Rumor di golpe in Yemen

Posted on 21 giugno 2014

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C’è tensione a San’a’, nella capitale yemenita, dove si rincorrono voci di golpe e il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi corre al riparo come può.

La minaccia ha il nome di Ali Abdullah Saleh, che Hadi conosce bene per essere stato il suo vicepresidente dal 1994 al 2012 e anche presidente a interim quando il vecchio dittatore si è assentato per curarsi all’estero. Hadi è diventato presidente con le elezioni del 2012, dopo che la «primavera» dal 2011 aveva reso insostenibile la permanenza al potere di Saleh. Sostenuto dal partito di governo come dall’opposizione, Hadi (in copertina) ha trionfato facilmente, salvo poi trovarsi gli uomini dell’ex dittatore tra i problemi, immani, che piagano il paese.

Saleh è ancora presidente del partito di maggioranza, spaccato tra i suoi sostenitori e quelli di Hadi, e secondo le voci che si rincorrono nella capitale ha ancora un notevole ascendente su buona parte dell’esercito «infiltrato» da uomini e ufficiali a lui ancora fedeli.

Il governo intanto, oltre a una gravissima crisi economica in uno dei paesi più poveri del mondo, deve affrontare i qaedisti che usano il paese come ponte Asia e Africa, un movimento neo-separatista nel Sud un tempo diviso e poi riunificato al temine della Guerra Fredda e anche un conflitto con la minoranza sciita degli Houti, che è sciita e sta vicino ai confini con l’Arabia Saudita, vero king maker e principale stampella economica del governo, che gli sciiti alle porte di casa non li può proprio vedere. Non si sentiva davvero anche il bisogno di golpe, tentato o immaginato che sia.

Pubblicato in Giornalettismo