
Günther Oettinger, esponente tedesco eletto nelle fila della CDU, è finito nella bufera durante la sua audizione per la carica di commissario europeo dedicato a «Economia digitale e società», ha infatti affermato che non perderà il suo tempo nel proteggere gli «stupidi» che mettono online le loro foto in costume adamitico, dimostrando di non aver capito nulla del recente scandalo che ha visto ignoti hacker rubare e poi mettere pubblicare, loro sì, le foto che numerose celebrità custodivano nel cloud di Apple.
Ex commissario all’energia, 61 anni, Günther Oettinger era già noto per non essere troppo edotto sulle cose di internet e anche nel corso dell’audizione che prelude alla sua nomina nel nuovo esecutivo europeo si è confermato all’altezza della sua fama, sganciando sugli esaminatori una frase che ha subito alimentato feroci polemiche: «Se qualcuno è abbastanza stupido, in quanto celebrità, da farsi foto da nudo e metterle online, di sicuro non può aspettarsi protezione da noi. La stupidità è qualcosa dalla quale si può salvare la gente solo parzialmente».
Peccato che le celebrità in questione non avessero per niente messo «online» le loro foto, ma che a farlo abbia provveduto qualche hacker dopo averle prelevate dall’iCloud di Apple, dove le incolpevoli celebrità le avevano messe pensando che fossero al sicuro, il tuto al netto del fatto che molte di quelle foto potrebbero essere state caricate all’insaputa degli stessi dalla funzione automatica che ne produce il back-up da iPhone e iPad, circostanza che comunque esclude la volontà di mettere online le foto a disposizione di chiunque.
La spiegazione alternativa dell’affermazione di Oettinger, quella che non prevede la sua colossale ignoranza della questione, è che il futuro commissario ritenga «stupido» affidare i propri dati al cloud, e che la sicurezza di questo sistema non meriti l’attenzione dell’Unione Europea e della sua Commissione, ipotesi a conti fatti ancora più grave. Oettinger in Germania è stato subito sommerso dalle critiche alla sua evidente incompetenza nella materia, in particolare dai Verdi e dal Partito Pirata, che hanno fatto notare come sia incredibile che il commissario che dovrà proteggere la privacy dei cittadini si sia lanciato nell’insulto alle vittime di un reato. Nonostante la figuraccia, Oettinger vedrà comunque confermata la propria nomina entro sera, la migliore dimostrazione che la competenza (o la sua mancanza) non è un criterio discriminante per i suoi colleghi all’UE.
Pubblicato in Giornalettismo
mozart2006
30 settembre 2014
Oettinger è famoso qui in Germania per le sue uscite infelici. Alla serata inaugurale della Musikfest Stuttgart, un mese fa, doveva parlare della politica culturale europea e si è messo a criticare la politica russa verso l’ Ucraina. È stato fischiato dal pubblico e ha dovuto lasciare la sala.
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fausto
5 ottobre 2014
Insomma, non possiamo mica averceli solo in Italia personaggi simili: un po anche ai tedeschi, mi sembra equo. Considero il personaggio un inadeguato burocrate che ricopre un ruolo che non gli si attaglia; è oltretutto privo di qualsiasi tatto a livello comunicativo. Potrebbe essere un sottosegretario, ma per fare il commissario europeo temo che occorra una marcia in più.
Torniamo alla sicurezza informatica: iCloud è uno strumento proprietario gestito da una azienda. Non si sa come sia strutturato, e non è dato sapere quali siano le sue vulnerabilità fin quando non divengono visibili a causa di un incidente. Questo porta con se il fatto che non sia il caso di affidargli dati sensibili davvero rilevanti. Più in generale, la trasmissione dati in chiaro o con crittografia scadente dovrebbe essere scartata a priori per qualsiasi informazione rilevante: chi non è sicuro delle proprie abilità in materia troverà un porto sicuro nella posta ordinaria. Un concetto che ovviamente si può esprimere senza la maleducazione del neo commissario, che rimane inaccettabile.
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