Apple chiude iOS 8 alle richieste delle polizie

Posted on 18 settembre 2014

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Apple si toglie dalla disputa sulla privacy con un espediente ingegneristico, i dispositivi dotati di iOS 8 non possono essere violati nemmeno dall’azienda, rendendo di fatto inutili eventuali ordini in tal senso da parte di agenzie governative od organi di polizia.

apple privacy

Accompagnata da una lettera del CEO di Apple Tim Cook, sul sito di Apple è apparsa una novità che pare l’uovo di Colombo e che permette ad Apple di sottrarsi alle richieste di autorità governative e di polizia che richiedano l’azione dell’azienda per accedere ai dati contenuti nei dispositivi dei clienti Apple. «Diversamente dai nostri concorrenti, Apple non può superare la vostra password e quindi non puà acedere ai vostri dati. Non è quindi tecnicamente fattibile per noi rispondere a ingiunzioni governative per l’estrazione di dati dai dispositivi in loro possesso sui quali sia operativo iOS 8», così recita l’avviso dell’ultima versione del sistema operativo Apple per dispositivi mobili, iPhone e iPad.

Si tratta chiaramente di una decisione strategica da parte dell’azienda, che in questo modo si toglie dalla scomoda posizione, comune agli altri competitor, che la vede presa in mezzo da un lato dalle ingiunzioni governative che hanno forza di legge e che pertanto non può sindacare, e dall’altro dalle legittime aspettative dei clienti, che dall’esplosione del Datagate in poi hanno capito che della loro privacy resta ben poco. Anche grazie alla complicità dei produttori e dei fornitori di servizi.

Non è chiaro come la nuova iniziativa di Apple si possa conciliare con la pretesa delle autorità statunitensi, che impongono la creazione di backdoor ad uso delle autorità preposte alla sicurezza a tutti i produttori che vogliono vendere negli Stati Uniti, ma soprattutto non è detto che basti a rendere impermeabili i dispositivi in questione alla curiosità più o meno legittime di questo o quel governo. A prima vista si tratta comunque di un passo avanti positivo, perchè se non altro l’azienda mostra di voler prendere le distanze da una collaborazione, quella con i governi, che sicuramente offre più pensieri che gloria alle aziende coinvolte. Di sicuro è un’idea che sgraverà Apple dai costi e dalle seccature generate dalle richieste dei governi e per questo, se dovesse passare indenne lo scrutinio delle autorità statunitensi e di quelle che sovrintendono ai maggiori mercati, come quello europeo e quello cinese, sarà probabilmente imitata a breve anche dai concorrenti.

Pubblicato in Giornalettismo

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