
Le bufale sull’11 settembre 2001 sono sbarcate al Parlamento italiano così: «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto». Lo ha detto Paolo Bernini del MoVimento 5 Stelle alla Camera.
Si può ormai considerare Paolo Bernini una certezza, uno sul quale fare affidamento per un intermezzo di genuino e disinteressto buonumore a interrompere il tedio delle routine parlamentari . L’uomo esibisce una fede marmorea nella letterattura cosiddetta “complottista” e non ne fa mistero, già in passato infatti aveva suscitato l’ilarità dicendo come se niente fosse che negli Stati Uniti il governo impianta dei chip elettronici nei corpi dei cittadini americani, che permettono all’amministrazione di assumerne il controllo mentale.
Oggi alla Camera si è esercitato nell’esibizione delle sue convinzioni in merito agli attentati dell’undici settembre 2001, affermando che furono opera dello stesso governo americano. Bernini ha affermato in parlamento che «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto» e per sostenere la sua ipotesi ha srotolato il tipico processo deduttivo, fondato sul nulla, comune a molti complottisti.
L’intervento:
Bernini, per dimostrare che si è trattato di un “inside job”, cioè di un’operazione maturata all’interno dell’amministrazione americana, è partito da dove partono tutti, da Pearl Harbor. Ha ricordato le polemiche secondo le quali gli Stati Uniti sapevano dell’attacco, suggerendo quindi che per ottenere un casus belli siano stati fin da allora disposti a sacrificare anche le vite degli americani. Peccato che nel 1941 la Seconda Guerra Mondiale fosse cominciata da un pezzo e che le portaerei giapponesi non abbiano attaccato Pearl Harbor su ordine degli americani. Peccato soprattutto che l’ipotesi non tenga conto del fatto che, qualora gli americani si fossero resi conto per tempo dell’attacco giapponese e avessero reagito per tempo, sarebbe stata guerra con il Giappone comunque.
Segue l’inevitabile richiamo all’operazione Northwoods, proposta dalla CIA a Kennedy e da questi rifiutata, ma anche in questo caso c’è semmai la conferma del contrario della tesi di Bernini, il presidente dell’epoca si rifiutò di autorizzare l’uccisione di americani innocenti, senza dire che Bernini e quelli che ragionano come lui dimenticano che Kennedy aveva già tentato l’invasione di Cuba nel 1961, senza bisogno di alcuna provocazione per gisutificarlo agli occhi degli americani e in seguito aveva avuto anche la “crisi dei missili” per giustificare un attacco su larga scala al regime di Castro. Dettagli, com’è un dettaglio che nessuno delle decine d’interventi militari americani all’estero nell’arco del secolo scorso abbia avuto come premessa un attentato sul territorio metropolitano.
Stessa storia per l’incidente del Tonchino, citato da Bernini allo stesso scopo, ma lo stesso Bernini ci informa che l’incidente non c’è mai stato e che quindi non c’è stato nessun “inside job”, semmai si è usata una menzogna. peggio invece per la ricostruzione en passant della Prima Guerra del Golfo, nella qual Bernini sorvola sull’invasione del Kuwait, paese sovrano, da parte delle truppe di Saddam Hussein e il dettaglio per il quale quell’intervento ricevette sostegno unanime, persino dagli arcinemici di Russia e Iran. In questo caso nessun “inside job”, per Bernini fu un intervento “per il petrolio, l’invasione del Kuwait è solo un fastidioso dettaglio incoerente con la tesi e quindi sta bene rimossa.
Bernini dice poi che sull’undici settembre «La verità probabilmente non la sapremo mai, ma sicuramente è molto diversa da quella che i media mainstream ci raccontano. In questo caso si può dire che tutto quello che sai è falso e detto all’americana: “it was an inside job”. Tradotto: fu un lavoro interno». A parte l’evidente inghippo nella logica di un’affermazione del genere (non sapremo mai la verità, ma fu un inside job), c’è da dire che in tutto il suo discorso Bernini ha fornito solo i riferimenti riportati sopra e che quindi la sua è una mera deduzione, peraltro campata su vere e proprie sciocchezze come s’è visto, così come è abbastanza campata in aria la sua affermazione secondo la quale l’Afghanistan sarebbe stato invaso per il petrolio e per il gas, dei quali invero il paese è decisamente privo.
Ma il trionfo arriva nel finale, quando Bernini riconosce che l’invasione dell’Iraq fu fondata sulla: “… fantasiosa scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelatasi ufficialmente un criminale pretesto”, invalidando quindi tutta la sua premessa, secondo la quale le amministrazioni degli Stati Uniti fanno attentati contro gli americani per motivare i cittadini e ottenere il loro consenso alle avventure militari. Invece lo spiega bene anche Bernini che non ce n’è mai stato bisogno, la storia insegna che sono sempre stati sufficienti pretesti o bugie molto meno impegnative e che non c’è ma stato alcun bisogno per i leader americani di rischiare di passare alla storia come il presidente che ha fatto strage dei suoi per accendere la macchina militare statunitense.
Sarebbero cretinate, se non fosse che questa ridicola e pomposa premessa è servita da introduzione per dichiararsi contrario a un intervento militare americano in Siria. A parte che Bernini è arrivato fuori tempo massimo anche per questo, c’è da chiedersi cosa lo abbia spinto a dare uno spettacolo del genere, se non una clamorosa incompetenza. Bernini si è travestito da “semplice cittadino” all’inizio del suo discorso, ma è un parlamentare italiano e quando delira dev’essere chiamato a renderne conto, com’è accaduto a Scilipoti e ad altri fantasiosi deliranti prima di lui. Paolo Bernini è, nella vulgata del M5S, un “nostro dipendente”, pagato dalla collettività in rappresentanza della collettività, e almeno nelle occasioni ufficiali sarebbe il caso che evitasse di farsi compatire lanciando accuse insostanziate ai governi di paesi alleati e, soprattutto, di diffondere le sue opinioni travestendole da fatti dimostrati. Non solo perché tanto non ci crede nessuno se la qualità è questa, ma anche per rispetto verso i suoi colleghi e i suoi elettori, che non meritano di essere esposti e accomunati al ridicolo, solo perché Bernini sente l’impellente bisogno di esibire le sue bislacche credenze.
Pubblicato in Giornalettismo
Giamfranco
11 settembre 2013
Da in idiota che affemo’ Che in ognuno Di noi gli americani ci hanno messo un chip per controllarci cosa si puo pretendere. Ma la cosa Che maggiormemte indigna e’ Che questo deficiente benga pagato dai soldi Di noi contribuenti.
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maico
11 settembre 2013
quello che è stato letto non sono parole provenienti da un immaginare personale…. la rete ne è piena di affermazioni di professionisti, ingegneri, architetti, fisici e piloti super esperti con 20 anni e più di voli, è stato spiegato seguendo le leggi fisiche e matematiche ….se poi un semplice blogger si reputa più esperto di tutte le centinai di professionisti sparsi per il mondo…allora significa che siamo difronte a un nuovo genio e non un semplice compositore di articoli che spalma sulla rete x guadagnarsi la pagnotta
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mazzetta
11 settembre 2013
salve, quello che è stato letto da Bernini sono le ipotesi che ho riportato e smentito, nulla di più, Bernini non ha citato studi o altro, ha solo detto che “lo sanno tutti” e gatto quegli esempi sbagliatissimi per dimostrarlo attraverso analogie inesistenti. Controlli pure.
quanto ai “super esperti”, c’è un post prima di questo che affronta la faccenda in maniera semplice e accessibile anche da chi ha dato retta al genere di baggianate che sembra condividere
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margaret lucova
12 settembre 2013
@maico la rete è piena di tutto e di più. ma questo non vuol dire che tutto sia oro colato. anzi. proprio perché c’è di tutto e di più che bisogna prendere ogni cosa con le pinze……a maggior ragione, se si tratta di parlamentari grillini (hehe) :-P
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givanni
12 settembre 2013
“Peccato che nel 1941 la Seconda Guerra Mondiale fosse cominciata da un pezzo ”
apprendo con stupore che gli USA fossero già in guerra prima di Pearl Harbor.
“che le portaerei giapponesi non abbiano attaccato Pearl Harbour su ordine degli americani.”
lo straw man è un artificio retorico imbarazzante per chi lo usa. NESSUNO ha mai sostenuto questo, i cosiddetti “complottisti” hanno sempre sostenuto, e oggi ci sono documenti che lo provano chiaramente, che Roosevelt sapeva benissimo che l’attacco giapponese ci sarebbe stato, e ha deliberatamente scelto di non informare nessuno alla base per avere il maggior massacro possibile da usare come casus belli.
QUanto all’operazione Northwoods, la si cita NON per dimostrare che gli USA hanno già fatto un altro 11/9, ma che l’avevano PROGETTATO, già 50 anni prima dellì’originale.
Se la polizia trova in casa tua il piano per rapinare una banca, non aspetta che entri in azione per considerarti un criminale…
“Kennedy aveva già tentato l’invasione di Cuba nel 1961,”
quella scorreggia della Baia dei Porci me la paragoni alla full scale invasion prevista dall’operazione Northwoods? Stai davvero battendo ogni record di ridicolo!
” l’invasione del Kuwait è solo un fastidioso dettaglio incoerente con la tesi ”
il fatt che Bernini sia un pirla che studia poco non cambia il fatto che se si fosse informato bene la balla tossica per vendersi la guerra l’avrebbe trovata anche lì, ovvero la testimonianza della presunta ostetrica (in realtà la figlia dell’ambasciatore del Q8 negli USA!) sui soldati di Saddam che avrebbero staccato centinaia di bambini dagli incubatori per farli morire.
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mazzetta
12 settembre 2013
e che ho scritto io di Pearl Harbor? “Peccato soprattutto che l’ipotesi non tenga conto del fatto che, qualora gli americani si fossero resi conto per tempo dell’attacco giapponese e avessero reagito per tempo, sarebbe stata guerra con il Giappone comunque.”
“che le portaerei giapponesi non abbiano attaccato Pearl Harbour su ordine degli americani.” è per sottolineare che non si trattava dell’ipotesi di un autoattentato, per il quale, correggimi se sbaglio, non c’è traccia nella storiografia americana, nonostante siano emersi errori e inganni ben peggiori nei secoli
Pearl Harbor era pur sempre un massiccio attacco a tradimento, no? Dici che non bastava coma casus belli? O che Roossevelt avrebbe potuto fermarlo telefonando a Hiroito?
l’operazione Northwoods è un piano (uno dei) della CIA che è stato -rifiutato- dall’amministrazione, l’invasione dell’Iraq avvenne con pressioni dell’amministrazione sulla CIA perché fornisse scuse plausibili, l’esatto contrario, quindi anche in questo caso l’esempio non dimostra nulla. E durante la crisi dei missili non si parlava certo di un’operazioncina come quella della baia dei porci
quanto al Kuwait, al netto della propaganda che come sappiamo è sempre abbondante, Desert Storm non è certo stata messa in piedi in seguito a notizie come quella che citi, l’invasione del Kuwait era inaccettabile per tutti a prescindere da qualsiasi altra considerazione
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Gianfranco Iannelli
12 settembre 2013
Non riesco a dare un giudizio sereno su quella specie di grillino che sta rubando lo stipendio .
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Cimpy
14 settembre 2013
Via, è evidente che non parlava di suo: era il chip che gli hanno impiantato i Mericani….
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Gianfranco Iannelli
15 settembre 2013
C’e’ un hacker che possa fare qualcosa per inibire il cervello?
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umarin
12 settembre 2013
Nell’insieme delle buffonate che dice, la cosa che però sottolineerei è che inizia il discorso precisando che parla a titolo personale, ma tutta quella sequela di sciocchezze si conclude con la difesa d’ufficio dell’Iran, come da linea politica (e personale) di Grillo. Se fossi un complottista vedrei un preciso disegno strategico basato sul mandare avanti degli squilibrati per inculcare nelle menti ecc. ecc.
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simone
12 settembre 2013
ma anche fosse vero. Ma come fai a dirlo in una sede istituzionale?
Ma che ti sei fumato? Puoi credere in quel che ti pare ma di certo non puoi usare il parlamento per promulgare le tue tesi! (Chiesa cattolica a parte, quella la amano tutti sembra)
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Daniele Adamo (@Daniele_Adamo)
15 settembre 2013
Ma avete mai provato a vedere docu-film tipo: fahrenheit 9/11, inside job, zeitgeist? Anche se il secondo è solo in inglese, non vuol dire che non possiate capirlo, è sottotitolato! E secondo voi quei film li produce Bernini? ahahaha ! Ma in tutto questo, siete davvero così ingenui da pensare che non conti l’opinione pubblica per mobilitare il morale ad una guerra? Perchè se cosi fosse, preferisco che nemmeno rispondiate.
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Compagno Z
15 settembre 2013
@ Daniele Adamo
io fahrenheit 9/11 l’ho visto e non conteneva tutta la fuffa complottista che Bernini ha cercato di spacciare in Parlamento per verità rivelate. Se poi fra le altre fonti del Bernini c’è Zeitgeist siamo a posto… ma oramai dopo 5 mesi di legislatura è più che evidente che la propensione dei pentastellati a prendere per buone patacche & fregnacce è endemica. Gli unici che non se ne sono accorti sono proprio gli elettori grullini, probabilmente troppo occupati a leggersi la nuova panzana pubblicata sul blogghe da Kim IL Bepi…
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mazzetta
15 settembre 2013
sì, ho visto zeitgeist, sì conosco l’inglese, sì è una cagata pazzesca
ho visto anche fahrenheit 9/11, ma di quello che ha detto Bernini dentro fahrenheit 9/11 non c’è niente
evidentemente oltre a non aver capito l’articolo, hai capito ancora meno guardando i due film
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deadwarhols
16 settembre 2013
concordo con umarin, Bernini è un povero squilibrato da mandare al TSO, tipico esempio del lerciume raccattato dal duo Casalgrullo
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stella
18 settembre 2013
wow che eleganza di parole!
ma siccome non dici nulla contro er boss der blog, ci mancherebbe altro che il buon Mazzetta si permetta di cancellare i tuoi insulti.
ma se qualcuno avesse scritto lo stesso commento riferito a tua madre o tuo padre, dimmi, come la prenderesti?
capisco che non sia da tutti nè l’eleganza nè l’educazione, però a volte, sforzandosi anche solo un poco poco, ci si riesce a migliorare
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Elegantone
18 settembre 2013
Spiegami, tu, grullino, ti lamenti per il il linguaggio aspro e gli insulti?
La merda che si rivolata al badile, dicevano un tempo nelle campagne qui vicine,,, Grillo ti va bene che usi il linguggio che usa, ma vieni qua a fare il fighetto e a lamentarti del linguaggio quando non hai argomenti?
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stella
30 settembre 2013
fare il fighetto?
detto dal compagnuccio radical-chic duro e puro e Iphone?
ma LOL !!!
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simone
20 settembre 2013
Quindi è vero hai un blog… ahahah.
Mettere un grillino per sputtanare tutto e far avallare la tesi di Bush e dei media è una mossa bassa… E’ come se ti citassi se dovessi parlare di massoneria, NESSUNO CI CREDEREBBE… ;-)
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