La disgraziata storia dei nostri marò con l’India si è arricchita ieri di un una mossa vergognosa da parte del governo italiano, che trova agibilità grazie a una massiccia propaganda patriottarda fondata sulle omissioni e sulla menzogna. Di certo c’è solo che il governo indiano aspettera’ fino al 22 marzo, data della scadenza del permesso concesso ai maro’, prima di intraprendere azioni contro l’Italia, come hanno riferito alcune fonti all’emittente indiana Ndtv.
UN PROBLEMA DI GIURISDIZIONE – Giulio Terzi ha spiegato che contesteremo la giurisdizione indiana sul caso, ma non ha spiegato perché ha deciso proprio ora di trattenere i nostri militari e di rompere la parola data al governo indiano. Ma pare abbastanza intuibile: con il governo in scadenza Terzi e Monti raccolgono il plauso dei patrioti e le conseguenze negative se le accolleranno quanti succederanno loro, oltre ovviamente agli italiani in India, che non ne trarranno vantaggi di sicuro. Anche il danno all’immagine del paese non è cosa che possa riguardare Terzi e nemmeno Monti, che in questa faccenda ha rifuggito le sue responsabilità e si è nascosto.
IL RIASSUNTO – Una farsa, ben ricostruita da Matteo Miavaldi e da altri volontari sulle pagine di Wu Ming, e riassunta anche su queste pagine alla quale ha partecipato ogni genere di estroso personaggio in una gara a disinformare sul caso.
Eppure la questione è semplice, il governo italiano ha riconosciuto senza dubbio che a compiere l’omicidio dei due pescatori siano stati i nostri soldati:
18 maggio 2012. La morte dei due pescatori è stato un incidente fortuito, un omicidio colposo; i nostri marò non hanno mai voluto che ciò accadesse, ma purtroppo è successo” (fonte al di sopra di ogni sospetto che la definisce “discutibile dichiarazione” senza contestarla).
LI HANNO UCCISI LORO – Secondo la perizie i due pescatori sono stati uccisi dai fucili dei marò, la perizia è stata accolta dal nostro governo senza dubbio alcuno:
Caso marò, De Mistura: perizia armi trasparente
Il sottosegretario agli Esteri conferma che le verifiche ulle armi sequestrate a bordo della Enrica Lexie è stata condotta in modo corretto. La perizia tecnico-scientifica sulle armi sequestrate a bordo della Enrica Lexie è stata “trasparente”. Lo ha dichiarato a Kollam, il nostro sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, che sta seguendo la vicenda dei due marò italiani accusati dall’India di aver ucciso due pescatori. Per de Mistura c’è “totale collaborazione da parte delle autorità locali”.
De Mistura ha confermato che l’Italia è impegnata a far valere “le ragioni della giurisdizione e delle acque internazionali”. E credo, che “il giudice dell’Alta Corte le stia ascoltando attentamente”.Il sottosegretario ha quindi manifestato la volontà di far pervenire alle famiglie dei pescatori morti il messaggio che “l’Italia è vicina a loro” e sottolineato che “a tutti deve essere evidente che diversamente da quanto accaduto con l’ultimo incidente in cui un peschereccio è stato affondato e la nave è fuggita, il capitano della Enrica Lexie è tornato ed i marò collaborano con la giustizia”.
LA TERRITORIALITA’ – La questione quindi è molto chiara, ed è chiaro che la loro responsabilità esista anche se non sono ancora stati condannati, così com’è chiaro dove i siano avvenuti i fatti, e cioè nella “zona contigua” alle acque territoriali indiane. L’unico appiglio che ci resta è quindi contestare la giurisdizione indiana, operazione che dovrebbe avvenire a marò formalmente sottoposti alle misure di sicurezza decise dagli indiani, che per parte loro li hanno arrestati più che legittimamente, nessun ricorso infatti è stato esperito contro le modalità d’arresto. C’è qualcuno che parla di scorrettezza delle autorità indiane nel caso, ma è chiaro che non direbbe lo stesso a parti invertite e non dice lo stesso quando la polizia attira in caserma qualcuno con una scusa per arrestarlo con più comodo. La sovranità per le navi, inoltre, vale in maniera assoluta solo per “qualsiasi nave o aeromobile militare battente bandiera straniera”, non certo per i navigli civili quando si trovano in acque territoriali di un altro paese, tanto più che possono essere abbordati quasi ad libitum anche in acque internazionali. Giusto per liberare il campo dalle bugie più comuni che sono circolate negli ultimi mesi.
IL PUNTO DEL CONTENDERE – La questione si gioca quindi tutta sulla giurisdizione, una battaglia in punta di diritto dove l’Italia sosterrà che l’India non ha sovranità completa sulla zona contigua (vero), ma con gli indiani si era rimasti d’accordo a lasciare che fossero i tribunali indiani a dipanare la matassa. Ieri invece il tradimento, i due militari per i quali un intero paese ha speso la sua parola non si faranno processare dagli indiani, ma nemmeno dagli italiani, perché né Di Paola né Terzi hanno fatto cenno alla questione. I due quindi invece di essere giudicati per omicidio colposo passeranno anni in attesa degli sviluppi della vicenda, in attesa di sapere chi e quando li processerà e con il rischio reale di rimediare una severissima condanna in contumacia dai tribunali indiani, per i quali saranno da considerare evasi, anche se con il consenso del loro governo.
LE VERE RESPONSABILITA’ E CHI SI NASCONDE – Già, i nostri militari sono finiti nei guai perché maldestramente “affittati” dall’esercito agli armatori e i veri responsabili di questo orrore non hanno mai avuto la dignità d’assumersi la loro responsabilità. La Russa al contrario fu il primo a fare fuoco e fiamme insultando pesantemente gli indiani per coprire le gravissime responsabilità del suo governo nella vicenda. Oggi Terzi ha tolto le castagne dal fuoco a tutti, almeno per ora, tanto non sarà lui e non sarà nemmeno Mario Monti a rispondere di questa ennesima iniziativa nella quale politici scadenti cercano di trarre vantaggi personali a discapito dell’immagine del nostro paese.
–
AVVERTENZA: Prima di proporre “tesi alternative” controlla che la fonte sia diversa dalla “perizia” del sedicente ingeGner Luigi Di Stefano (vedi qui e qui ), il suo tentativo ha avuto ampia diffusione, ma resta una patetica perizia fondata sulle immagini dei nostri Tg e su qualche articolo italiano, stesa peraltro da chi millanta persino il titolo di studio.
Pubblicato in Giornalettismo
ALESSANDRO MOBONO
12 marzo 2013
http://www.atuttadestra.ne ****** hives/179865 leggi il mio articolo è meglio prima di dire cose insensate deformando la realtà
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
12 marzo 2013
non funziona così, se ho scritto ” cose insensate deformando la realtà” le contesti e dici quali, senza mollare un link al tuo sito imbottito di pubblicità, ok? :D
"Mi piace""Mi piace"
Randolph Carter
12 marzo 2013
solo un presuntuoso si presenta come lei, signor Mobono.
Se vuole argomentare, lo faccia, ma non dica “si vada a leggere”, non è elegante.
Ma sono qui a parlare di eleganza con un tizio che autopromuove il suo blogghetto… Che illuso che sono!
"Mi piace""Mi piace"
Randolph Carter
12 marzo 2013
complimenti. Allora:
– zero link nel suo “articolo” a delle fonti.
– “Trenta uomini armati indiani salgono sulla nave “Enrica Lexie” (che è territorio italiano)” una nave ORMEGGIATA IN UN PORTO è territorio straniero? Un’ambasciata, in poche parole… LOL
– “E’ la seconda volta che l’Italia li consegna ad un paese che prevede la pena di morte.” LOL
ok, smetto di leggerla
"Mi piace""Mi piace"
aj blood
12 marzo 2013
ottimo articolo, lo condivido su FB!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Marco Masiero
12 marzo 2013
i vergognosi siete VOI indegni di essere italiani !!! NON avete nemmeno la minima idea di cosa sia successo avete falsato, come tutti i TG la verità di quanto successo, non sapete nemmeno che la perizia balistica indiana ha dichiarato nero su bianco che a sparare sono state armi che nemmeno sono in dotazione alla Marina !!! non avete nemmeno verificato che per essere come dicono gli indiani la lexie avrebbe dovuto solcare le onde alla velocità di un aliscafo e di quelli pure buoni !!! siete i soliti lerci comunisti pacifisti da strapazzo usi a difendere per partito preso luridi pirati e terroristi come al solito ma già si sa che il vostro capetto da 4 soldi si diverte ad andare a braccetto con Hamas !
"Mi piace""Mi piace"
Randolph Carter
12 marzo 2013
Un link, UNO, a qualcosa NON SCRITTO DA LEI, per confermare la sua versione, ce lo fornisce?
P.S.
lei è scarso anche come troll
"Mi piace""Mi piace"
pietro
12 marzo 2013
Il nostro capetto chi è più?
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
12 marzo 2013
boh… non eccitatelo…
"Mi piace""Mi piace"
pietro
13 marzo 2013
Scusa, non volevo fomentare: la mia è sincera curiosità.
"Mi piace""Mi piace"
marcov2
14 marzo 2013
visto il riferimento ad Hamas credo che intenda D’Alema
"Mi piace""Mi piace"
pietro
12 marzo 2013
Fammi capire un’altra cosa: gl’Italiani (scusa se te lo faccio notare, si scrive con la maiuscola) dovrebbero essere orgogliosi di esserlo alla stessa maniera di quanto i Cileni devono essere orgogliosi di essere Cileni e così i Giapponesi, i Turchi, i Croati e gli Olandesi, o in modo diverso e tutto speciale?
Cioè, essere Italiani ha un valore diverso dall’essere invece Svizzeri, Francesi o Indonesiani?
E, di rimando, essere indegni di essere Italiani è uguale o diverso dall’essere indegni di essere Pakistani, Belgi, Lituani o Islandesi?
"Mi piace""Mi piace"
vis
12 marzo 2013
Cospettaccio, illuminaci camerata! Tu sai la verità, e non ce la dici ma viceversa scaracchi sterili contumelie? Forse perché la gloriosa tradizione fascista vuole che si scappi come lepri abbandonando i soldati nelle mani di Hitler, quindi come fate a vedere chiaro? A meno che non si sia in dieci contro uno, ovvio…
"Mi piace""Mi piace"
Ma va
12 marzo 2013
Ma quante stronzate scrivi? Informati un po’ prima
"Mi piace""Mi piace"
uitko
12 marzo 2013
clap clap clap!!
ancora una volta applausi a scena aperta per il Sig. mazzetta.
In un mondo di coglioni (e fieri di esserlo) il mio giornalista preferito ha fatto ancora centro.
Un colpo perfetto e preciso, al centro del bersaglio, quando tutti gli altri se va bene si sono sparati sui piedi….
"Mi piace""Mi piace"
uitko
12 marzo 2013
O ad un ignaro pescatore
"Mi piace""Mi piace"
bramante
13 marzo 2013
son scapati dal fronte russo, son scappati dal fronte africano, , e adesso finalmente, son scappati anche dal fronte indiano
eia eia, ah ah ah!
"Mi piace""Mi piace"
Frenk
15 marzo 2013
Molto ben fatto, vorrei però fare un piccolo appunto quando dici che l'”incidente” (chiamiamolo così) è avvenuto nella c.d. Zona contigua. Contigua non significa acque internazionali bensì contigua alla zona di mare “interno” (fino a 12 miglia), la contigua altre 12 miglia e la zona economica esclusiva (fino a 200 miglia nautiche dalla costa). Tutte queste sono acque giurisdizionalmente (vd. il Diritto del Mare firmato nel 1993) del paese che si affaccia sulla costa. Quindi il problema non si pone proprio e i due sono diventati quelli che la nostra legge penale considera degli “evasi”.
Voi nazionalisti vi fate un vanto della legalità e la sicurezza dovreste essere più obbiettivi e meno faziosi, pensate gli alti lai che fareste se fosse successo il contrario.
"Mi piace""Mi piace"
HOPITAL
18 gennaio 2015
Peccato che l’India abbia firmato l’accordo sulla zona contigua e quindi non ha giurisdizione penale su essa. Si legga qualche articolo indiano. E l’India dovrà bypassare in qualche modo ciò che ha firmato come accordo. Le solite sciocchezze sulla perizia (non uguale a quello che M.M. ha asserito), non mancano mai… quello che dice questo giornalista è oro colato. Ma comunque esiste un filmato originale indiano (e reperibile in una TV indiana) dove risulta palese che il capo pesca (e i pescatori) non hanno detto la verità: per ben due volte ribadisce che l’attacco è avvenuto alle ore 21,30 era buio e non ha/hanno visto nulla (se uno non ci crede basta chiedere la traduzione…ad un indiano) mentre dal 19 febbraio la dichiarazione diventa: erano le 16,30, era giorno dormivano tutti ma abbiamo visto tutto. E cosa dire delle altre 2 dichiarazioni ancora diverse. E la stravaganza su come i carabinieri erano presenti alle prove balistiche: si ma non alle uniche importanti…quelle sulla barca. I proiettili erano già stati estratti senza una prova documentale e la barca è stata fatta marcire per non ripetere nessuna prova balistica. E che dire dei corpi fatti sparire subito e dando come ora della morte proprio dalle 16 alle 16,30, senza considerare minimamente il rigor mortis (visibile dal filmato). E perché nessuno della difesa ha potuto partecipare all’autopsia, quando l’India ha dichiarato che avrebbe collaborato con l’Italia. In pratica nessuna prova è controllabile e ripetibile dal collegio di difesa come in ogni paese democratico. La questione delle 30 miglia in realtà l’hanno creata apposta alcuni giornali non di destra per far vedere come sono cattivi i 2 marò, ma ho scoperto che lo stato italiano ha da subito accettato le 20,5 miglia e indovinate perché? L’India non ha mai usato il radar e il satellite per determinare la posizione (e infatti tali dati sono segretati) come più volte scritto da M.M. citato senza nome da questo blogghista ma la testimonianza del vicecomandante, ma solo la parte che faceva comodo a loro. http://video.repubblica.it/dossier/enrica-lexie/il-comandante-in-seconda-non-sono-stati-i-maro-a-colpire-i-pescatori/122037/120524
Io, dopo essermi fatto tradurre il filmato, sono sicuro che non hanno sparato a quel peschereccio, ma se fosse successo (questi avranno fatto manovre pericolose) non dovrebbero essere trattati come gli indiani hanno fatto con i loro militari quando hanno massacrato 15 innocui e disarmati pescatori thailandesi.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
19 gennaio 2015
i corpi non sono stati “fatti sparire” e la perizia balistica è stata validata dal nostro governo. E quella è sempre ripetibile, visto che le prove non si distruggono nell’esame. Qui sopra non si fa che ripetere balle già note e attaccarsi al nulla come già in altre occasioni, ma fenomeni del genere non possono che affidarsi alle insinuazioni e alle menzogne, perché altro non hanno
"Mi piace""Mi piace"
klement
28 ottobre 2014
Tornare in India una volta finita la licenza era una promessa da marinaio?
"Mi piace""Mi piace"
HOPITAL
3 settembre 2015
Come al solito mazzetta inventa e inventa. Tu forse non hai mai visto un funerale cristiano indiano e quindi non sai che tipo di bara usano. Informati e saprai che non hanno bare con legni grossi come da noi ma sottili involucri di legno che nel giro di un anno tendono a far si che una seconda autopsia sia già praticamente impossibile. E la barchetta, se tu leggessi di più the hindu, sapresti che al capo pesca è stato concesso di togliere motore, albero motore ed elica. Che la barca sia quasi affondata del tutto non è un caso fortuito, prova te a toglire motore, elica e albero motore da un piccolo motoscafo e poi mi dici quanto sta a galla. L’india dichiarò il 16-02-2012 che erano stati sparati 60 colpi circa ma possibile che nelle foto originali indiane neanche un vetro sia rotto? Infatti 3 giorni dopo i colpi sono diventati 20, esattamente come dichiarato dai marò. Tutte coincidenze. Non ti è sembrato neanche un po’ strano che dopo anni nei quali l’india spergiura di avere prove certe e inconfutabili di colpevolezza, nell’unico tentativo di inizio di un processo un po’ più serio (2014) chieda l’inversione dell’onere della prova? No scusa è vero, per te i pescatori sono poveri e non mentono mai tutti gli altri invece si, specie se vestono una divisa. Ma perché non scrivi dei 15 pescatori thailandesi massacrati dai soldati indiani e mai processati. Forse m. m. ti ha detto di non farlo?
klement anche tu parli sempre di ciò che supponi. Probabilmente non hai letto l’affidavit con il quale l’india ha fatto rientrare in italia i due marò. Una clausola recitava: “l’italia si fa garante del ritorno dei marò fatte salve le garanzie costituzionali nell’ambito del loro esercizio”. In sintesi in questo caso la colpa è italiana o meglio dei tre esseri al potere in quel momento che costrinsero i giudici solo ad indagare i due marò senza iniziare un vero e proprio procedimento. E per ben due volte. Questo sarebbe rientrato nella clausola, ma ciò non si è verificato, per cui gli indiani non potevano che fare la voce grossa. In sintesi è stata l’italia a rispedirli volutamente e senza possibilità alcuna salvando i futuri accordi sulla vendita dei missili black shark (e non sui blasonati elicotteri che in proporzione costano pochissimo rispetto ai missili). Infatti anche il tribunale di Amburgo ha deciso di sospendere tutti i procedimenti, (che la corte suprema aveva già sospeso e annullato) ma non ha ravvisato la necessità di richiamre in patria i marò perché in sintesi erano stati vigliaccamente rispediti li.
Le bugie le raccontano i bambini mazzetta, cresci un po’! E non tutto quello che luccica è oro.
"Mi piace""Mi piace"