
Quasi tutto il dibattito sull’immigrazione è alimentato da numeri manipolati e gonfiati dolosamente da chi fa terrorismo paventando una «invasione» in corso. In particolare di una invasione dall’Africa per «sostituire» i popoli europei. Uno dei cavalli di battaglia di Salvini.
Così Berlusconi ha annunciato la proposta di deportare 600.000 migranti tra quelli arrivati negli ultimi 4 anni dall’Africa con i barconi. C’è da notare che questi rappresentano una minoranza degli immigrati giunti nel nostro paese nello stesso lasso di tempi, ma alla destra italiana interessano solo gli africani arrivati (e no) con i barconi, chissà perché.
Il problema nell’annuncio di Berlusconi è che i 630.000 arrivati dall’Africa negli ultimi 4 anni non ci sono più, ne sono rimasti solo circa 230.000 tra tutti quelli censiti (sono tutti censiti e contati allo sbarco) variamente ospiti dell’assistenza pubblica e in parte minore della rete diocesana. Gli altri se ne sono già andati, diretti verso altri paesi europei e anche più in là. Che poi è il motivo per il quale i nostri confinanti a Nord han cercato di chiudere le loro frontiere al transito dei migranti provenienti dall’Italia, con un successo molto relativo. C’è anche da dire che l’Italia non ha fatto assolutamente nulla per trattenerli e ben poco per registrarli nel sistema europeo e prenderli in carico a norma dell’accordo di Dublino, facendo così la cosa giusta anche se non proprio elegante, non solo dal punto di vista di una risposta all’atteggiamento egoistico dei partner UE.
230.000 «africani» sbarcati e rimasti in 4 anni fanno poco più di 50.000 all’anno, non ci si riempie nemmeno uno stadio di serie A.E in Italia siamo 60 milioni.
Per di più metà di questi, quelli rimasti, ha già visto riconosciuto il diritto a restare.
Di questo si parla quando si parla di «invasione» dall’Africa ed è questo il motivo per il quale chi lo fa finisce inevitabilmente per gonfiare o manipolare i numeri, per spaventare gli italiani con un’invasione che non c’è per spaventare gli italiani con un’invasione che non c’è.
Aggiornamento: a gioco lungo persino Salvini è stato costretto a riconoscere che i numeri sui rimpatri promessi erano pure fantasia, essendo gli immigrati irregolari pochissimi, in realtà.
giovanni
7 febbraio 2018
gli italiani sanno benissimo che gli immigrati sono pochi, è che più vengono vessati dai padroni italianissimi, più hanno bisogno di sfogare la loro rabbia di impotenti con qualcuno più debole, quindi VOGLIONO credere all’invasione, non saranno i numeri a far venire il coraggio ai vigliacchi.
"Mi piace"Piace a 2 people
Vittorio Cagnetta
8 febbraio 2018
Sig. Mazzetta, non mi trovo d’accordo con lei. Lei apre il suo pezzo con l’affermazione che la cosiddetta “invasione” non esiste, ma poi, nel dimostrare la sua tesi, lei si trova inavvertitamente a dimostrare il contrario. Lei parla, numeri alla mano e a conti fatti, di 50000 ingressi nel nostro Paese annui. Ma quando una volta gli eserciti attaccavano un territorio, una forza numerica di 50000 uomini e donne (com’erano per esempio composte le le legioni romane, non parlo di numeri ma del fatto che oltre ai soldati c’erano appunto uomini e donne), dicevo, una forza siffatta era considerata un innocuo plotone o una preoccupante minaccia bellica? Ora, io lo so che i cosiddetti “migranti” (eufemismo moderno per descrivere i clandestini fino a prova contraria) non sono un esercito militare vero e proprio, ci mancherebbe. Ma a fronte di questi numeri l’accostamento retorico è piu che legittimo. Mi creda 50000 individui ai confini facevano certamente paura. Inoltre e tanto più che qui si parla di ingressi (e permanenze) annuali, non una tantum! E c’e’ ancora un elemento:, nonostante la narrativa dominante nei TG, nelle navi che fanno da taxi a queste migliaia di disperati (altro che “salvataggi” estemporanei), non ci sono solo sempre bambini e donne (spesso incinte o che poverine hanno dovuto affrontare il parto sul gommone dei trafficanti), ma al contrario la maggior parte sono costituiti da giovani maschi, (cfr le statistiche). Giovani e forti in eta da lavoro, in un Paese senza lavoro per loro (a parte i pomodori degli schiavi) e composto sempre più da anziani. Ma io sto tranquillo, perchè queste migliaia di giovani, forti e naturalmente sessualmente attivi, che vengono sapendo che saranno accolti e mantenuti, dicevo io sto tranquillo, perchè non raggiungono il numero per riempire uno stadio… Mi conceda quest’ultimo sarcasmo, ma con onestà intellettuale e rispetto per tutte le opinioni, noon riesco a condividere la logica del suo post. L’unica cosa che salverei, e che la contraddistingue, è il suo sforzo continuo di andare a verificare sempre i fatti, aldilà della vulgata corrente che ogni volta si diffonde nella coscienza collettiva in modo virale, ma non sempre in modo consapevole. Detto questo, e al netto del fatto che i “migranti” non si presentano ai confini con le armi in mano, questa è certamente una invasione… con questi numeri, se questa non è una “invasione”, allora cosa lo è?
"Mi piace""Mi piace"
El barto
18 marzo 2018
La tua semantica e il modo con il quale utilizzi i termini ti rende fuori da ogni discussione lecita. I clandestini sono quelli che non sono ne riconoscibili ne ch eneppure ti danno nome e cognome. Vai a votare Lega e vai a rimpere il cazzo altrove. Per gentucola come te niente rispetto.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
9 febbraio 2018
In risposta a :
– Solo matematicamente parlando ……..
Stanti al momento attuale circa 6000000 di “stranieri” in Italia
Stante una crescita demografica che stima un raddoppio della popolazione di circa 2x/4x ogni 20 circa significa che ammesso che il flusso migratorio si fermi ora…….
tra circa 40 anni avremo in Italia tra i 12 e i 48 milioni di “nuovi” Italiani .
-rimosso su rischiesta dell’autore –
Mi perdoni, ma il paragone con gli eserciti è assurdo, com’è assurdo parlare di “invasione” se arrivano 50.000 immigrati in un paese con 60 milioni d’abitanti.
In Germania hanno accolto -solo tra i siriani- UN MILIONE d’immigrati in un colpo solo e quelli come lei si sono lamentati che abbiano “scelto” i migliori.
Invece di piangere per la Germania “invasa”
In Italia arrivano”in età da lavoro” e lei se ne lamenta. Invece di persone formate a spese di altri stati e già pronte a produrre reddito, lei preferirebbe vecchi da curare e bambini da crescere?
Lo sa che che gli italiani che emigrano sono molti di più di 50.000? Chi “invadono ” loro?
Capisce come il suo discorso sia pieno di bug logici, volontari o no?
Capisce perché al “mi creda, questa è un’invasione” posso rispondere solo con un’amara risata, riservando l’amaro alla sua triste condizione?
"Mi piace"Piace a 2 people
boooh!?
10 febbraio 2018
di logica non ci dovrebbe star bene solamente la eventualità che i “nuovi” italiani possano divenire deficienti come gli attuali…
"Mi piace"Piace a 1 persona
mazzetta
10 febbraio 2018
Matematicamente parlando è una stronzata, i tassi di fertilità degli immigrati convergono su quelli nazionali per le seconde generazioni. Il raddoppio della popolazione in 20 anni è delirante, vuol dire che ogni coppia dovrebbe fare 4 figli e guai a chi si sottrae
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vittorio Cagnetta
13 febbraio 2018
Sig. Mazzetta, preferirei abbassare i toni, anche perchè questo dell’immigrazione è un grave problema che sta affrontando, ai giorni nostri, il nostro Paese, e polemiche inutili non servono a nessuno. Se io la seguo, è perchè la ritengo un giornalista degno di interesse, ed è con molto rispetto che le ho scritto la mia opinione, anche di segno totalmente contrario alla sua. Al netto di risate e tristi condizioni, sig. Mazzetta, qui c’è molto in gioco, non ho paura di smentite se parlo di un trend che andrà ad influire sul futuro stesso della nostra Nazione. Avrei voluto replicare punto per punto alla sua risposta, ed analizzare quelli che lei individua come “bug logici” del mio ragionamento, ma sempre in segno di rispetto per lei che è l’autore di questi pezzi giornalistici online, scelgo di evitare una flame, questa è casa sua, questo è il suo blog. A lei l’ultima parola.
Penso che su una cosa ci dovremmo trovare d’accordo: invasione o non invasione, questo flusso ormai decennale di uomini e donne verso il nostro Paese andrebbe gestito meglio, magari prendendo ad esempio la Germania, che lei ha citato, o almeno seguendo ed aiutando i migranti anche quando escono dalle strutture di integrazione (che hanno un periodo medio di soggiorno pari a tre anni, se non vado errato) e, magari, non dimenticandosi di aiutare anche i nostri ultimi, tra gli italiani, che rischiano di assistere ad una sperequazione nell’assistenza a favore dei richiedenti asilo.
"Mi piace""Mi piace"
mazzetta
14 febbraio 2018
Per ragionare sulla gestione del fenomeno bisogna partire da situazioni e dati reali. Se sono brusco è perché non si riesce ad andare oltre e tutto si risolve nel continuo correggere numeri campati in aria, quanto difesi da moltissimi tra furboni e meno furboni.
"Mi piace""Mi piace"