Federica Mogherini è amica dei terroristi e ostile a Israele?

Posted on 2 luglio 2014

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Non l’hanno presa bene, che il nostro governo si sia allineato a diverse cancellerie europee e Mogherini abbia diffuso una nota con la quale il governo sconsiglia i propri cittadini dal fare affari con le colonie illegali israeliane in Palestina:

L’Unione Europea e i suoi stati membri ritengono che gli insediamenti israeliani siano illegali ai sensi del diritto internazionale, sono un ostacolo alla Pace e rischiano di rendere irrealizzabile una soluzione del conflitto israelo-palestinese basata sui due Stati. L’UE e i suoi Stati membri non riconosceranno alcuna modifica alle frontiere pre-1967, incluso riguardo a Gerusalemme, ad eccezione di quelle concordate tra le Parti. La Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est, Gaza e le alture del Golan sono territori occupati da Israele a partire dal 1967.

In conseguenza di ciò, l’Unione Europea e i suoi stati membri intendono sensibilizzare i cittadini e gli ambienti economici europei sui rischi associati alla conduzione di attività economiche e finanziarie negli insediamenti.Transazioni finanziarie, investimenti, acquisti, appalti e altre attività economiche (ivi compresi i servizi turistici) in insediamenti israeliani o che beneficiano insediamenti israeliani, comportano rischi di ordine legale ed economico derivanti dal fatto che gli insediamenti israeliani, secondo il diritto internazionale, sono costruiti su un territorio occupato e non sono riconosciuti quale parte legittima del territorio di Israele. Ciò potrebbe comportare controversie su titoli di proprietà di terreni, risorse idriche, minerali o altre risorse naturali oggetto di acquisto o di investimento.

Dovrebbero inoltre essere tenute in considerazione eventuali violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani.

Potenziali acquirenti o investitori devono essere consapevoli che un futuro accordo di pace tra Israele e i Palestinesi, o tra Israele e la Siria, potrebbe avere conseguenze sui beni acquistati o sulle attività economiche condotte in questi insediamenti. In caso di controversie, potrebbe essere molto difficile per gli Stati membri garantire la tutela nazionale dei propri interessi.

I cittadini e le imprese dell’Unione Europea coinvolti in attività economiche e finanziarie negli insediamenti dovrebbero inoltre essere consapevoli delle potenziali implicazioni negative di tali attività sulla loro reputazione o immagine.

I cittadini e le imprese dell’Unione Europea che stessero meditando un eventuale coinvolgimento economico o finanziario negli insediamenti dovrebbero avvalersi di un’opportuna consulenza legale prima di procedere.

Un «consiglio» condiviso da altri paesi europei e che ha provocato la reazione isterica dei pasdaran filo-israeliani, nei giorni scorsi impegnati a chiedere la liberazione di 3 ragazzi israeliani rapiti. Un rapimento del quale si sa poco, ma che ha offerto al governo Netanyahu il pretesto per una rappresaglia sulla Palestina e sui palestinesi, una punizione collettiva che ricade nella categoria dei crimini contro l’umanità, che molti ufficiali israeliani hanno ammesso non avere alcuna utilità per la liberazione dei rapiti, ma essere una rappresaglia (illegale) contro la ritrovata unità palestinese, per di più pianificata da tempo.

La stampa nostrana non ha dato grande evidenza a questa presa di posizione ufficiale e condivisa dalla UE, ma ha continuato a raccontare una visione del tutto parziale delle cronache di questi giorni. Tanto che a Roma, per esempio, il sindaco si è convinto a far campagna per la liberazione dei ragazzi, tacendo sui crimini commessi durante la rappresaglia israeliana e l’uccisione di diversi palestinesi, i rastrellamenti e la detenzione di centinaia di altri e persino la demolizione di case ed edifici nei territori occupati. Ai quali aggiungere i quotidiani bombardamenti su Gaza, ovviamente «mirati» per chi parla la neo-lingua della propaganda e fa quotidiano esercizio di negazionismo delle pene dei palestinesi.

mogherini arafat

Mogherini è così entrata nel mirino dei talebani d’Israele, quelli che da qualche anno hanno cominciato a indicare le zone della Palestina occupate illegalmente con i termini di “ Giudea e Samaria”, mai visti prima del 2000 nemmeno sulle carte israeliane, e che ora puntano al ministro dicendo che «Mogherini non è nuova a prese di posizione ostili a Israele», e «a simpatizzare con i suoi nemici» (testuale), offrendo come «prova» una foto di Mogherini più giovane accanto a un anziano Yasser Arafat. Che è un premio Nobel per la Pace come Peres, ma non va bene. Peccato solo che gli informatori corretti, forse nella smania di rendere più fresca la loro accusa, datino l’incontro al 2009 (poi la data è stata cancellata dopo aver ricevuto una buona dose di sfottò, la foto è del 2002, ma si vede che non lo sanno ancora). Arafat è morto però nel 2004, dettaglio che basta e avanza a rivelare la qualità di una propaganda che ha già trascinato anche il nostro paese in una bella serie di conflitti che si sono risolti con sanguinose sconfitte ed egregi massacri d’innocenti. Il tutto per assecondare l’interesse coloniale di una pattuglia d’estremisti su “Giudea e Samaria”. 

mg maglie

Estremisti che peraltro godono di evidenti sponde all’interno del Partito Democratico, Mogherini infatti non è stata difesa da nessuno del partito, neppure da Renzi, chiamato personalmente in causa da Informazione Corretta, che gli chiede di prendere distanza dal ministro e di rispondere all’accusa di «simpatizzare con i suoi nemici», solo perché ha ricordato e ribadito una realtà sgradita. Se tutto va bene Mogherini sarà candidata a ministro degli esteri europeo, carica prestigiosa quanto vuota di senso, un’idea che secondo molti è funzionale alla sua rimozione, che forse è davvero vicina, visto il suo incontro di ieri con il presidente Napolitano