una buona parte delle speranze dei giovani isolani: la mafia. Ma hai idea dei soldi presi per finanziamenti UE che dovrebbero creare lavoro per voi e che son finite nelle mani di finti progetti gestiti da mafiosi? Questi vi stanno rubando il futuro!
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mazzetta
19 gennaio 2012
dove sia estratto non importa, sul mercato finisce ai prezzi di mercato, ovunque sia estratto.
dov’è estratto in teoria ci dovrebbero essere ricadute in diritti d’estrazione e posti di lavoro, ma se le amministrazioni si magnano tutto, si magnano anche le royalty
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Nishant
19 gennaio 2012
Fascio e sfascio
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marco villa (@marcov2)
19 gennaio 2012
Francesco se in Sicilia che produce e raffina petrolio, il carburante costa più che in Trentino, o dell’Umbria la colpa è dei trentini o degli umbri? Delle multinazionali del petrolio che si mettono d’accordo per piegare la Sicilia? Del governo cattivo ? Strano in quasi 70 anni i siciliani hanno quasi sempre appoggiato il governo in carica.
Diciamo la verità in Sicilia il carburante costa caro perché la sicilia paga inefficienze storiche, causate dalle classi dirigenti e dai potentati locali.
Lei parla di storia, bene la storia è piena di strumentalizzazione della rabbia popolare per finalità poco nobili. Se davvero è interessato ad avere risultati non ripeta i soliti slogan, ma si batta perché il movimento sia trasparente.
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Francesco
19 gennaio 2012
Ha detto benissimo, la colpa è dei siciliani e i siciliani lo sanno benissimo e ne pagano le conseguenze, ma non è mai troppo tardi per fare qualcosa e infatti lo stanno facendo. Per quanto riguarda il movimento sono solo congetture, quando avrete qualcosa di concreto se ne potrà parlare seriamente, per adesso si parla del niente.
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ak-47
19 gennaio 2012
mazzetta è da una vita che fa il pompiere sistemico di qualunque cosa mettaa in dubbio lo stato delle cose esistente…ora si inventa pure che in sicilia si gridi al complotto giudaico e massonico, ma dove l’hai sentita questa scusa? posso riderti in faccia o ti offendi? AH AH AH!!!
il cagnetto servilde che sbava rabbioso alla gamba del padroncino di turno non ha proprio limiti…come quando sbraitava contro chi metteva in dubbio le rivoluzioni manovrate dalla CIA (uiguri) e la versione bushiana dell’11 settembre
ak-47, uno che ti conosce bene
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ak-47
19 gennaio 2012
“Serve autonomia alla regione più autonoma d’Italia, governata dal Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, un altro che parlando di autonomia ha costruito le sue fortune e poi ha contribuito a gettare i suoi amministrati in disastro senza uguali, tacendo sugli scandali e offrendo sponda ai coinvolti nelle peggiori truffe ai danni della collettività.
“””
Cioé secondo questo analfabeta politico, la ricchezza e il ladrocinio della classe dirigente si traduce automaticamente in ricchezza del popolo, delle masse…perchè protestare contro monti e berlusca allora, loro sono ricchi e ci fanno ricchi in virtu della semplice esistenza dei loro vitalizi e stipendi….cristo ma mazzatte è proprio idiota
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ak-47
19 gennaio 2012
“Gruppi criminali e mafiosi si sarebbero infiltrati tra gli autotrasportatori, ….Questo quanto denunciano Confindustria.. ”
In questo aggiornamento si rivela l’autentica operazione mazzetta, il cervello di mazzetta, il ruolo di mazzetta….certo perché la realtà dei fatti corrisponde sempre e semplicemente a quanto affermano industriali, imprenditori, borghesi, commercialisti, avvocati, funzionari e notabili che danno vita a confindustria…sono loro i veri onesti, lavoratori, rivoluzionari, limpidi ed a-mafiosi…contro di loro mazzetta, da buon servo scodinzolanete nulla dice, ma se ne abbevera e ne propala il Vangelo…essi non mangiano, non rubano, non mafiano, non mafiosizzano, non danno lavoro in nero, non evadono, non pagano caporali,…..
povero mazzetta, infine hai ammesso quali siano i tuoi veri padroni. Egli inoltre da bravo emiliano non può che sbavare fra le gambe e dal didietro al solo sentire nominare le sue belle cooppe, criminali e ladre quanto gli altri, ma senza le quali mica si potrebbe ciondolare 10 ore al giorno in piazzetta a giocare alla contro info..
ak-47, vecchio indyano
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alessandro
19 gennaio 2012
Vorrei fare una precisazione: ogni volta che la base reale organizza qualche manifestazione, che realmente invoca cambiamenti e innovazioni, ciò è sempre malvisto dall’establishment, che di solito fa smanganellare tutti. In questo caso però, nonostante il teppismo squadrista di questi “forconi”, la polizia non ha mosso un dito: a roma hanno spaccato il naso a un ragazzino francese, perchè sedeva in piazza san pietro, li invece si vedono dei musi loschi da mafiosi, che disfano tutto, e nessuno gli fa nulla. A me allora non sembra un movimento popolare, scaturito dal basso, mi sembra più una forzatura del clientelar-corporativismo mafioso siculo, che per cercare di mangiare ancora di più, sulla pelle dei siciliani, sta tentando di smarcarsi (solo simbolicamente) dal vecchio dinosauro centro-destra, il tutto solo per continuare a mangiare indisturbato. Il brutto è che qualche siciliano, e non la maggioranza, questo va detto ad alta voce, si è fatto convincere da tutto questo, altri, ancora peggio, sanno benissimo di ciò e ne sono conniventi. è inutile che francesco pretenda che sia una rivoluzione, non lo è…e se andrà a segno…vi ritroverete cosanostra, con i vari cuffaro, lombardo, e marciume vario, ancora più radicati e fortificati al potere.
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Francesco
19 gennaio 2012
Il solito connubio Sicilia/mafia ormai è vecchiotto e ridicolo. E’ naturale che andrà piano piano scemando, in ogni caso fin dall’inizio si era detto che terminava venerdì, lo dico perchè sicuramente qualcuno dirà “ecco vedi lo avevo detto che non sarebbe durato molto”. In ogni caso qui si pretende di sapere già come andrà a finire, voi continuate a chiacchierare del nulla, cosa nostra è piu al nord che al sud mentre voi dormite, per fortuna ci sono persone che fanno i fatti e non solo chiacchiere da bar.
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chindogu
20 gennaio 2012
Quali sarebbero i fatti che queste persone fanno? Lo chiedo senza retorica né ironia.
Però mi sembra parecchio deprecabile che un siciliano che dice di voler fare la rivoluzione scriva cose come “Il solito connubio Sicilia/mafia ormai è vecchiotto e ridicolo” e “cosa nostra è piu al nord che al sud”.
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ak-47
19 gennaio 2012
ovviamente il mafioso si riconosce lombronosianamente dai lineamenti, come ricorda il buon alessandro, anche lui ottuso nel ragionamento ovviamente intriso di razzismo(sono meridionali, vogliono solo rubare…) fate pena
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uitko
19 gennaio 2012
ciao ak-47
anche io mi ricordo bene di te ;-)
uitko
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Lorenzo
20 gennaio 2012
@ak-47:
Guarda che hai letto male sia quel che ha scritto Mazzetta, sia quel che ha commentato Alessandro. La limitatezza è tutta tua, che dove vedi presunta insurrezione – giustamente – temi il pompiere di turno. Ma per capire ciò che accade andrebbero valutate sia forme e fini della protesta, sia le risposte mediatica e politica. Limitarsi a questo secondo punto è sufficiente: nel caso di indignati e no global (ma anche degli operai Fincantieri o Fiat), son mazzate. Nel caso di tassisti e forconi, invece, son promesse fra mille carezze.
Se perfino i comunisti non son più in grado di distinguere e capire ciò che accade, ma si riducono a guardare solo quel che gli conviene, siamo davvero messi male. Non si tratta – almeno per quel che mi riguarda – di voler vedere soffocate legittime rivolte popolari, bensì di puntare ad una maggiore e più diffusa (e meno manovrabile) consapevolezza, la quale veramente servirebbe non solo a mettere in dubbio lo stato delle cose esistente (cosa che già mi pare faccia il buon Mazzetta con la propria analisi puntuale), ma a minarlo praticamente.
Ultimo appunto: la citazione di Confindustria non prova affatto la dipendenza dell’autore del post da quei padroni…che ridicolo ragionamento! Non è certo la Marcegaglia la principale fonte di questo blog e non ci vuole un genio per intuire che siano probabilissime le infiltrazioni di gruppi criminali e mafiosi in queste situazioni. Anche per questo, forse, nessuno li tocca, mentre a noi ci massacrano e condannano se solo qualcuno lancia un ovetto!!!
Ci vuole del coraggio davvero per vedere in questo sito fervore capitalista-imperialista e deliri razzisti… Siamo critici ma restiamo svegli, per favore.
Vecchio indyano pur’io, se può interessare.
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mazzetta
19 gennaio 2012
http://pasqualevidetta.wordpress.com/2012/01/19/i-referenti-regionali-dei-forconi-tutti-di-forza-nuova-foto/
lombrosianamente?
ak47, sono anni che mi stai dietro sperando di rivelare al mondo i miei veri padroni e i miei segreti pensieri e il massimo che riesci a fare è quotare le parole del pezzo di controlacrisi.org per mettermele in bocca?
ma che pirla sei? :D
ti rendi conto che hai sprecato anni e anni di bile per nulla?
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Lorenzo
20 gennaio 2012
Anche tu Mazzetta, però – sai che son critico a 360° – valuta tutti i dettagli possibili:
“Il capopopolo che si è inventato il logo si chiama Martino Morsello, ha 57 anni, gira con un forcone di legno in pugno e firma mail come questa: «IL SISTEMA ISTITUZIONALE È AL COLLASSO! I POLITICI RUBANO A DOPPIE MANI, E LO STESSO FANNO I BUROCRATI. LA RIVOLTA DEI SICILIANI È NECESSARIA E URGENTE. A MORTE QUESTA CLASSE POLITICA COME SI È FATTO CONTRO I FRANCESI CON IL VESPRO!». Anche se su Facebook lancia proclami sanguinosi, nella realtà Morsello è un ex assessore socialista di Marsala, fondatore di un allevamento di orate finito male. Vive in camper con la moglie. Tre figli, tutti disoccupati. Esposti al prefetto e processi in corso contro le banche e la Serit, versione isolana di Equitalia. Una passione per la storia siciliana, in particolare per le rivolte che, sostiene, scoppiano quasi sempre tra gennaio e marzo: i Vespri appunto, ma anche i Fasci siciliani. «Nel 1893 qui vicino, a Caltavuturo, cinquecento contadini che avevano occupato le terre furono attaccati dai carabinieri. Tredici morti. Esplose una rivolta nazionale. E sa che giorno era? Il 20 gennaio! Oggi in Sicilia, domani in Italia!». Boato dei camionisti del presidio. I carabinieri li guardano con aria interrogativa. Sul camper c’ è anche Rossella Accardo, vedova del capocantiere Antonio Maiorana, madre di Stefano, entrambi scomparsi, forse uccisi dalla mafia.”
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/19/Palermo_Capitale_senza_speranza_ora_co_8_120119044.shtml
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ak-47
20 gennaio 2012
1) mazzetta, “sono anni che ti vengo dietro?” ma quando mai ….saranno 6 anni che ci siamo scambiati una parola su indymedia….ma chi te caca?
2)tu citi le parole di confindustria e della feccia legacoop etc come fosse vangelo, punto. a quelli non muovi cirtiche ti bevi tutto quello che dicono.
3) tu non hai mai mosso il culo dal tuo portatile per andare a parlare con la gente, per stare sul territorio a iformarti prima di blaterare. d’altronde anche se lo facessi sei talmente presuntuoso che ripeteresti a pappagallo le tue idee preconcette.
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ak-47
20 gennaio 2012
ah, mazzetta, come non notare l’attteggiamento “benevolo” verso equitalia, verso monti, a cui non hai dedicato una mezza parola di critica, come tanti utenti su giornalettismo, pronti a sbavare contro il complotto anti-monti….sti quattro piddini…
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mazzetta
20 gennaio 2012
tu non sai nulla di quello che faccio, ti limiti a ripetere quello che TU pensi che io pensi o a raccontare quello che TU pensi che io faccia o sia
e lo fai da anni
non è colpa mia se le cazzate sul 9/11 di cui ti sei innamorato sono cazzate e non è colpa mia se stai male
quindi, trovati un altro passatempo, non ho nessun atteggiamento benevolo verso Monti, Equitalia o altri e non m’interessa l’opinione di uno che sono anni che ogni tanto appare con suonate del genere
non ti basta spammare i miei articoli per indicarmi come nemico del popolo sui forum che frequenti?
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Lorenzo
20 gennaio 2012
Questo è il dramma: e bisogna tenerne conto.
“un commento arrivato ieri notte al nostro giornale, a nome ‘disperato catanese’:
“Se anche è forzanuova non mi frega, ho dovuto chiudere il negozio grazie alla grande distribuzione e nessuno ha detto niente, ho da pagare le cartelle equitalia e non ho soldi. Se sono stati loro hanno fatto quello che mille altri, voi compresi, non avete avuto il coraggio o la capacità di fare. Voi parlate, qui si combatte. Se sono loro a portarci in piazza e a stare al freddo con noi la prossima volta li voto ed ora vi saluto e torno in strada.””
http://www.ilcambiamento.it/lontano_riflettori/movimento_forconi_forza_nuova.html
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mazzetta
20 gennaio 2012
che è poi la conferma di un ripetersi di dinamiche già viste e di un retroterra culturale che prima ha votato in massa i Cuffaro e ora accoglie la solidarietà dei fascisti perché altro non ha
ma i non-imprenditori siciliani, per loro non c’è una parola? soffrono solo i piccoli imprenditori che con la crisi hanno visto assottigliarsi sovvenzioni e contributi?
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ak-47
20 gennaio 2012
1) mazzetta è un razzista, fascista e leghista, il suo discorso si riduce a “campano di contributi e raccomandazioni ” cieè” sono meridionali, non hanno voglia di lavorare e vogliono solo rubare”. tutto il resto è contorno, senza logica, senza informazioni dal territorio, senza aver mai parlato con nessuno, senza essere mai uscito da casa (il tuo “giornalismo” consiste in copia e incolla e commenti su articoli altrui”).è inutle rinfacciarglielo, lui e i suoi accoliti vivono in una sfera di vetro lontano da tutti , probablimente nonhanno mai lavorato in vita propria
2)ti perseguito? ma ti rendi conto che l’ultima volta che t’ho rivolto la parola è stato almeno 6 anni fa? ma che ti inventi? ma è disagio psichico il tuo? ma ti rendi conto che il tuo unico approccio a chi la pensa diversamente da te è la calunnia e il fango? da perfetto fascista, termine di cui ti riempi la bocca senza capire nulla
3) è un dato di fatto che sul tuo blog non c’è una sola parola critica contro monti, un governo di estrema destra che progetta la distruzione dei ceti popolari al soldo della finanza.
verso equitalia invece sei abbastanza benevolo, anzi ti incacchi con quelli che la attaccano (ovviamente definendoli fascisti..)
sei da ricovero….tra qualche anno ti troveremo in qualche bel giornale borghese a sbraitare di libero mercato
ak-47
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Lorenzo
20 gennaio 2012
Scusa eh, cumpà. Io non sono Mazzetta, che si difenderà da solo, e spesso lo critico quando mi sembra di doverlo fare. Ma a me pare che tu sei fuori. Manco il congiuntivo mi esce correttamente, non mi pare adeguato al livello di questa pseudo-discussione. “Razzista, fascista e leghista”…ma lo hai letto l’articolo??? Usi le parole totalmente a caso e dici ad altri che son da ricovero…! Spero che in Indy non ricoprissi ruoli di spicco, per così dire.
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uitko
20 gennaio 2012
lo ricopriva eccome :-D
passano gli anni ma è rimasto incazzoso
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mazzetta
20 gennaio 2012
incazzoso e astuto come non mai :D
in effetti il ruolo di resident troll lo ricopriva alla grande
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mazzetta
20 gennaio 2012
“campano di contributi e raccomandazioni ” non l’ho mai scritto da nessuna parte e nemmeno lo penso, da dove l’avresti quotato?
è penoso che tu sia ridotto a inventarti cose assurde, arrivando addirittura a descrivere la mia vita senza averne la minima idea, così, a caso, che ne sai tu di quanto ho lavorato e lavoro e del resto?
niente, ed è evidente da quello che scrivi senza nemmeno rendertene conto… mentre ti esibisci come maestro di giornalismo e mi dai del ” razzista, fascista e leghista”
BUM!
che sagoma che sei
:D
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Lorenzo
22 gennaio 2012
N.B.: non lo ho postato io.
Ecco chi sono i leader della protesta dei forconi
http://italy.indymedia.org/node/3647
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r
20 gennaio 2012
hai voglia a dire della base, ma se i referenti sono di forza nuova che vuoi aggiungere?
si sono organizzati, hanno aspettato e la crisi gli ha dato un buon motivo per provarci
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mazzetta
20 gennaio 2012
Ed ecco, anche per i più lenti, la spiegazione che danno ESSI
Forza nuova e i Forconi. Fiore: rieccoci. Grazie all’oscuramento dei media
intervista di Giuseppe Parente a Roberto Fiore
Onorevole Roberto Fiore, il mese di gennaio di questo 2012 si sta caratterizzando come inizio di una stagione di proteste, pacifiche nei modi, ma dure nei contenuti, in tutto il territorio nazionale, gli autotrasportatori di Forza d’Urto in Sicilia, i Forconi in diverse regioni del sud Italia, i tassisti, i pastori, gli agricoltori, persino gli edicolanti, dimostrando in maniera limpida, come parte del popolo italiano non accetta supino le politiche neoliberiste del governo Monti. Quale è il ruolo di un movimento come Forza Nuova, che si definisce opposizione nazionale in questo determinato momento storico?
Forza Nuova si sta approfittando del fatto che la grande stampa e la televisione hanno deciso di oscurarne da mesi tutte le attività. Questo ci ha permesso di lavorare silenziosamente lontano dai riflettori in quel mondo sociale fortemente penalizzato dagli ultimi governi la cui continuità nello stritolamento delle categorie è evidente. Il mondo della terra e quello dei padroncini e dei tassisti è filosoficamente vicino a FN.
La nostra analisi ideologica è che il mondo liberalmarxista (purtroppo esiste ancora questa categoria) odia quelle categorie e le vuole morte, mentre noi vediamo in queste categorie, nella protezione dei corpi intermedi, nella rinascita del mondo della terra in particolare, il cuore della prossima Rivoluzione.
Avrò svolto decine di riunioni con agricoltori, camionisti e tassisti, abbiamo fatto assieme manifestazioni, azioni, abbiamo creato fra di noi un forte cemento ed un legame, che grazie alla disattenzione mediatica e alla latitanza delle sinistre, oramai non può essere né sciolto né vanificato.
Infine noi abbiamo la nostra proposta regina per la crisi e per queste categorie in difficoltà: la Moneta di Popolo. Anche in questo caso la sinistra, salvo qualche eccezione, non capisce, il sistema non ne puo’ parlare perché la forza di questa tesi è disarmante e noi procediamo di città in città nella conquista di cuori e cervelli. Negli ultimi cinque giorni ho parlato di questo tema di fronte a centinaia di persone a Cremona e Chieti.
Nell’articolo pubblicato oggi su “Il fatto quotidiano” intitolato : La Polveriera dei Forconi, estrema destra, mafia e massoneria dietro la rivolta dei tir, firmato da Giuseppe Lo Bianco, lo storico Giu-seppe Casarrubea invita a non sottovalutare la protesta affermando : in momenti di crisi in Sicilia, affiora sempre il ribellismo incontrollato che ha modalità e finalità di destra, a volte estrema, e an-che la Digos, vede dietro le quinte della protesta, al momento pacifica agitarsi esponenti di Forza Nuova insieme ai volti vecchi della peggiore politica siciliana delle clientele e degli scambi di voto. Come rispondi a questi attacchi portati dal quotidiano il Fatto?
I tentativi ridicoli del Fatto quotidiano non possano fermare un processo oramai ineluttabile.
Avvicinarci alla mafia ed alla massoneria è ridicolo e conferma che certa sinistra è indietro di 30 anni nelle proprie analisi: meglio cosi, brancolano nel buio e non capiscono nulla.
Tutti sanno che abbiamo candidato un vero campione della lotta alla mafia come Basile al Comune di Palermo o lottiamo a 360 gradi con un altro combattente dell’ antiusura e dell’ anti mafia come Manzi.
Tutti sanno che consideriamo la massoneria inimica vis e vero potentato da distruggere, con essa non abbiamo mai trattato ne mai compromesso.
Nell’articolo de il Fatto quotidiano, si afferma che al movimento Forza Nuova piace molto un leader della rivolta dei Forconi, Martino Morsello, negli anni 80 assessore al comune di Marsala sotto le insegne dell’allora Partito socialista Italiano : quali sono i rapporti che Forza Nuova ha con Martino Morsello, ed in particolare vorrei sapere se è vero, come afferma il Fatto quotidiano, che esiste un rapporto di lavoro in corso tra Antonella Morsello ed il movimento di Forza Nuova.
Martino Morsello è il leader naturale dei Forconi. Con lui c’è un rapporto di stima, è noto che sia interventuto al nostro Congresso e sua figlia è una militante attiva del Movimento. Nulla da nascondere, nulla da interpretare.
Certo che anche qui i nostri detrattori avrebbero capito qualcosa in più se fossero venuti al nostro Congresso. Un Congresso che ha visto 10 delegazioni straniere e personaggi di tutti i settori parlare di un Italia che non muore e che emergerà combattiva nei prossimi mesi.
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r
20 gennaio 2012
mi sembra di aver riassunto a modo
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uitko
20 gennaio 2012
solo una cosa, secondo me in questi casi si tira in ballo la criminalità troppo facilmente quando in realtà può anche darsi che la gente si incazzi per motivi più o meno giusti ma indipendenti dalla criminalità.
come per le discariche campane. O posso farti l’esempio del sindaco di bari che da tutta la colpa ai mafiosi per i botti del 31.
Detto questo, sta rivoluzione siciliana sta rientrando pare. Non male, avvisate ak-47 che sarà già sull’autosole con forcone e zappa (per non farsi mancare nulla :-D ).
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r
20 gennaio 2012
il problema è quando la criminalità coinvoglia l’ incazzatura (piu che giusta) della gente
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r
20 gennaio 2012
convoglia, senza i
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Melone
20 gennaio 2012
Andrò un po’ OT, ma vorrei far notare che il “mondo liberalmarxista” a cui si contrappone ideologicamente Fiore nell’articolo riportato da Mazzetta nei commenti è lo stesso nemico (immaginario) di Breivik in Norvegia…
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geleselibero
20 gennaio 2012
ovviamente ho sbagliato video :D
o i siciliani sono tutti con forzanuova o sono tutti scemi.
decidete voi.
Io sto con i forconi… Questi mafiosi, estremisti, ignoranti!
—————
EDIT mazzetta mi sono permesso di togliere l’orrido Califano e unire a questo il messaggio allegato a quello :D
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mazzetta
20 gennaio 2012
eh sì Melone, quelli sono
e nascondendosi cercano di cavalcare il dolore della povera gente, come sempre, individuando i problemi nei nemici esterni, perché di certo non possono mordere la man che li nutre
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p77
20 gennaio 2012
All’appello un altro saltuario ex indymediano! Mazzetta (che seguo anch’io da mo’) è indubbiamente puntuale nelle sue analisi. E’ proprio bravo, ammettiamolo. Poi mi associo a Lorenzo che dice “questo è il dramma” bla bla.
Saluti social-democratici.
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Saluti comunisti
20 gennaio 2012
http://www.marxismo.net/meridione/il-movimento-dei-forconi-questa-non-e-rivoluzione
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giovanni
20 gennaio 2012
Serve un po’ di chiarezza su alcuni punti, secondo noi, determinanti.
Tante critiche sono state fatte ai soggetti promotori di queste manifestazioni.
Una di queste è che sarebbero gestiti e organizzati in maniera strumentale da alcuni personaggi vicini al partito di Lombardo (Mpa). Senza voler fare del becero moralismo o inviti alla comprensione pietistica rispondiamo col potere dei dati empirici e non della retorica: chi ascolta i soggetti protagonisti dei blocchi e delle manifestazioni a cui stiamo assistendo; chi legge i loro cartelli e volantini; chi incrocia i loro megafoni sa quanto peso abbia nei loro linguaggi la competa sfiducia verso tutta la classe politica (tutta!). Se poi a parlare per loro sono stati anche quel politicante dell’Mpa o quell’altro di Forza sud non ci stupisce più di quando assistevamo alle becere vetrine costruite attorno a presunti portavoce di altri movimenti (gli studenti in primis) che altro non erano che la “cattura partitica” di lotte e vertenze. Eppure, anche in questi anni di lotte studentesche e universitarie, qualcuno si costruiva legittimità per provare successivamente a vendere i movimenti al partito di “sinistra” o al sindacato di “sinistra”.Questo ci ha mai impedito di stare dentro tali movimenti? Di provare a portare in essi i contenuti di una lotta antisistemica e autonoma? Quante volte dietro battaglie (in molti casi figlie dello stesso qualunquismo che ora si imputa ad altri) in difesa di “cultura e formazione” abbiamo dovuto convivere con le più fantasiose manovre elettoralistiche senza mai perdere di vista ciò che più ci interessa – soggetto, pratiche, linguaggi – ? Per fortuna abbiamo avuto ragione.
Una risposta veemente va data a chi agita lo spauracchio “fascista” a proposito delle lotte in questione. Il fatto che in alcuni contesti venga dato spazio a certe forze di estrema destra – crediamo sia “biologico”, nella origini di questi movimenti, che venga ricercato supporto in chiunque lo conceda – non è forse più significativa la colpa di chi, non riconoscendo tutto quello cui abbiamo già accennato, rimanendo distante dalla materialita’ dei rapporti sociali, lascia spazio di agibilità a costoro che, ovviamente (e dove sta la novità?), cercano di agire questo spazio attraverso il loro sporco populismo? Non è forse il solito esercizio retorico di “sinistre da salotto” in attesa di momenti messianici già pronti e confezionati e mai pronta a “sporcarsi le mani” in dinamiche che vanno irradiate di contenuti, non certo tenute a distanza…eppure tanti di questi “manifestanti”erano venuti a bussare alle porte dei nostri centri sociali e delle sedi della sinistra “radicale”: sono fascisti? Non crediamo!
Noi, militanti di centri sociali e di spazi occupati dellla citta’ di Palermo, sosterremo la lotta di “forconi” e autotrasportatori perchè frutto di una giusta battaglia e perchè ricca di positive e “incompatibili” energie; per questo, come sempre, saremo al fianco di chi lotta contro la crisi e questo intollerabile sistema.
Studentato Autogestito Anomalia
Laboratorio Vittorio Arrigoni
quwari non sono fascisti, e hanno capito benissimo che i fascisti si allargano se la sinistra se ne sta sui blog a lamentarsi delle infiltrazioni fasciste anzichè andare per strada a contrastarli. L’attivismo da tastiera, piaccia o meno a chi lo fa, è un alleato de facto dei fascisti
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giovanni
20 gennaio 2012
http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/3738-perch%C3%A8-non-ci-spaventano-i-forconi
http://www.corriereweb.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=20484%3Amovimento-dei-forconi-uno-dei-leader-prende-le-distanze-dai-partiti-di-estrema-destra
il complottismo mazzettiano sui forconi al servizio del potere ha le gambe corte.
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mazzetta
20 gennaio 2012
complottismo?
evidentemente non hai letto l’intervista a Fiore e ti fa comodo ignorare la presenza di Forza Nuova per motivi tuoi,quelli che ti spingono a cambiare nick periodicamente per postare cretinate de genere
scusa se non ti darò altre attenzioni e se ti tronco, qui si cerca di capire e di discutere senza altri fini, se vuoi dedicarti alla caccia all’uomo, farai meglio a trovare altri lidi, io sopravviverò
p.s. ovviamente non ti sei nemmeno accorto che nell’intervista al “capo” dei forconi lui stesso ammette l’infiltrzione e fa finta, molto dopo, di esserne sorpreso
evidentemente “qualcuno” se ne è accorto per lui e ha dato l’allarme, altro che complicità con i fascisti
vedi che fai solo ridere e non servi ad altro?
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giovanni
21 gennaio 2012
“evidentemente non hai letto l’intervista a Fiore e ti fa comodo ignorare la presenza di Forza Nuova”
Lo straw man mettitelo dove ti fa più comodo, visto che non ho MAI scritto che FN non c’è, bensì che è una solenne stronzata, e pure calunniatoria, chiamare neri forconi al servizio del potere le migliaia di siciliani che sono scesi in piazza .E il fatto che dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che a parte fare qualche ricerchina in più in rete hai la stessa forma mentis dei giornalisti con cui polemizzi, è che ho postato ben TRE link che dimostrano sia che i fascisti non sono affatto benvoluti, e soprattutto che chi è di sinistra seriamente (quindi è all’opposto dell’attivismo da tastiera che non serve a niente, anzi, fa solo danno perchè ti fa credere di aver fatto qualcosa) non demonizza, come te, il movimento, ma vi partecipa per cercare di condurlo a sinistra, anzichè lasciare il monopolio ai fasci parandosi il culo con la demonizzazione preventiva, che alla fine è solo la scusa per non fare niente.
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mazzetta
21 gennaio 2012
parla come mangi, di straw qui c’è solo uno che mentre cerca di negare che la protesta sia organizzata da neri e personaggi strani, dice che c’è gente di sinistra che prova, fuori tempo massimo, a non lasciare la protesta ai neri
auguri, immagino che grande penetrazione avranno questi tentativi presso i camionisti e i piccoli imprenditori, a parte l’offrirsi da schermo perché chi l’organizza possa esibire la presenza di gente “di sinistra” come dimostrazione di una diversa natura di questa agitazione
comunque lo ripeto: hai finito di commentare, sono stanco di rispondere a provocazioni così stupide e infantili, se vuoi aiutare i siciliani, vai in Sicilia e non stare a fare il bimbo dietro una tastiera mentre t’atteggi a maestro di rivoluzione e di sinistra e dai le tue buffe pagelle.
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novellaccio
21 gennaio 2012
Mentre nel solito articolo leggo cose interessanti e stronzate colossali, faccio presente al dormiente bloggatore che la mafia contro cui si dovrebbe battere la destra in questo momento, ma anche la sinistra e il popolo tutto – ma come la mafia, tutto il resto della criminalità organizzata più o meno – sta letteralmente salvando dalla fame e dalla crda al collo migliaia e migliaia di persone che rischiano di farsi portare via tutto dalle banche. Banche che non ti concedono più fido anche se hai sempre pagato puntualmente, banche che ti battono casa all’asta perchè salti una rata (UBI banca, è capitato due giorni fa), banche territoriali (non parlo delle rurali) con dentro in consiglio d’amministrazione proprietari di media imprese che agiscono sul territorio nella loro duplice funzione e ti strangolano, ecc…
Hai presente quanti artigiani hanno già venduto casa alla criminalità attuale e passata per non perderla? Sono rimasti dentro ed hanno trovato un po’ di respiro.
Sono vigliacchi? La destra è vigliacca, sinistra e tutti noi caro supereroe della tastiera?
O ti stai godendo il tuo posto al caldo?
Hai mai scritto qualcosa al riguardo? Sei così capace di analizzare le dinamiche mediorientali e incapace ad aprire l’uscio di casa?
Oppure son questioni di poco conto tu così impegnato a masturbarti con Gianni Ricotta, il Pakistan, il nucleare, i diritti umani (mi viene da ridere…) nel paese di fanculo, il sindaco di Contursi Terme e via?
Mi sa che ak-47 ha proprio ragione caro mazzetta, sei lontano anni luce dalla realtà. Continua a stare al pc: GIORNALISTA.
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mazzetta
21 gennaio 2012
cosa dovrei rispondere a uno che mi scrive che la mafia ha salvato dalla fame migliaia di famiglie?
cosa bisogna rispondere a gente che fa impresa e pensa di avere il diritto di continuare a farla anche se ci rimette o se non ne è capace?
cosa bisogna rispondere a gente che salta fuori oggi a difendere i “rivoluzionari” chiedendoti la patente, accusandoti di “masturbarti” perché di solito ti occupi di altri temi?
cosa bisogna rispondere ai deliri di chi, non sapendo che dire, si perde in attacchi personali ridicoli?
e tu Novellaccio? tu e la mitraglietta, come trascorrete il tempo, a parte giocare al commissario del popolo su internet?
p.s. sul vecchio blog ci sono alcuni articoli sulla Sicilia che, incredibile ma vero, prospettano proprio una situazione del genere e che (già da anni) s’interrogano proprio sui possibili esiti della deriva dell’Isola
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novellaccio
21 gennaio 2012
Fa piacere trovare tutta una serie di domande da interrogatorio e sentirsi dare del commissario del popolo, si ha il metro esatto della persona.
Soprattutto è interessante interloquire quando
1)cosa dovrei rispondere a uno che mi scrive che la mafia ha salvato dalla fame migliaia di famiglie?
A me nulla, perchè non sei in grado di rispondere, visto che non conosci il problema e ti bei di non saperne nulla, ma “orrore cosa mi sta dicendo ‘sto tizio sulla criminalità”!
Ma puoi cominciare a risponderti che sei un coglione, visto che è la verità.
Penso che tu già sappia che da anni la liquidità della malavita e della criminalità si è ripulita in grandi aziende oggi fiorenti in Italia e all’estero. Piccolo esempio senza nomi e cognomi, tanto si vede che sei preparato e ti farai la tua ricerchina su internet, hai tempo e un cazzo da fare: vai a vedere chi teneva la cassa negli anni ’70/’80 per lo spaccio dell’eroina nel nord Italia si è pentito e tenuto i soldi vendendo allo stato i suoi ex sodali. Ecco, colloca la persona geograficamente. Guarda le imprese sorte all’epoca, la loro espansione, etc… ora, la stessa persona sta letteralmente salvando persone in difficoltà dalle banche e dallo stato.
Chiaro, non ho scritto che tutta la criminalità e gli ex criminali stanno muovendo il culo, altrimenti il discorso non regge e neppure il tuo a prescindere visto che fotte nulla a tanti di destra, sinistra, sopra e sotto di questo “movimento”.
2)cosa bisogna rispondere a gente che fa impresa e pensa di avere il diritto di continuare a farla anche se ci rimette o se non ne è capace?
La domanda posta così fa supporre che tu abbia un grosso deficit cerebrale.
Abbiamo capito, dal 2008 un’infinità di azienda hanno cominciato ad essere incapaci ed incompetenti nel loro lavoro. E per quanto riguarda il diritto di continuare a fare impresa, è quasi sempre una costrizione perchè non puoi chiudere e non hai gli strumenti necessari. Svegliati, che il mondo non vive con il culo al caldo come te.
Fai un’indagine sugli aumenti medi dei terzisti dall’anno 2001 all’anno 2011 e troverai dei dati sconvolgenti.
Ti portano via il lavoro e lo delocalizzano: non sei all’altezza, e via così.
3)cosa bisogna rispondere a gente che salta fuori oggi a difendere i “rivoluzionari” chiedendoti la patente, accusandoti di “masturbarti” perché di solito ti occupi di altri temi?
Guarda che la gente ha una vita, non salta nel mondo quando si affaccia nel tuo blog. Mettiti in pace.
Non mi pare di aver difeso e neppure di aver dato addosso ai “rivoluzionari”, tanto da aver cominciato scrivendo “leggo cose interessanti”.
Oh, poi son cazzi tuoi se vuoi occuparti del cane di Bush con Riotta. Appartenete alla stessa categoria, in ogni caso vi intendete. Per il resto non fare la vittima, non ti si addice.
4)cosa bisogna rispondere ai deliri di chi, non sapendo che dire, si perde in attacchi personali ridicoli?
Quando parli di attacchi personali e deliri, giornalista medio italiano, dovresti fare un’analisi con la tua vigliaccheria e la tua viltà, così alla seconda inutile e pietosa domanda da te posta ti darebbero risposta direttamente gli interessati.
Comunque se ti senti ridicolo o ridicolizzato o offeso dal definirti giornalista, lo capisco, ma tant’è…
5)e tu Novellaccio? tu e la mitraglietta, come trascorrete il tempo, a parte giocare al commissario del popolo su internet?
Io mi occupo di consulenze, tu giocavi con mitraglietta – come lo chiami – su Indymedia ed ora fai il giornalista da mazzetta.
Ma poi, ti sei letto? Hai fatto domande sceme e veramente da inquisitore e rompi anche i coglioni?
Guarda che vivo mica su internet, magari non ti è chiaro e cerchi di inglobarmi nel tuo circoscritto vissuto, ma io avrei anche i cazzi miei.
Passo ogni tanto.
6)p.s. sul vecchio blog ci sono alcuni articoli sulla Sicilia che, incredibile ma vero, prospettano proprio una situazione del genere e che (già da anni) s’interrogano proprio sui possibili esiti della deriva dell’Isola
Leggerò volentieri, non scordandomi che l’ottusità non si trova nel non sapere ma bensì nella ferrea espressione di ciò che si conosce.
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mazzetta
21 gennaio 2012
senti, se guardi sopra scoprirai che sei intervenuto tu aprendo con una caterva d’insulti, travisando completamente il discorso (mio) e sparando deliri. L’incipit completo è “Mentre nel solito articolo leggo cose interessanti e stronzate colossali, faccio presente al dormiente bloggatore che…” e sarebbe quello che cerchi di spacciare come complimento o apprezzamento
capita che a volte risponda anche a messaggi come il tuo, anche se la cosa più intelligente da fare sarebbe cancellarli fino a che l’astuto commentatore non impara a porsi educatamente
evidentemente a te interessa di più il “dirmene quattro” che tutto il resto e lo conferma il tenore della tua risposta
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novellaccio
22 gennaio 2012
Va bene, abbasso i toni.
Fai così, domani alza il culo e fatti il giro delle banche della tua città. Evita le casse rurali, perchè per loro è cambiato poco o nulla e ancora non sono completamente invischiati in prodotti finanziari. In più, stanno raccogliendo transfughi da altre banche.
Scrivevo; fatti il giro delle banche della tua città – banche di medio livello vanno più che bene – e informati su cosa è avvenuto da dicembre nei piani dirigenziali, come e perchè lo capirai da te.
Le turnazioni, così ti do una informazione che voi giornalisti avete completamente ignorato (vi frega un cazzo, parliamoci chiaro, solo massimi sistemi), sono servite a far sentire tutti i clienti dei nuovi clienti. Le nuove direttive a segare le gambe e mettere in sicurezza ciò che già era sicuro, ergo capitali molto importanti. Poi… novità, le case le banche non le vogliono quasi più, c’è un surplus. Quindi se sei ditta individuale, sono drammi giornalieri.
Ergo, se con la banca ci lavori, fai impresa, hai la fiducia a picco e gennaio qualsiasi persona che non sia un giornalista sa bene che un’azienda utilizza il fido completamente e va anche in extrafido, per poi rientrare. Invece, quest’anno ciò non è avvenuto, dei veri killer sono entrati in azione.
Chi non se l’è sentita di fare il killer fuori magari dalla banca che dirigeva da dieci anni ha avuto un ridimensionamento di carriera oppure, semplicemente si è sparato un colpo. Ma dei suicidi non parla nessuno, non esistono… eppure io lo conoscevo.
Ciao Silvano C.
ti ricordo
A dirtene quattro non sono io, mi spiace sbatterti le cose in faccia per come stanno. Brutali. Ma così è. Comunque la prossima volta, per piacere cancella quanto ti scrivo, così puoi continuare a fare lo splendido.
p.s. anche io vorrei essere così educato da riuscire a scrivere queste cose:
“cosa bisogna rispondere a gente che fa impresa e pensa di avere il diritto di continuare a farla anche se ci rimette o se non ne è capace?”
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Lorenzo
22 gennaio 2012
Pare proprio che a ‘sto Novellino la tragica realtà che descrive piaccia parecchio…
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novellaccio
22 gennaio 2012
Evita di venire a fare il compagno di merende, non penso che mazzetta ne abbia bisogno e cerca di vergognarti per il tuo edonismo manifesto, non si parla della pasta e fagioli.
La realtà è la realtà, c’è un principio di praticità e sopravvivenza. Se tu puoi permetterti di morire di fame, e buttare a mare la tua vita e il tuo intero vissuto fallo.
Io conosco solo persone in cerca di dignità, purtroppo defraudata.
Vabbè, lascia perdere le polemiche, ciao.
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geleselibero
21 gennaio 2012
ancora si parla di mafia? non so quanti di voi sono siciliani e sonos cesi per strada: io di mafia non ne vedo. Non posso certo escludere che in mezzo a tanta gente non ci siano elementi guasti. MA non li conosco. conosco bene invece i tanti padri di famiglia che stanno lottando per difendersi.
Qualcuno ha visto mafia? Ho l’impressione che questo qualcuno voglia trovare le pagliuzze in mezzo alla gente e chiude gli occhi sule travi nelle istituzioni.
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Saluti comunisti
21 gennaio 2012
ma lascia perdere il vecchio fascio che gioca al compagno, ià li abbimo visti all’opera i rossobruni che hanno studiato il comunismo dì sulle dispense di Benito
ssu Controlacrisi hanno pubblicato questo:
Non ci sono solo le organizzazioni già note. Nascono nuovi movimenti e partiti suggestionati dai “Forconi” siciliani. Sempre più spesso alla loro testa ex generali dei carabinieri. E’ il caso di Latina. Dopo il gen. Sivori rispunta il gen. Pappalardo e il loro cuore batte sempre a destra.
Gli effetti sociali della crisi economica, il buco di democrazia e rappresentanza dilatato dal governo “tecnico” di Monti, stanno aprendo uno spazio importante per il conflitto sociale ma che rischia di essere riempito ed egemonizzato da movimenti reazionari e di destra.
Avevamo appena finito di segnalare l’attività dell’ex generale dei carabinieri Edoardo Sivori nella Sicilia delle proteste dei Forconi, che questi ti arrivano già alle porte di Roma. Non sorprende certo che l’avamposto sia quello di sempre: Latina, la ex Littoria voluta dal duce e che il cuore lo ha mantenuto da sempre. Ma a ventilare la marcia su Roma non è la solita e “straricca” Forza Nuova. È un nuovo movimento fondato appena cinque giorni da un’altra vecchia conoscenza: l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo.
Ecco quanto riferisce il giornale locale http://www.latina24ore.it/author/redazione :
“Noi siamo in collegamento con il Movimento dei Forconi siciliani, ci sentiamo, abbiamo manifestato solidarietà con il loro movimento». A parlare è Antonio Pappalardo, generale in pensione dell’Arma, e presidente del Movimento Dignità sociale, una formazione che riunisce agricoltori, autotrasportatori e anche esponenti delle forze dell’ordine e armate, fondato lo scorso 15 gennaio a Latina «per salvare l’Italia dalla crisi morale ed economia».
«Vogliamo proseguire le loro proteste anche qui – ha aggiunto Pappalardo – per far sentire forte la voce degli agricoltori, dei trasportatori e anche degli uomini delle forze dell’ordine costretti a lavorare con strumenti irrisori e senza mezzi». Pappalardo ha spiegato che già questa sera il Movimento, il cui segretario generale è il presidente dei Comitati riuniti agricoli Danilo Calvani, si riuniràin seduta plenaria per decidere il da farsi.
«Sarà tutto da valutare – aggiunge il presidente – ma pensiamo che da tutti i dintorni andremo verso Roma, e sono certo che anche i nostri amici della Campania interverranno. La nostra idea è quella di bloccare il rifornimento di carburanti e scorte alimentari rallentando i camion, mettendoci nei punti nevralgici e invitandoli a tornare indietro. Se pensiamo di portare i trattori in città? Perchéno?». La data della iniziativa potrebbe essere domenica prossima.
Pappalardo ci tiene a sottolineare che, rispetto al Movimento siciliano, che coinvolge solo trasportatori e agricoltori, il Movimento Dignità sociale, vede anche la presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine, «naturalmente non in divisa. Non siamo collegati a nessun partito politico né ai sindacati» ci tiene a sottolineare. Stamattina la neonata realtà ha manifestato di fronte all’Istituto Agrario San Benedetto di Latina dove si stavano svolgendo gli Stati generali del turismo, per dire ‘nò alle politiche regionali e nazionali”.
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Il gen. Pappalardo che adesso guida il neonato Movimento Dignità Sociale a Latina, abbiamo saputo che intende candidarsi nelle prossime elezioni come sindaco di Palermo con una lista chiamata “Melograno Mediterraneo”. Ma il generale è una vecchia conoscenza. Tra il 1992 e il 1996 è stato deputato. Con il grado di Tenente Colonnello viene eletto nel 1988 Presidente del COCER Carabinieri. Dopo un breve periodo di comando di Gruppo a Frascati, nel 1992 viene eletto alla Camera dei Deputati., ricoprendo la carica di Vice Presidente della Commissione Difesa. Nel 1993 viene nominato Sottosegretario di Stato alle Finanze e Membro della Commissione terrorismo e stragi. Al termine del mandato parlamentare, riprende la sua carriera nell’Arma, assumendo l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Regione Carabinieri Abruzzo e Molise. Nel 1996 diventa Vice Comandante della Regione Umbria. Nel 1998 assume l’incarico di Comandante del 2° Reggimento Carabinieri, con sede in Roma. Nel 1999 viene nuovamente eletto al COCER. Nel 2002 è Capo di Stato Maggiore della Divisione Unità Specializzate a Roma. Nel 2006 viene collocato in congedo con il grado di Generale di Brigata.
Molti si sono chiesti l’utilità del suo ingresso nel Consiglio di Amministrazione della Società “Stretto di Messina”, ingresso perorato dall’allora ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli (An), che però non ha chiarito quali siano le competenze tecnico-specifiche maturate dall’ex militare che giustificassero l’incarico nella società del Ponte. Il generale Pappalardo ha avuto un’altalenante carriera politica, ma non risulta aver militato di recente nelle file di An.. Fu eletto nel 1992 alla Camera dei Deputati come indipendente nelle liste del Psdi, Pappalardo fu prima vicepresidente della Commissione Difesa, poi, il 5 maggio 1993, sottosegretario alle Finanze del governo Ciampi. Quest’ultimo incarico fu uno dei più brevi della storia della Repubblica: appena 15 giorni! Il Consiglio dei Ministri gli revocò il mandato per una condanna a otto mesi di reclusione inflittagli dal tribunale militare di Roma per diffamazione nei confronti dell’ex comandante generale dei Carabinieri, Antonio Viesti, condanna poi annullata dalla Cassazione. Pappalardo abbandona il Psdi travolto da tangentopoli, per passare prima al Gruppo Misto e poi al Patto di Mario Segni. Sempre nel 1993, l’allora colonnello si presentò come capolista di una formazione politica anti-Rutelli in corsa per l’amministrazione comunale di Roma (Solidarietà Democratica). Scarso il risultato elettorale, appena lo 0,7%, nonostante si dichiarassero sostenitori della lista alcuni personaggi come il principe siciliano Giovanni Alliata di Montereale, un nome di peso in parecchi dossier della storia recente del paese (strage di Portella della Ginestra, tentativi di golpe degli anni ’70 e Loggia P2). Subito dopo le elezioni di Roma, “Solidarietà Democratica” confluì nella nascente Forza Italia del duo Berlusconi-Dell’Utri. Terminato il mandato parlamentare, Pappalardo aderì ad Alleanza Nazionale con cui si candidò senza successo alle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Rientrato nei ranghi dell’Arma dei Carabinieri, il militare venne nominato Capo di Stato Maggiore della Regione Carabinieri Abruzzo e Molise e poi vicecomandante della Regione Umbria. Nel 1996, Pappalardo si presentava senza fortuna con l’Ulivo di Romano Prodi alle elezioni amministrative di Chieti. Quattro anni più tardi, il 14 luglio 2000, era tra i partecipanti alla Giornata per l’orgoglio socialista che sanciva la costituzione del Nuovo Psi nel ricordo di Bettino Craxi. L’anno successivo il neogenerale decideva di rientrare direttamente nell’agone politico come tra i fondatori del movimento Popolari Europei che si collocava a destra della Casa della Libertà tentando pure l’alleanza con la Fiamma Tricolore di Pino Rauti e con il Partito Liberal Popolare di Diego Volpi Pasini, ideologicamente vicino a politico di destra austriaco Jarg Haider. Alle elezioni politiche del 2001 vinte dalla Casa delle Libertà, Pappalardo preferiva la candidatura al Senato nel collegio di Taranto con la Lega d’Azione Meridionale, un movimento collegato al sindaco di Taranto, Giancarlo Cito, un demagogo di ultradestra. Fallito anche questo tentativo, il generale accettava di concorrere alle successive elezioni regionali in Sicilia (collegio di Catania) nella lista Biancofiore collegata a Totò Cuffaro… ma neanche stavolta venne eletto.
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“Io sono sempre stato di destra e dell’ultradestra” ha replicato il gen. Edoardo Sivori – rappresentante del Partito delle Aziende oggi soggetto attivo nelle proteste siciliane – ai giovanotti fascisti di Forza Nuova che a novembre lo contestarono a Roma al teatro Capranica. Lo si sente dire nitidamente nel video che questi ultimi hanno diffuso dopo la contestazione che ricordava a Sivori di essere stato l’ufficiale dei carabinieri che uccise il giovane fascista Stefano Recchioni nel gennaio 1978 a Roma, ad Acca Laurentia.
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Saluti comunisti
21 gennaio 2012
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/01/20/giuliano-santoro-e-benvenuti-a-sti-forconi/comment-page-1/#comment-9507
anche da Santoro, che argomenta similmente a Mazzetta, il livello delle obiezioni è identico, anche gli attacchi personali ribatto sullo stesso stile
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Saluti comunisti
21 gennaio 2012
Altri “servi dell’impero!
:D
ARANCIA METALMECCANICA NON SI FIDA DEI FORCONI
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Pubblichiamo il comunicato del circolo “mille papaveri rossi” del PRC di Francofonte nel quale sono iscritti braccianti e piccoli coltivatori. Per chi non lo sa il circolo da circa due anni porta avanti una campagna che lega la crisi delle campagne siciliane con la crisi che colpisce molte industrie. Il meccanismo è semplice, si acquistano arance a un prezzo maggiore di quanto impone la grande distribuzione, si taglia la filiera, e con il ricavato si sostengono le casse di resistenza delle fabbriche in crisi. In questa maniera si da una mano ai contadini in crisi ed alle lotte. Oggi hanno pubblicato il loro punto di vista sulla rivolta in Sicilia.
Il circolo ‘ Mille Papaveri Rossi ‘ del partito della rifondazione comunista di Francofonte capisce ed è molto sensibile, come lo è sempre stato, alle proteste di tutte quelle centinaia di lavoratori onesti siciliani che in questi giorni stanno occupando e bloccando le vie principali dell’isola, ne capiamo la disperazione, il malcontento, il senso di sfruttamento e l’impoverimento, proprio perchè lo viviamo nella nostra stessa pelle. Ma siamo altrettanto sensibili a tutti quei lavoratori che a causa del blocco non possono nemmeno guadagnarsi la giornata, come braccianti , precari o prestatore d’opera occasionale in un cantiere, il piccolo produttore che ha la necessità di raccogliere il prodotto , il commerciante che viene costretto a chiudere con le minacce, ecc..lavori per mantenere la famiglia , in un periodo di crisi generale ma particolarmente pesante per la nostra zona. Non partecipiamo a questa mobilitazione per alcuni motivi: perchè i promotori, capi dei movimenti in questione, sono persone di dubbia provenienza e appartenenza politico-culturale e dall’oscuro passato,che hanno beneficiato di politiche clientelari e di finanziamenti utilizzati come elemosina o per fare le campagne elettorali con la busta della spesa compra-voto, persone che in fondo portano solo rivendicazioni di tipo corporativo, e non appena qualche concessione verrà loro fatta tutto ritornerà come prima, altro che rivoluzione!. Non partecipiamo perchè non condividiamo i tempi, i modi e i metodi scelti per questa protesta, si stanno facendo solo danni (la guerra dei poveri si sta innescando), si sta mettendo in ginocchio la già debole economia regionale. Il fenomeno resta comunque qualcosa di straordinario perchè finalmente si vede nei siciliani la voglia di cambiare e di lottare, di rivendicare i propri diritti . Ma attenzione, attenzione ai facili entusiasmi e alle strumentalizzazioni, serve lucidità e vera organizzazione, serve individuare i veri obiettivi da raggiungere e i veri responsabili da combattere. Quella parte della classe politica responsabile in questi anni del malgoverno dell’isola che si combatte non bloccando le strade ma presidiando i palazzi del potere con loro dentro, presidiando le banche usuraie legalizzate e vere detentrici del potere economico e politico. Si chiedono cambiamenti strutturali e non i soliti sussidi che servono solo ad alimentare politiche clientelari e non determinano uno sviluppo reale del comparto agricolo . Tutte cose che non vediamo presenti in questa contestazione le cui rivendicazioni sono confuse e incomprensibili , in cui i leader sono stati e sono parte integrante di quel sistema che dicono di voler combattere .
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Aldo
25 gennaio 2012
Ancora una volta preciso e lungimirante, grazie
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Lorenzo
27 gennaio 2012
Un contributo non da poco a riconferma di quel che davvero di nero sta accadendo.
“Da ieri squadracce di individui poco raccomandabili girano intimando a ciascun esercente, artigiano, ecc. di chiudere l’attività pena ritorsioni. Ieri, la panettiera, quando sono entrato in panificio aveva le mani tremanti: «mi hanno detto che se quando tornano trovano aperto spaccano tutto». Idem in molti altri esercizi: «scusate , ma ci hanno fatto chiudere per sciopero». Il fatto che le forze dell’ordine abbiano assistito passivamente a questi eventi, con i finestrini delle macchine ben chiusi per non sentire il carattere intimidatorio dei pacifici manifestanti nei confronti degli autisti dei mezzi è gravissimo. (…)
Questa azione non è in alcun modo fatta per dare alcun beneficio ai siciliani. Nessuno si è presentato al palazzo della regione per pretendere una migliore gestione delle risorse, una riduzione dei costi della politica siciliana, interventi economici ed infrastrutturali per ridurre gli svantaggi territoriali per meglio competere sul mercato europeo o altre delle mille cose che avremmo bisogno venissero fatte. NO! CIÒ CHE E’ IN CORSO È UNA MACRO ESTORSIONE.
In Sicilia, ciò cui siamo comunemente abituati, è che qualcuno bussi alla nostra porta e ci dica «o paghi o non ti facciamo più lavorare – ti bruciamo il negozio o la macchina». Qui quanto avviene oggi e che a ciascuna persona che lavora, almeno nel mio territorio, venga detto «o lo stato paga, o non ti facciamo più lavorare, non ti restituiamo il mezzo di trasporto, le merci, non ti diamo più il diritto di mangiare o circolare liberamente». Tutti in ostaggio e boia chi molla.”
Forconi
http://www.ilprimoamore.com/blog/?p=774
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Lorenzo
27 gennaio 2012
C’è del marcio e c’è del nero, come Mazzetta (e non soltanto lui) denuncia. Ma è anche vero che c’è per fortuna chi ha la forza di combatterlo, e anche questo va raccontato. Non è roba da poco.
Tir: Forconi in marcia allontanano Forza Nuova
http://italy.indymedia.org/node/3802
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mimmo
31 gennaio 2012
Vi siete scordati anche CASAPOUND! Che ovviamente non s’è lasciata sfuggire l’occasione d’oro per propagandare le loro ideologie fasciste:
http://giornale-indipendente-la-meteora.blogspot.com/2012/01/movimento-dei-forconi-anche-casapound.html
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bernardo
5 marzo 2012
è evidente ke kolui ke ha skritto il pezzo non ha kapito niente,non konosce la Sicilia ed i Siciliani;è parte integrante del potere mediatiko ke in questi ultimi anni si è ben guardato dal fare giornalismo serio,informare i cittadini dovrebbe essere lo skopo del giornalista,il nostro invece si diverte a strumentalizzare un argomento ke non konosce;kambia lavoro vai al merkato del pesce x skarikare le kassette del peskato,forse kosi konoscerai il lavoro vero la fatika e l’orgoglio ke da esso derivano
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Marco
14 marzo 2012
Posto a riguardo la posizione della nostra corrente, la sinistra comunista italiana, oggi organizzata in Partito Comunista Internazionale.
Contadini, trasportatori, pescatori, tassisti…
Da liberare dal tormento della piccola proprietà
http://www.international-communist-party.org/Partito/Parti352.htm#Contadini
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