Installare Windows 10 aggiornando dalla versione 8.1 è estremamente facile, mio è capitato di farlo su diversi Pc senza alcun problema e tutte le macchine sulle quali l’ho fatto ne hanno tratto visibili e immediati benefici, tutte tranne il laptop più recente e performante che possiedo, che per mesi ha risposto a ogni tentativo abortendo la procedura e comunicando l’errore 80070002 o più precisamente «0x8007002 – 0x20009 The installation failed in the SAFE_OS phase with an error during PREPARE_ROLLBACK operation.», che è il messaggio che appare quando si tenta la procedura usando l’apposito strumento e una chiavetta USB per fare l’aggiornamento.
Intraprendere la ricerca della soluzione è un’Odissea ricca di frustrazioni, anche perché tutte le soluzioni suggerite online sono sì relative all’aggiornamento di Windows 8 e 8.1, ma non hanno alcun effetto per chi registra il problema avendo installati due hard disk. Perché accada non mi è ancora chiaro e chi offre spiegazioni poi propone soluzioni che non funzionano. Non serve pulire le installazioni precedenti, non serve smanettare nel Bios o con il prompt dei comandi, non serve disattivare tutte le periferiche o il secondo HD, non servono nemmeno gli aggiornamenti e le patch e neppure programmi dedicati di terze parti che promettono la soluzione. Sono tutti espedienti che funzionano occasionalmente per qualche utente, lasciando la maggior parte degli afflitti senza soluzione a provare e riprovare e a seguire questo o quel consiglio.
La soluzione definitiva però esiste e funziona su tutte le macchine che hanno o avevano questo problema, ed è anche estremamente semplice. Basta rimuovere fisicamente (disattivare non basta) il secondo HD, aggiornare a Windows 10 e poi rimontare l’hard disk. L’aggiornamento andrà a buon fine senza colpo ferire o al massimo al secondo tentativo, dopo che la macchina avrà portato a termine un altro aggiornamento preventivo (dipende se l’ha fatto in precedenza o no), e tutto dovrebbe funzionare come prima o meglio di prima, anche se sui computer più recenti e veloci la differenza nelle prestazioni si apprezzerà meno che sulle macchine più anziane. L’operazione è alla portata di chiunque sia dotato di un cacciavite e di un po’ di pazienza, per i più timorosi in rete esistono diversi tutorial video che mostrano come smontare e rimontare le macchine più diffuse, un’operazione che può prendere da una decina di minuti a qualcosa di più se l’hard disk è sistemato in una posizione difficilmente accessibile.
Theodore
13 ottobre 2015
Se hai la fortuna di avere un pc dotato di bios che permetta di cambiare il metodo di controllo dei SATA (tipo i Dell), togliere l’AHCI o mettere l’AHCI dovrebbe risolvere. Windows voodoo
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margaret.lucova
15 ottobre 2015
mi interessa parecchio, questo argomento. ho letto talmente tante cose su questo benedetto aggiornamento e francamente mi fa un po’ paura.
a parte la questione della privacy (il fatto di distribuire il sistema gratis e con tanta insistenza un po’ mi lascia perplessa!), in molti parlano del black screen. sembra un tema ricorrente, per cui ho paura di pentirmene e continuo a temporeggiare, sperando che con il tempo vengano corretti gli eventuali bug. confesso pure di non essere un genio del computer, e quindi anche volendo, il discorso del doppio hd mi mette un po’ in difficoltà. possiedo un laptop asus piuttosto recente (nemmeno un anno di vita) e, so che dovrei, ma non so manco se ha il doppio hd o no. mi metterò in ginocchio sui ceci per questo, intanto però ogni suggerimento verrebbe apprezzato :)
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nessuno @ debian
15 ottobre 2015
ma passate a linux ;)
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Theodore
16 ottobre 2015
Concordo con nessuno@debian. Purchè non sia monnezza tipo Debian, Fedora o Ubuntu, ecco. Voi e le vostre stupidate che dovrebbero assicurar libertà e invece pare un soviet, oltretutto orbitante attorno a Fedora, distro che ormai per Debian è il canovaccio.
Get yourself a proper OS, tipo Slackware, Salix, Void Linux
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nessuno@debian
16 ottobre 2015
Ahahahhahahah… Guarda caso prima di passare a debian (dove puoi usare repo non-free per sentirti meno soviet) usavo proprio Slackware, ma il continuo compilare di pacchetti mancanti mi aveva scocciato. Detto questo entrambe ottime distribuzioni.
De gustibus.
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mazzetta
16 ottobre 2015
io di black screen non ne ho visti, su 4 che ne ho messi e che seguo
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Il Piccolo d'Italia
18 ottobre 2015
L’ha ribloggato su IL PICCOLO D'ITALIA.
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