
Il quotidiano La Stampa da sempre è la prima rappresentante in Italia di uno smaccato filoamericanismo, ma da quando il baricentro di casa Fiat si è spostato verso gli Stati Uniti, l’atteggiamento ha assunto proporzioni ancora più imbarazzanti. Sul caso Snowden si sono esibiti diverse sue penne, ma nemmeno Riotta finora era riuscito ad arrivare dov’è giunto oggi Paolo Mastrolilli, corrispondente dagli Stati Uniti, che nello stesso articolo è riuscito a ipotizzare una “alleanza” che comprenderebbe Vladimir Putin, Xi Jinping, Julian Assange, Baltasar Garzón, Rafael Correa, i fratelli Castro e Nicolàs Maduro, tutti insieme appassionatamente per far dispetto a Obama.
Ma Mastrolilli fa anche qualcosa di più, e nel rimescolare realtà e fantasia arriva a definire “regime” il governo di Correa in Ecuador.
Approfittando di Twitter gli ho chiesto ragione di queste scelte curiose, in particolare e per farla breve da dove avesse tirato fuori i Castro, il “fantasma di Chavez incarnato ora da Maduro” e il regime.
Per i Castro ha spiegato che inizialmente Snowden aveva acquistato un biglietto per Cuba, ma è evidente che il depistaggio grazie al quale un discreto numero di giornalisti si è imbarcato per Cuba su un volo transcontinentale dell’Aeroflot sul quale non servivano alcolici (cosa che ha divertito molto la comunità globale dei cronisti), non implica nessuna complicità cubana, non c’è bisogno del consenso di Castro per comprare un biglietto per Cuba. Sul Venezuela invece non c’è stato modo di avere chiarimenti solo un accenno al fatto che sìera parlato di Venezuela come sua meta. Nessuna fonte vicina a Snowden o a Wikileaks ha però nominato il Venezuela e nemmeno il Venezuela si è fatto avanti, come peraltro Cuba, ad offrire asilo a Snowden, ma per Mastrolilli tanto è bastato per tirare in mezzo Maduro.
In compenso Mastrolilli si è speso di più per spiegare la frase: ” la contraddizione salta agli occhi, come del resto nel caso di Assange, che vive nell’ambasciata di un regime apertamente accusato di violare la libertà di stampa”.
Due sono gli argomenti che ha proposto, dicendo che secondo Treccani il termine regime è neutro e poi affermando che lo definisce regime perché non c’è libertà di stampa, affermazione per la validare la quale ha offerto link a Freedom House, che comunque parla di governo Correa e non usa il termine regime. Freedom House, che incidentalmente riceve la maggior parte dei fondi necessari alla sua sopravvivenza dal governo americano e che opera sotto la supervisione del Dipartimento di Stato. Matrolilli quindi dice che è un regime perché gli Stati Uniti dicono che non rispetta la libertà di stampa.
Queeii comunisti di Reporter Sans Frontieres, che pure sono conosciuti per aver tramato con gli statunitensi ai danni di Cuba, non sono dello stesso parere e nella loro mappa l’Ecuador ha lo stesso colore dell’Italia, nella sua mappa della libertà di stampa. Resta il fatto che Mastrolilli non usa abitualmente il termine regime nemmeno per indicare i gioverni totalitari dei paesi del Golfo o il governo turco, che è il campione mondiale d’incarcerazione di giornalisti, non usa la parola regime per quasi nessuno dei paesi nei quali di libertà di stampa non c’è traccia. Ma per l’Ecuador sì, perché “Per Treccani regime è parola neutra, lo distingue cosa fa e quello dell’Ecuador viola la libertà di stampa”. Un’evidente contraddizione, ma quando l’ho evidenziata m’ha risposto il silenzio.
Di più, se provate a mettere Correa+regime in un motore di ricerca, scoprirete subito che a condividere l’idea di Mastrolilli non troverete nessuna delle grandi testate internazionali, per quanto possano essere filoamericane. Nemmeno il Washington Post, che pure lo accusa di far parte di un fronte antidemocratico internazionale, usa il termine regime, lo accusa di aver vinto con un sacco di voti perché “colpevole” di aver speso in maniera “insostenibile” i guadagni del petrolio in programmi sociali, ma non parla di frodi elettorali e nemmano di regime, fino a prova contraria se un governo ottiene voti dai meno abbienti come premio per le sue scelte, si chiama democrazia.
Il gioco è quindi facilmente scoperto e non ci sono originali intuizioni a giustificarlo, c’è solo una partigianeria evidente e una cronaca talmente inquinata dall’ideologia, da risultare ingannevole per il lettore sprovveduto e irritante per qualsiasi lettore minimamente consapevole.
Al quale si vuole nascondere il vero scandalo, che è quello per il quale per portare a buon fine la sua denuncia senza rischiare la tortura o la pena di morte Snowden è dovuto fuggire dalla “terra dei liberi” e non ha potuto trovare sicuro rifugio in nessuna delle “grandi democrazie”, nonostante sia chiaro che ha pienamente diritto all’asilo, proprio perchè gli stessi Stati Uniti hanno ammesso di aver sottoposto a trattamenti inumani Bradley Manning. Ma l’unico riferimento ai rischi che attendono Snowden, se preso dai suoi compatrioti, è nella frase:
“Qualcuno potrà obiettare che non aveva alternative, però la contraddizione salta agli occhi, come del resto nel caso di Assange, che vive nell’ambasciata di un regime apertamente accusato di violare la libertà di stampa. “
Sfortunatamente per Mastrolilli è altro quello che salta agli occhi leggendo articoli impostati in maniera tanto originale, e non è solo l’impiego doloso e scorretto del termine regime o la sua fantasiosa ricostruzione di un’alleanza del male, che esiste solo nelle fantasie della peggiore e marginale propaganda statunitense.
presoallalettera
25 giugno 2013
Me li vedo proprio Mastrolilli e Riotta a protestare se l’Italia, in caso di arrivo di Snowden, lo impacchettasse e lo mandasse con spedizione espresso negli USA.
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pietro
25 giugno 2013
Hey, c’è tortura e tortura: una cosa è quando la fanno a noi o ai nostri amici, altra cosa è quando la fanno ai nemici dei nostri amici: in questo caso diventa molto più sopportabile.
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nessuno
25 giugno 2013
Che ridere :)
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nobusiarda
30 giugno 2013
Grande, l’hai asfaltato, è caduto nel silenzio
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a.p.
1 luglio 2013
Mm… sulle relazioni internazionali non ti vedo molto ferrato…quanto dice il giornalista può essere mal spiegato (appunto in quanto giornalista) ma sostanzialmente un “asse morbido” (nel senso di non ufficilizzato/formalizzato) tra paesi quali quelli dell'”asse del male” classico + Cina&Russia esiste, perlomeno in chiave controbilanciante o “negativa” nei confronti degli Stati Uniti…il che vuol dire che l’azione/scopo è condiviso, magari non i principi/valori per i cui i vari paesi agiscono… Se ti occupi di queste cose vedrai che tra questi paesi esiste una forte collaborazione tra servizi di intelligence, network clandestini di diffusione di know how e armamenti, collaborazioni varie. Un piccolo esempio: tu che vedo ti occupi di mostrare i deliri dell’estrema destra possibile che non abbia ancora notato come la disinformazione/controinformazione complottistica imperante sul web provenga dai gruppi rossobrunisti e come tali gruppi siano apertamente sponsorizzati dalle reti statali dei paesi di cui sopra (cerca rossobrunismo, aurora geopolitica, geopolitica rivista, alain de benoist, IRIB ecc). Secondo te chi finanzia siti e case editrici complottistico-rossobrune? Secondo te perchè Snowden ha rivelato quando faceva comodo ai cinesi (può essere stato inconsapevolmente usato al massimo), perchè tipi come Assange finiscono a lavorare per Russia Today (e a intervistare Nasrallah!) ? 1+1=2… Invece di fare gli antiamericanisti di professione orientiamoci verso il peggio e non contro il meno peggio. Saluti
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mazzetta
1 luglio 2013
guarda che iil fatto che Snowden sia costretto ad accetare l’aiuto di certi regimi non dimostra affatto l’esistenza di un impero del male, semmai che nessuna delle “grandi democrazie” è disponibile a prendere posizioni di principio per soddisfare il suo diritto all’asilo. per il resto i 4 sfigati rossobruni nostrani, solo una persona davvero in malafede o davvero fuori può arrivare a meterli sullo stesso piano di “Assange” dicendo che questi “lavora” per Russia RT. Anche perché la conseguenza di questo modo di ragionare malato sarebbe che nesun dissidente potrebbe mai accedere ai canali di conmunicazione di massa perché da un lato è bandito e dall’altro si espone alle accuse dei poveretti che l’accusano d’intelligenza con il nemico. Ah, le origini del complottismo sono saldamente a stelle e strisce, non li finanzia Putin e i nostri si limitano a copincollare o ad adattamenti in chiave locale, il complottismo esisteva ben prima di Putin
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a.p.
1 luglio 2013
Mm..no non ci siamo: -nessuno sostiene che esista un impero del male ma è del tutto comprensibile che in chiave controbilanciante si aiuti “il nemico del tuo nemico”; -i 4 sfigati non lo sono per niente (!) (antagonismo, fascismo e antisemitismo nel web spopolano) e la controinformazione checché tu ne dica proviene in modo particolare dai circoli rossobruni ed eurasiatisti (ti consiglio di documentarti su Aleksandr Gel’evič Dugin, nuovelle droit di Alain de Benoist, quarta ideologia eurasiatista, siti come Stato e Potenza, Aurora Geopolitica (guarda nei link e ti si aprirà un mondo di comprensione) o riviste come Geopolitica, isag ecc) (altra forte fonte di disinformazione made in Usa proviene dall’estrema destra (alexis jones ecc e dai libertari ma esula da questo post anche perchè di più difficile comprensione(tra l’altro se volessimo aprire altre parentesi i circoli libertari sono legati alquanto a circoli negazionisti antisemiti e Wayne Madsen appartiene a questi circoli (il terzo partito per cui ha detto di aver votato Snowden è sicuramente quello libertario)); -Assange ha attivamente lavorato con RT (dopo il casino) curando rubriche e spammando la propaganda anti-atlantica (ad esempio intervistando il leader di Hezbollah ma non solo). Il complottismo non deriva da Putin, che soffia sul nazionalismo interno e spara sugli Usa per obiettivi nazionali e per sottrarre spazio ai nazisti interni (parecchi e molto cattivi). Quei circoli che ho cercato di esporti (consiglio vivamente di navigare nei link dei siti complottisti e capirai a chi sono legati e/o finanziati (lo sai che IRIB (già fonte di panzane sul 9/11) sponsorizza apertamente InformareXresistere?), ad esempio di Aurora (il più completo), trust me please!) non sono legati direttamente alla dirigenza di Putin ma ne beneficiano e le gravitano attorno. Gli interessi di Putin non coincidono sempre con i loro, ma indubbiamente quei soggetti se ne avvantaggiano. Un quadro molto complesso, impossibile sviscerarlo qui e ora, ti chiedo solo di fare qualche collegamento e di avere più visione di insieme. Saluti
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Jan
27 luglio 2013
A.p , nel tuo commento dici di voler smascherare il complottismo , ma il tuo commento è complottista a livelli estremi . C’è del vero nella base ( come in tutti i complottisti) ovvero che Stato e Potenza e eurasiatisti e Irib siano collegati ( cosa talmente “segreta” che loro la spammano dapertutto nei loro siti ) ma a dire che tutti i complottisti/controinformatori siano pagati da Putin e dai Brics , pardon, ma ce ne vuole …. in tal caso pure Mazzetta lo sarebbe , visto che è stato accusato di essere antiamericano e filovenezuelano , russo ecc piùdi una volta …. eh quindi o anche Mazzetta sta tramando contro l’Occidente per farci diventare schiavi del 4 Reich eurasiatico e comunista e viene finanziato da Correa , Maduro e magari Putin oppure le cose sono un pò diverse , ovvero che i complottisti che riprendono teorie rossobrune lo fanno in maniera autonoma un pò perchè sono interessati ad esse e vogliono dare un’altra versione a quella occidentale ( anche se alla fine tra propaganda e propaganda chi ci perde è la verità) oppure sono confusi o sono stati presi da queste cose ( che poi per inciso I x Resistere se per questo ospita anche articoli di Mazzetta , di comunisti , anarchici , del Fatto , di Grillo e Ingroia ed è “finanziato” da Google tramite gli adsense ed inoltre ha il server in Francia , non è che Google sia dietro tutto questo ? ….. ) …. comunque può essere che dietro tutto ciò facendo 1 più 1 ci sono gli iraniani e pure gli ebrei ( quelli di Google sono ebrei , Chomsky è ebreo , Norman Finkelstein idem , insomma complotto ebraico contro Israele e gli USA ? ) . Protocolli dei savi di Tehran ?
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a.p.
27 luglio 2013
Strana la cosa perché stranamente sembri sapere bene di cosa parlo ma ti ostini a remarmi contro… Allora…facendo finta di non leggere dalla metà in poi per non offendere l’intelligenza di alcuno posso ricordarti come a) gli spammatori possono benissimo essere inconsapevoli di esserlo, anzi è proprio quello il fine di qualsiasi informazione di parte veicolata:fare si che faccia proseliti, spesso non ben consapevoli del fine o degli autori dei contenuti che riportano b) quanto scritto cerca di concentrare in poche righe un argomento che meriterebbe un tomo quindi va preso per quello che può dare in termini di aderenza con la realtà (purtroppo discutere di argomenti così complessi con queste modalità non è affatto efficiente). Nessuno ha detto che Putin sostiene questi gruppi anzi se ti informi vedrai che la gente del partito socialnazionalista russo o lo stesso Zirinovskij sono oppositori di Putin, che lotta contemporaneamente sul fronte nazionalista e comunista (entrambi ad un 10-15%(!)). Diverso è il dire che lo stesso Putin -soffia spesso sul fuoco del nazionalismo -si adopera a livello internazionale per fare in ogni modo da argine all’azione Usa -a livello di “sistema” i meccanismi e i soggetti di potere in Russia presentano forti carature anti-statunitensi, con annessi residui comunisti e nazionalisti che a livello personale (difficile dire quanto ne sappia o approvi Putin, RIPETO difficile se no mi si accusa di complottismo) fanno di tutto per generare disinformazione contro gli stati occidentali (vedi vari generali che accusano gli Usa per il meteorite caduto o politologi che spargono il panico sostenendo che gli Usa si stanno per disintegrare e cadere in guerra civile. Potrei andare avanti per ore a raccontare aneddoti (puoi cercarli su internet). Il risultato è che da lì arriva questo tipo di tendenze, nessuno sostiene dall’attuale presidenza del Cremlino. Per il resto quanto detto trova ampi riscontri. Solo chi non vuole vedere non trova legami tra i Paesi che io e te abbiamo legato e la controinformazione spesso populistica tanto in voga oggi (compreso signoraggio, bildeberg e quant’altro). Le fasce nazional-comuniste sembrano aver trovato sponsor o modelli in tanti stati, guardacaso tutti anti-statunitensi. Se vuoi non vedere sei libero di non farlo. Per quanto mi riguarda quanto detto è del tutto normale essendo io liberale ritengo che a livello di matrice sociale/socialista non vi è poi molta differenza tra il socialismo rosso e nero, che condividono non solo l’anti-capitalismo ma molti altri “valori”; era inevitabile che dopo la vittoria del liberalismo nella GF e la sua “globalizzazione” (con le pinze) il residuo di coagulasse in senso contro-bilanciante. Saluti PS: io consiglio vivamente la navigazione sui siti soprariportati e soprattutto la lettura dei commenti degli utenti, è molto illuminante su molte dinamiche e soprattutto molti collegamenti e, temo, sul prossimo futuro delle società occidentali).
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a.p.
27 luglio 2013
Fai inoltre dell’ironia sulla “segretezza” ma devi essere abbastanza scollegato dai media di massa soprattutto su internet altrimenti sapresti che tali siti “a cascata” inondano il web, che li beve senza etichette e citazioni. Quindi la massa legge contenuti senza sapere da dove arrivino. Non guardare solo alla fonte, vai a valle e vedrai quanto sono diffusi quei contenuti (conosco parecchi contatti FB che li rispammano, persino persone “liberali” che ignorano la loro provenienza e il loro scopo.
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mazzetta
27 luglio 2013
conosco perfettamente la merda che hai citato e la traccio fin dai suoi esordi
Non per niente periodicamente sono inondato dagli insulti di questi simpatii mattoccchi rossobruni.
http://www.fascinazione.info/2011/08/lattanzio-mazzetta-e-lultima-frontiera.html questo è solo un esempio educato delle attenzioni che mi ha rivolto Lattanzio, autore tempo fa anche di uno sbrocco molto più colorito
Però non c’è nessun complotto attorno a Snowden, questi sono i soliti 4 sfigati che da anni vivono di elemosine scroccando qualche viaggio pagato come osservatori alla elezione del Kazakistan e dintorni, che ovviamente contribuiscono a certificare free & fair, Snowden e Assange giocano un altro campionato, ricordo che Assange stava in Svezia “rifugiato” e non certo in Russia. Proprio quello che è successo a lui ha reso evidente a Snowden che le “democrazie” non erano un porto sicuro per uno come lui.
Spazio per altre considerazioni non ne vedo e non confonderei le cose con ipotesi ardite e indimostrate ;)
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a.p.
1 luglio 2013
Quarta teoria politica pardon non quarta ideologia. Aggiungo ai siti illuminanti Cpe eurasia, assurto perfino alla cronaca ufficiale http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/14/news/attivista_pro-siria-24987027/
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Jan
27 luglio 2013
Ap , quello che dici è molto interessante indubbiamente ma ripeto che in sostanza è un discorso abbastanza complottista quello che fai , nel senso che è molto difficile da provare ( se non impossibile) ed è una tua ipotesi in fin dei conti , basata su indizi un pò troppo vaghi ( per il metodo scientifico dico ) . Detto questo la tua è un’analisi lucida e molto interessante , scritta e spiegata molto bene ma che manca effettivamente di qualcosa .
Come credo saprai dalla fine della guerra fredda il mondo è diviso in due blocchi di potere : quello atlantista e quello russo/cinese . Alcuni stati come Siria e Israele ad es sono ( erano ) nel mezzo , in quanto se ben ricordi la Siria ( così come la Libia) era usata in funzione antislamista dagli USA (presidenza Bush) e Israele da sempre gode di buoni rapporti con USA , Russia e Cina ( mentre critici con i paesi cosiddetti emergenti come Venezuela e quelli africani ) . Come è stato nella vecchia guerra fredda , entrambe le parti finanziano chi va contro gli interessi del nemico ( es l’Unione Sovietica quando finanziava i gruppi di liberazione nazionale del Terzo Mondo , comunisti e rossobruni , e l’Occidente che finanziava il SudAfrica dell’apartheid e le dittature militari in Africa e Argentina , o ancora Ghedaffi che finanziò Mandela e i palestinesi e i vari gruppi anche in Italia neofascisti e pure marxistileninisti finanziati dalla CIA da una parte e altri dall’Unione Sovietica o dalla Cina ) … oggi credo che avvenga la stessa cosa , in modo più blando : ad es le “rivoluzioni colorate” finanziate dagli USA in funzione antirussa e in parte le primavere arabe ( meglio sarebbe dire la strumentalizzazione e manipolazione di esse ) sono un’esempio , poi a livello intellettuale diciamo ci possono essere strani gruppi pagati per fare disinformazione o difesa a propri di determinati stati da una parte e dall’altra , credo che Eurasia sia da considerare tra questi , anche se mi sembrano ben poco influenti e poi gridano a quattro venti di avere rapporti con i governi russi e cinesi e coreani ( dicono e in realtà si parla sempre di conferenze in cui invitano qualche ambasciatore e funzionario o dove intervistano qualche soldato tanto x dire ) e la loro strategia mi sembra molto fatta male sempre se c’è dietro qualcosa se non dei professori universitari e giornalisti o presunti tali che giocano a fare i burocrati scrivendo cose pseudosovietiche con un tocco di nostalgismo nazifascista magari per ricevere qualche finanziamento dagli stati che difendono a spada tratta .
Per quanto riguarda i complottisti è risaputo che ultimamente sta andando di moda la roba eurasiatista , e gli eurasiatisti tentano di sfruttare le teorie del complotto per le cose che gli fanno comodo ( di sè gli eurasiatisti odiano i complottisti in quanto il vecchio complottismo se la prendeva anche con loro ) …. per la verità il complottismo è molto cambiato da qualche anno : pensiamo all’introduzione del negazionismo dell’Olocausto ( un tempo completamente assente , anzi si parlava di un presunto nuovo Olocausto voluto dagli Illuminati , certo sionisti ma sopratutto antisemiti ) gli elogi alle dittature comuniste e nazionaliste solo perchè antiamericane , la nostalgia per l’URSS ( e pensare che l’Urss era considerata l’impero del male e parte del NWO un tempo ) l’elogio della Cina ( negli anni 90 considerata dai compolottisti come la nazione che il NWO faceva diventare prima economicamente per poi distruggere gli USA e instaurare una dittatura nazicomunista ) la passione per la geopolitica e molto altro … il vecchio complottismo era invece un fenomeno molto amerikano vecchia scuola , basato sul rifiuto degli USA imperialisti e delle ideologie del socialismo reale e affini ( bolscevismo , fascismo , socialdemocrazxia nazionalista ecc ) e sull’esaltazione dei valori considerati tipici degli USA , come la libertà . la pace , la disobbedienza civile ecc , era diciamo molto liberale/libertario/anarcoide con tendenze a volte liberali/iste ( “capitaliste” di libero mercato idealizzate ) e con ben poco o niente a che fare con ideologie socialisteggianti …..
Cmq alla fine questi sono discorsi molto complessi e vaghi visto che le cose possono anche non essere come sembrano …. Di questa complicata vicenda posso solo dire che il caso di Snowden sia emblematico di come gli USA ormai sono sempre più uno stato politicamente ( non socialmente o in sè ) sempre più totalitario che non ha nulla a che vedere con i vecchissimi USA liberali e liberi di un tempo , e di come questi blocchi di potere in fin dei conti non sono tanti diversi …
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