Da un paio di giorni sto provando a chiedere a Lucia Borgonzoni, assurta a improvvisa notorietà per aver preso uno schiaffo durante una sua provocatoria sceneggiata presso un campo nomadi a Bologna, a che titolo e con quale autorità si fosse presentata sul luogo con telecamera al seguito. Perché la questione è abbastanza semplice, se la signora stava operando nell’ambito delle leggi e delle sue prerogative istituzionali (è consigliere comunale) è un conto, se invece ha messo in scena una provocazione a scopo elettorale e ha preso uno schiaffo per questo, la questione cambia radicalmente. Nessuno, nomade o stanziale, italiano o straniero, prenderebbe bene l’irruzione non autorizzata di un politico con telecamere al seguito al suo domicilio, ancora meno se pensasse che quel politico gli è platealmente ostile e che quella presenza è mirata a gettare fango sulla sua famiglia o alla minoranza o al gruppo al quale appartiene.
Non risulta che Borgonzoni abbia tale autorità o sia dotata di tale autorizzazione, così ho provato a chiedere conferma direttamente a lei. Dopo un paio di scambi che Borgonzoni non deve aver giudicato soddisfacenti, la nostra ha pensato bene di cavarsela facendo la gag dell’anonimo, mi ha bannato (l’account senza veronome che uso abitualmente) e me le ha cantate chiare:
Evidentemente non è l’anonimato a darle fastidio, ci sono altri più o meno anonimi che sul suo profilo inneggiano allo sterminio e non sembra essere un problema. E c’è persino un anonimo che di seguito dà dei codardi agli anonimi. Il livello dalle parti dei leghisti è bassino e si sapeva, non c’è da stupirsi.
Niente di terribile o d’insormontabile, ho pensato allora d’intervenire con l’account che sfoggia il mio veronome ( e sempre il solito coniglietto), per reiterare la richiesta alla signora, che comunque sa benissimo chi sia:
Niente da fare, sembra incredibile, ma Borgonzoni non ha trovato la voglia di rispondere alla mia domanda, ma solo quella di bannarmi di nuovo, evidentemente era la domanda a dare fastidio. Una domanda che resta senza risposta, chissà perché.
P.S. Sulla effettiva legittimità dell’azione di Borgonzoni, riporto un riassunto della questione dal Corriere:
IL COMUNE: STOP A SALVINI – Ma un avviso alla Lega, e a Salvini in particolare, arriva dal Comune di Bologna: chi non è consigliere comunale non può recarsi in visita nei campi nomadi per evitare di violare la privacy degli ospiti; e per fare riprese ci vuole l’autorizzazione, cosa che non è stata chiesta lunedì scorso in occasione del primo sopralluogo di esponenti del Carroccio sfociato in una aggressione ai danni di Lucia Borgonzoni. Non si può, viene ricordato, visitare un campo senza avvisare che ci sono degli accompagnatori, come Borgonzoni assieme al candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra Alan Fabbri. Semaforo rosso, dunque, per Matteo Salvini, deciso a presentarsi in via Erbosa sabato mattina. Inoltre fare riprese audio e video e diffonderle sui social (come è successo lunedì) pone proprio «il rischio di violare il diritto alla riservatezza degli utenti della struttura», contemplato dal Regolamento del Consiglio comunale di Bologna. Per questo «il mio auspicio è che il regolamento sia scrupolosamente osservato da ogni componente del Consiglio». È quanto scrive in una lettera a Borgonzoni la presidente dell’assemblea di Palazzo D’Accursio, Simona Lembi, ribadendo di aver espresso condanna «per ogni forma di violenza fisica e verbale». La presidente del Consiglio, nella sua lettera, fa anche riferimento a un carteggio tra la segreteria generale del Comune e i quartieri, nel quale si precisa quali iniziative possano essere intraprese dai consiglieri in questi contesti. Un campo nomadi, spiega il segretario generale Luca Uguccioni nel carteggio, è una struttura utilizzata dal Comune per erogare dei servizi, quindi un consigliere puo’ andarci, ma solo «per ragioni del proprio ufficio e qualsiasi abuso delle informazioni assunte in tale sede può arrivare anche a costituire violazione del segreto d’ufficio». L’accesso, inoltre, «deve avvenire senza arrecare disturbo», quindi «si tende ad escludere» l’ingresso di «soggetti diversi dalla persona del consigliere comunale, quando le attività svolte in quei posti possano trovare nocumento o possano essere messi a rischio i diritti alla riservatezza degli utenti».
vjctor
7 novembre 2014
Vichi Zandonai alora:
a) un anno fa la borgonzoni si insinua nel campo di erbosa spacciandosi per assistente sociale
b) la borgonzoni scrive un articolo infamante definendo tra l’altro, puttane le donne del campo
c) la borgonzoni torna dopo un anno in erbosa e si fa prendere a schiaffi, andandosene con l’espressione soddisfatta (vedi video e sorriso tronfio)
d) fessi, tordi e razzileghisti su facebook a decine insorgono promettendo l’uso di lanciafiamme e auspicando la riapertura dei forni crematori
e) salvini con il bischero candidato alle regionali dichiarano di voler lavare l’onta e radere al suolo il campo di erbosa e tutti gli altri sul territorio nazionale (facendo svanire nel nulla 150.000 rom e sinti)
f) si cercano per sabato 8 ore 10, persone disposte all’accoglienza dei pirlapadani, possibilmente con mani grandi
ps la borgonzoni evidentemente non nuova a truffe e imbrogli, e’ stata accusata dai suoi ex soci di partito (la tesoriera rusticelli e alberto veronesi) di malversazione e appropriazione indebita di fondi della cassa della lega e quindi probabilmente indagata assieme al consigliere ex leghista bernardini
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Pasquale
7 novembre 2014
Nel luglio del 1943 Himmler, accompagnato dal comandante del Lager Rudolf Hoss, fece visita al Campo degli zingari.
Dalla testimonianza di Hoss riportiamo alcuni passaggi:
«Gli feci percorrere in lungo e in largo tutto il perimetro del Campo degli zingari ed egli esaminò attentamente ogni cosa, le baracche sovraffollate, i malati colpiti da epidemie, i bambini affetti da Noma. I loro corpi erano consunti, e nella pelle delle guance grossi buchi permettevano addirittura di guardare da parte a parte, vivi ancora imputridivano lentamente. Himmler dopo aver visto tutto questo e essersi reso conto della realtà, conclude Hoss, diede l’ordine di annientarli».
http://www.lager.it
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zani
10 novembre 2014
Certo che se non ci fossero gli zingari certi microcefali non assurgerebbero alle cronache se non nei necrologi e si lamentano pure.
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fabrizio
11 novembre 2014
Mazzetta, infame sacco di merda
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fabrizio
11 novembre 2014
noi poveri, disoccupati e lavoratori ci siamo rotti le palle dei rom e di quegli stronzi figatelli come voi che li difendono. Poverini!!! leggo che per signori politicanti del cazzo del comune di Bologna i rom hanno diritto alla privacy! i cittadini poveri delle periferie derubati e minacciati dagli zingari invece no!!! ma arriverà la ribellione e la resa dei conti! la gente è incazzatissima e voi non l’avete ancora capito, intelletualoidi cazzoni! fan’culo!!!
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mazzetta
11 novembre 2014
nel campo non ci sono Rom
se vuoi la resa dei conti continua pure a insultare, ma presentati, è il modo migliore per renderla più svelta
altrimenti sono solo chiacchiere da leghista
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fabrizio
11 novembre 2014
Non sono leghista né fascista, se ti interessa, continui a parlare per un cazzo, e… attento a minacciare!!!
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mazzetta
12 novembre 2014
ma minacciare cosa? arrivi, insulti e poi sono io che ti minaccio?
che sagoma che sei
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fabrizio
12 novembre 2014
Si, si, mazzetta. vai coi tuoi amici dei centri sociali o del crack parmalat
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mazzetta
12 novembre 2014
Io e Tanzi culo e camicia, lo san tutti :)
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stefano
11 novembre 2014
@fabrizio: cioè spiegami una cosa,viviamo in un paese dove negli ultimi 50 anni è successo tutto lo schifo possibile e ora la “gente” è incazzatissima per quello che fanno gli zingari?
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fabrizio
11 novembre 2014
Chiaramente non solo per quello! Se non capisci e non vuoi vedere, fatti tuoi.
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gianluca
11 novembre 2014
vi hanno mai rubato qualcosa? minacciato con un coltello? seguito in vicoli mentre eravate con la vostra fidanzata,mentre facevano battute ad alta voce?.
io ho anche conoscenti rom ma quelli che lavorano e si comportano bene che anche se sono una minoranza ci sono e vogliono andare via dai campi.
il resto tornino a casa.
ps:(loro sono uniti come popolo al contrario di gente come voi)
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Chris Donnarumma
14 dicembre 2014
hai ragione mazzetta sulla borgonzoni
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