Rinfrancato dal weekend, torna a farsi vivo su Twitter Massimo Numa, che tra le frecce al suo arco non deve avere una gran fantasia:
Non c’è che da rimanere perplessi:
La perplessità aumenta:
Questa sopra non gli piace, meglio questa:
Daniela Santanchè ha lasciato cicatrici profonde addosso a un sacco di gente, non mi resta che confermare lo stupore:
Al che Numa si è eclissato, “Alessio” è una parola che per lui dev’essere come la Kryptonite per Superman.
Nessuna traccia invece di Roberto Travan, che però non dormiva. Ma non c’è Batman senza Robin e allora si scopre che l’altra metà del dinamico duo è impegnata su Carlo Gubitosa, altro giornalista che sfortunatamente si è interessato ad “Alessio“:
Anche qui rullo di perplessità e risposta ovvia:
Ancora con il grande classico, l’accusa di travestimenti e di falsi verso chi chiede conto proprio di un travestimento e di alcuni falsi. Totalmente campata in aria peraltro, essendo Gubitosa il noto direttore di una rivista ed essendo la telefonata che Travan indica come “strana”, un chiaro esempio di satira. Per di più pubblicata sul canale YouTube de Il Male, rivista satirica. Tanto che Travan lo contatta su Twitter individuandolo benissimo. Niente di misterioso e infatti:
Ci sarà molto lavoro per la nuova SME de La Stampa. La Social Media Editor, signora Anna Masera, il cui “… compito sarà sia di divulgare maggiormente i nostri contenuti, sia di aprire sempre più il dialogo e lo scambio con la comunità dei lettori. Siamo convinti che nell’ecosistema del giornalismo che cambia occorra una maggiore «conversazione» con i lettori e con chi ci segue sui social network.” Sentiti auguri.
Resto tuttavia dell’opinione che, per quanto si tratti di spettacoli tristi e inutili per tutti, questi episodi non rappresentino altro che responsabilità individuali. Non credo si tratti di manifestazioni da prendere sul serio e nemmeno da ascrivere a input del direttore Mario Calabresi. Sono attacchi modesti e abbastanza ridicoli, buoni al più per ricavarne qualche estemporaneo attimo di buonumore.
Aggiornamento: dopo aver lanciato l’ultima salva di banalità, il 9 gennaio Massimo Numa ha cancellato il suo account su Twitter, evidentemente aperto solo per dare la caccia, con i modi che hanno potuto apprezzare tutti, a chi lo criticava. Nessuna spiegazione da La Stampa. In seguito anche Roberto Travan ha pensato bene di sparire dal social network.
exxe
7 febbraio 2012
“vorremmo” chi?
ma numa e la questura/digos ovvio !
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Lorenzo
7 febbraio 2012
“«Annientare il banditismo!» gridavano i giornalisti nemici, italiani anch’essi.”
(Saverio Tutino, da La ragazza scalza, Einaudi, 1975)
Questo il loro ruolo: fascisti ieri come oggi. Solo un po’ più stupidi, se possibile.
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Roberto Travan
7 febbraio 2012
Caro Mazzetta, nei collage che costruisci con indubbio mestiere, curiosamente ometti alcuni passaggi che forse renderebbero meno fluidi (e credibili) i tuoi ragionamenti.
Intanto è stato Gubitosa a rintracciarmi su Twitter, non io a trovare lui.
Gubitosa (“direttore di Mamma!, La rivista di satira che fa giornalismo a fumetti”) ha confermato di essere un “giornalista sotto copertura”: il nesso con Alessio (presunto giornalista della Stampa intrufolato tra presunti No Tav per smascherare un presunto ferito) mi sembra evidente.
Nei tuoi “taglia e incolla” ometti il twit in cui Gubitosa afferma::
“Purtroppo per te la laurea in ingegneria ce l’ho. Se non capisci certe forme di giornalismo/ satira chiedi a Report, Stricia, Iene”. Umanamente comprendo le sue ambizioni, ma obiettivamente mi sfugge il nesso tra le sue telefonate (satiriche?) e quelle trasmissioni (giornalistiche)
LA SATIRA/ Nella conversazione con il parroco torinese Gubitosa si presenta come ingegnere (vero), dice di chiamarsi Pierfabio (falso), di lavorare per un’azienda impegnata con la Tav (falso): come mai? La satira sta forse nel passaggio: “Se lei mi avesse detto che per Magistero (Tav) è contronatura come autoerotismo, io rinunciavo”? Spero di no anche per l’affetto che ho per il Male (la rivista), la satira (quella vera), l’uso della Lingua italiana.
IL GIORNALISMO/Gubitosa difende il suo “giornalismo sotto copertura”, cita Report, Striscia, Le Iene, trasmissioni televisive in cui i giornalisti si guardano bene dal millantare falsi nomi e professioni.
Cordialmente
Robin Travan.
Pardon: Roberto Travan
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mazzetta
7 febbraio 2012
scusa Travan, cosa nasconderebbe la mia “omissione”? Che Carlo ha una laurea in ingegneria?
e che sospetto dovrebbe porre una scenetta satirica su un canale di una rivista satirica?
e che cosa ti dimostrerebbe la battuta di Carlo sull’essere un “giornalista sotto copertura”?
mi pare evidente che tu e Numa siate impegnati nel molestare chi vi chiede conto del vostro lavoro e del vostro comportamento, per non parlare dei veri e propri reati di cui alle denunce dei No Tav
molestie portate avanti ripetendo ovunque la macchietta del giornalista che si scaglia contro l’anonimo sospetto, anche se Gubitosa, come il coniglio d’altronde, non è per niente anonimo ed è collega stimato e per nulla noto per raccontare balle
a differenza di molti altri
capisco il disagio per questa condizione d’inferiorità in un momento peraltro difficile, ma così siete nel pieno di un marasma autolesionistico che non promette nulla di buono
per voi e per la testata per la quale lavorate…
ma fortunatamente non sono vostro padre e quindi posso guardare alla vostra rovina con serenità, vi ho anche avvisato, se vi piace continuate pure…
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Lorenzo
7 febbraio 2012
Travan, il Suo tentativo di delegittimare chi vi sta platealmente smerdando è patetico.
Già avete provato in due volpi a dimostrare il colpevole anonimato di Mazzetta, senza riuscirci. Ma continui pure, che qui ci si fa grandi risate. Intanto le differenze nell’operato e nella professionalità dei nomi chiamati in causa sono evidenti, così come risulta evidente la scarsissima credibilità dei media mainstream che, pur di sostenere le tesi padronali (pro-Tav in questo caso), a professionisti della disinformazione di massa s’affidano. Ci parli piuttosto del modus operandi made in Numa, risolvendo – se riesce – le mezze parole concesse dal Numa stesso sulla presunta “protezione della fonte”…
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Roberto Travan
7 febbraio 2012
Vedo che da una parola in su andate letteralmente in tilt,sfoderando il consueto repertorio di accuse e frasi fatte: mainstream, credibilità, delegittimazione, disinformazione di massa, provocatori, ecc.
Reazioni tipiche di chi ha poco da dire e batte ritirata gonfiando i muscoli.
Contenti voi.
Buon proseguimento
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mazzetta
7 febbraio 2012
bravo Travan, posso contarci o prima o poi tu e il collega tornerete a chiedermi come mi chiamo?
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Roberto Travan
8 febbraio 2012
Come ti chiami?
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cotopaxi
8 febbraio 2012
Fatemi un attimo capire. Numa fa giornalismo satirico?
Questo spiegherebbe molte cose ma temo che non sia così.
Supponiamo che Alessio sia un giornalista sotto copertura, non necessariamente Numa, che passandosi per attivista notav carpisce malumori ed incongruenze altrimenti tenuti nascosti agli esterni al movimento.
Il procedimento corretto sarebbe: Alessio riesce a farsi confessare dal notav che è cascato da solo perchè brillo e rende pubblica la notizia.
Invece è lo stesso Alessio che, fingendosi notav, afferma di aver visto l’attivista cadere da solo. Mi sembra un po’ diverso, mi sembra come uno che si fabbrica le prove da solo.
saluti
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Nino
8 febbraio 2012
sembra calunnia, se poi il giornalista cita pubblicamente Alessio per insinuare dubbi sull’onestà del ferito….
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Mauro Vanetti
8 febbraio 2012
Io so solo che sto morendo dal ridere, Numa è diventato una tale macchietta da cabaret (“Macchietta? o Macchia? qual è il suo vero nome?”) che l’arrivo di una spalla non può che migliorare lo show.
Va’ che metto un bel commento così mi arrivano tutte le notifiche delle prossime puntate di questa spassossisima saga sul peggiore giornalismo d’Italia.
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Mark Grilli
8 febbraio 2012
+1 Preparo i pop corn.
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Zabul
8 febbraio 2012
con l’arrivo della Masera sono in 5 impegnati con Mazzetta e non ce la fanno lo stesso. Forse dovrebbero cambiare approccio e trovare uno intelligente che si scusi e chiuda questa farsa che sta massacrando l’immagine della testata.
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Vecchio giornalista
8 febbraio 2012
Trovo incredibile il comportamento di Travan e Numa nei confronti di Mazzetta e Gubitosa, colleghi stimati e sicuramente più noti dei due piemontesi che li inseguono ovunque, insinuando sulle loro identità e attività.
E mi stupisce ancora di più che una testata come La Stampa non abbia già messo fine a uno spettacolo del genere
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Aldo
9 febbraio 2012
Mazzetta vince per abbandono, Massimo Numa ha cancellato l’account da Twitter!
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Carlogubi
14 aprile 2012
Mi sono accorto solo adesso del geniale commento di Travan, ma non e’ mai troppo tardi per rispondere. Punto per punto.
“Intanto è stato Gubitosa a rintracciarmi su Twitter, non io a trovare lui”.
FALSO. Io non sapevo nemmeno chi fossi ne’ mi sono mai interessato a te, sei tu che mi hai nominato in un tuo commento su twitter. Se non vuoi le risposte non fare le domande.
“Umanamente comprendo le sue ambizioni, ma obiettivamente mi sfugge il nesso tra le sue telefonate (satiriche?) e quelle trasmissioni (giornalistiche). Gubitosa difende il suo “giornalismo sotto copertura”, cita Report, Striscia, Le Iene, trasmissioni televisive in cui i giornalisti si guardano bene dal millantare falsi nomi e professioni”.
FALSO. Riguardati le puntate delle Iene in cui i giornalisti si sono spacciati per clienti di prostitute, utenti di elettricisti o idraulici, rileggiti le inchieste di Fabrizio Gatti in cui lui si e’ spacciato per un clandestino, riguardati le trasmissioni di Report in cui i giornalisti si sono spacciati per utenti di servizi pubblici, hanno usato telecamere nascoste o hanno mandato in onda dichiarazioni “off the record”. Con questo non voglio mettermi al livello di quei giornalisti, ma fere degli esempi di lavori simili al mio. Si chiamano “inside story”, servono a raccontare cose che presentandoti come giornalista non ti verrebbero mai dette, e’ un genere giornalistico ampiamente descritto nei manuali di base della professione (Cfr. “Professione Giornalista, edizioni Donzelli”. Di solito per lezioni e conferenze prendo 100 euro all’ora o 300 al giorno, questa te la regalo gratis sperando che finalmente tu abbia capito e la smetta una volta per tutte di soffiare sul fuoco di questa polemica, tanto piu’ che poi la cenere del fuoco ti ricade in testa.
Cordiali saluti.
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