Anversa: niente terrorismo, solo un criminale ubriaco in fuga

Posted on 24 marzo 2017

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Non ha tentato d’investire la folla l’uomo, Mohamed R.,  che ieri ha fatto notizia in tutto il pianeta, presentato come l’ennesimo kamikaze animato dall’estremismo islamico che voleva fare una strage investendo la folla nella città belga d’Anversa .

Non ha investito nessuno e nemmeno ci ha provato, è stato infatti notato mentre guidava in maniera incerta sulla strada più affollata della città da alcuni soldati in servizio di prevenzione degli attentati. Questi gli si sono avvicinati quando era fermo al semaforo per un controllo e lui ha bruciato il rosso ed è ripartito. Non ha provato a investire loro, né i passanti, ma è scappato facendo perdere le sue tracce per circa un’ora.

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La polizia non lo ha «bloccato» come riferito da molte fonti, ma lo ha trovato addormentato a bordo della sua auto parcheggiata circa un’ora dopo averne perso le tracce, l’uomo era tanto ubriaco da rendere impossibile interrogarlo sul momento. Poco corretto quindi è affermare, come han fatto dal Belgio ieri, che l’intervento delle forze di sicurezza abbia sventato un attacco. Non c’è mai stato nessun attacco e le forze di sicurezza lo hanno catturato mentre smaltiva la sbornia. A bordo dell’auto c’erano un’arma da fuoco e alcune da taglio, ma anche droga, che secondo l’ipotesi degli inquirenti francesi era il motivo della sua presenza in Belgio.

L’uomo infatti è un tunisino residente in Francia, pregiudicato e conosciuto dalle forze dell’ordine francesi, ma non considerato un elemento radicalizzato o interessato al terrorismo. Nel suo passato ci sono reati minori, per lo più legati al traffico di droga. L’ipotesi ora privilegiata dagli inquirenti di Anversa e dai colleghi francesi è quindi quella della semplice fuga da un controllo da parte di un criminale sbronzo, che ha sì guidato in maniera pericolosa attraverso il centro della città, ma senza l’intenzione d’investire nessuno. Come peraltro avrebbe avuto occasione di fare facilmente mentre percorreva le strade più frequentate della città ad andatura sostenuta.

Resta da vedere quanti tra i media che ieri hanno rilanciato la notizia dell’attentato si spenderanno oggi per informare i propri lettori del falso allarme.

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AGGIORNAMENTO: L’uomo è stato comunque accusato dalla procura locale di «tentato omicidio a carattere terroristico, tentate lesioni e ferimento a carattere terroristico e infrazione alla legge sulle armi». Si è poi scoperto che il fucile ritrovato nella sua auto non era funzionante.  Si vedrà come le accuse reggeranno alla prova del giudizio. Lo stesso uomo sarebbe stato arrestato martedì scorso dopo la denuncia di una donna che lo accusava di averla picchiata. Rintracciato dagli agenti era sbronzo e sporco di sangue. Rilasciato la mattina dopo, era stato invitato a lasciare il paese. E non basta, in seguito è emerso anche un altro fermo, questa volta a Rotterdam il venerdì precedente. Anche in questo caso era ubriaco e dormiva in macchina, gli han trovato dello spray al pepe, l’han multato e invitato a lasciare il paese. Fermato tre volte in una settimana ubriaco fradicio. Interrogato pare che per ora non abbia fornito risposte coerenti, né che abbia rivendicato alcun tentativo d’atto terroristico, peraltro al suo domicilio non hanno trovato traccia di materiali o attività riconducibili al terrorismo. Secondo le autorità che lo hanno in custodia è anche un forte consumatore i stupefacenti e «la pista dell’attacco terroristico s’allontana». Resta da capire quando le autorità decideranno d’ammettere d’aver lanciato un falso allarme, ma a due giorni dai fatti sono scoppiate le polemiche e ora sul banco degli imputati è finiti il sindaco, accusato di aver gonfiato il tutto per lucrare vantaggi elettorali, che cerca di giustificarsi come può.

7 aprile: La procura di Anversa ha ritirato le accuse di terrorismo.

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