#FreeYoani, l’epic fail di Huffington Post Italia (e di Renzi)

Posted on 5 ottobre 2012

10


La polizia cubana ha fermato Yoani Sanchez e altri attivisti cubani che erano intenzionati a manifestare al processo che vede uno spagnolo imputato per l’omicidio colposo di due dissidenti, morti quando l’auto che conduceva e sulla quale erano insieme, ha avuto un incidente a causa della forte velocità. Senza saperne molto di più, le anime belle ne hanno approfittato per mobilitarsi contro il regime di Cuba, più che a favore della blogger.

Di blogger e giornalisti imprigionati e uccisi infatti ce ne sono quasi tutti i giorni, ma quelli che vedrete schierati per la liberazione, sacrosanta, di Sanchez e degli altri non ne vedrete mai mobilitarsi. La figura peggiore l’ha rimediata Huffington Post Italia, che ha lanciato nel nulla l’hashtag #FreeYoani. Nel nulla, perché su Twitter non è stato ripreso da nessuno o quasi, nemmeno dai giornalisti del HPI.

P.S. Sanchez e gli altri sono stati rilasciati al termine dell’udienza alla quale avevano annunciato di voler manifestare. Si è trattato quindi di un fermo di poche ore funzionale a frustrarne le intenzioni.

Merita una menzione anche Matteo Renzi, che ha pubblicato al volo un volantino per la liberazione della blogger usando la grafica della sua campagna per le primarie. La miglior dimostrazione di come certi afflati umanitari nascondano in realtà interessi personali. Sono ben pochi quelli che si mobilitano per gli oppressi, molti di più quelli che cavalcano le disgrazie di poche vittime scelte e le sciacallano a loro uso e consumo.