L’immagine dell’apartheid israeliano

Posted on 17 Maggio 2014

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Visualizing Palestine mostra visivamente il regime discriminatorio israeliano, per il quale un’unica autorità controlla la vita e il territorio nel quale vivono diverse classi di cittadini discriminate arbitrariamente da chi ha di fatto il potere assoluto e ne fa uso fino a negare ad alcuni i più elementari diritti umani, su tutti quello alla libertà. Lo strumento principale di questa discriminazione è l’anagrafe, che inserisce ogni nuovo nato in una classe diversa a seconda del suo luogo di nascita e della sua religione, che anche per i cittadini israeliani residenti in Israele si rivela decisiva. I non ebrei non possono infatti stabilirsi nel 68% delle città israeliane, perché la maggioranza ebraica non li vuole e i «consigli d’ammissione» cittadini li respingono sistematicamente. Al contrario i cittadini ebrei, e i non cittadini ebrei che immigrano, possono muoversi e stabilirsi liberamente in tutto il territorio israeliano e sono anche liberi d’occupare il 60% della West Bank. Non si capisce quindi come si possa negare che questa sia discriminazione e che questo sia un regime d’apartheid, ma al contrario si capisce benissimo perché l’Occidente faccia finta di non vedere e preferisca non parlarne. 

vizualizing palestine