Featuring Francesco Maria Toscano per la Provincia di Reggio Calabria, Paolo Barnard, Il Grande Oriente d’Italia Democratico, Sergio Di Cori Modigliani e con la partecipazione straordinaria della MMT.
Quando hanno proposto alla mia attenzione “il carteggio“, come sarà definito di seguito, sapevo che immergermi in questa vicenda avrebbe significato un bagno nel prolisso, ma una veloce scorsa ai protagonisti della vicenda mi ha convinto ad affrontare l’impresa.
Il carteggio a sua volta è integrato da altri testi pesantini, ma il sacrificio ha pagato e dalle infinite righe che sta partorendo questo confronto tracimato in rete, ho potuto trarre diverse informazioni e alcuni passaggi davvero illuminanti sulla qualità di un discreto gruppo di salvatori della patria, alcuni dei quali amano presentarsi come rivoluzionari al “popolo della rete” e in particolare alla sottospecie più boccalona di questa mistica identità, troppo spesso invocata a vanvera.
Oggetto della tenzone è un convegno da organizzare in Calabria allo scopo di diffondere la Modern Money Theory (MMT), di cui l’indiscusso alfiere in Italia è il focoso e irascibile Paolo Barnard. A lui si rivolge Francesco Maria Toscano, che è consigliere politico-culturale di Giuseppe Raffa Presidente della Provincia di Reggio Calabria e con il patrocinio di questa e di altre istituzioni calabresi chiede a Barnard di presenziare all’iniziativa e d’invitare gli economisti americani che propagandano la teoria. Toscano dice di aver seguito proprio il convegno organizzato da Barnard a Rimini e di esserne rimasto così impressionato da voler portare questa rivoluzione anche in Calabria. Bisogna dire che Francesco Maria Toscano ci ha messo tutta la sua buona volontà e che si è rivelato latore di una proposta concreta, capace di vincere l’iniziale scontrosità di Barnard, invero brutale.
Si legge infatti nel “carteggio” pubblicato da Toscano un Barnard molto poco diplomatico e a tratti sgradevole:
“Il problema, ripeto, è che per spostare i nostri economisti ci vuole un’organizzazione enorme e ben finanziata. Rimini, dove i 5 non hanno chiesto parcella, è costato 60 mila euro. Da ora in poi però se coinvolte sono le istituzioni chiederanno parcella, giustamente. Quindi aggiungi un 15.000 euro a relatore (sembra tanto, ma rispetto alla ricchezza che la MMT può darvi è zero).”
Toni abbastanza netti e uno stile comunicativo fin troppo asciutto ad accompagnare una richiesta economica non indifferente, tanto più che Barnard sta vendendo una teoria che presenta come la panacea di tutti i mali con toni da imbonitore da televendita, che reitera anche in seguito:
“Loro hanno lavorato una vita per la MMT che salva vite e nazioni, credo che abbiano già dato abbastanza. Devono anch fare volontariato? Lo fanno, ma non per le istituzioni, e questo è ovvio. L’hanno fatto per me perché sapevano che eravamo gente comune che si auto tassava. L’evento sarebbe autorevole per i contenuti, non perché è gratis, per gli stessi motivi di cui sopra. Non so se ti rendi conto che si chiede a una Regione di investire cifre ridicole per avere in mano un’economia da migliaia di miliardi”.
Francesco Maria Toscano si adopera e alla fine accontenta Barnard sul piano delle richieste di un impegno formale e anche sul fronte del cachet, che viene fissato e accettato anche da Barnard in 5.000 euro a testa. Ma poi succede qualcosa, Toscano denuncia che Barnard lo avrebbe scavalcato tempestando di telefonate le istituzioni calabresi, telefonate nelle quali avrebbe espresso il desiderio di eliminare Toscano dall’organizzazione dell’evento e di trattare senza intermediari. Nelle more di scambi epistolari sempre più tesi Barnard alla fine sgancia il testo una mail in inglese, che attribuisce a uno degli economisti, nella quale si dice che i profeti della MMT mai e poi mai possono mescolarsi con personaggi come Scopelliti, a capo della Regione Calabria che partecipa al patrocinio.
La storia finisce con i calabresi che organizzano la manifestazione per conto loro e i profeti americani che parteciperanno, presumibilmente contenti del cachet e fregandosene di Scopelliti e con Barnard che mantiene il gran rifiuto all’ultimo minuto, maturato quando ha capito chi fosse il presidente della Regione Calabria. Riflessi abbastanza lenti per una persona che da anni ormai si batte contro il terribile potere che tutto controlla e che tutto rovina. Proprio come succede a tanti, che ipnotizzati dalla “scoperta” d’incredibili complotti o della pietra filosofale, alla fine si fanno passare sotto il naso la spaventosa corruzione di questo paese e persino l’esistenza delle mafie. Lento ma inesorabile, Barnard infatti non sembra aver gradito lo sgarbo e ha lanciato la scomunica:
“Ho licenziato dalla lista dei relatori, e da future collaborazioni con me in Italia, Stephanie Kelton, Marshall Auerback e James Galbraith, per gravi violazioni di ordine deontologico ed etico. Costoro, assieme agli altri MMT Bill Black e Pavlina Tcherneva, hanno accettato di offrire il prestigio accademico della MMT al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti (e ad alcuni suoi faccendieri diffamatori e amici di massoni in seconda). Scopelliti è un politico pluri inquisito, gravato da una condanna in primo grado, e da altri seri problemi giudiziari, come ampiamente riportato dagli atti e dalla cronaca, che io colpevolmente ignoravo o sottovalutavo.”
Nella vicenda è rimasto impigliato anche un altro sedicente teorico rivoluzionario, noto più per la produzione di bufale che per la precisione delle analisi, Sergio Di Cori Modigliani, di recente onorato dalla pubblicazione di una delle sue opere di fantasia sul blog di Beppe Grillo. Operazione che ha avuto un certo successo, anche se non come l’ormai mitico post sui successi e i provvedimenti del governo Hollande, totalmente inventati dalla sua fantasia e causa di disgrazia per Leonardo Coen, che dopo aver plagiato la bufalaccia si è rivoltato per giorni nel tentativo di venirne fuori meno che malissimo e non c’è riuscito. Agli appassionati del genere consiglio i commenti ai due post, e non per godere della sofferenza dei due poverelli, ma per comprendere l’estensione e le dinamiche che animano il variegato fronte di quanti propongono l’uscita dall’euro come feticcio risolutivo di una crisi che accolgono, ciascuno per i motivi suoi, come un’occasione per proporsi personalmente come salvatori della patria o come un utile capro espiatorio per una storia recente che li ha visti tra le fila dei protagonisti di politiche fallimentari a prescindere dall’euro.
SDCM viene infatti colto in evidente contraddizione, prima ad esprimere grande apprezzamento per Francesco Maria Toscano a margine di un post nel quale critica duramente Il comportamento di Barnard e poi a distanza di giorni a vergare un post intitolato: “Paolo Barnard e la grande lezione che viene dalla Calabria. Per tutti noi“, nel quale atteggiandosi a puro e dure esprime tutta la sua solidarietà al gran rifiuto appena pubblicato da Barnard, esemplare a suo dire nell’aver denunciato lo scandalo della partecipazione all’iniziativa di gente con la quale non prenderebbe neppure un caffè.
A rampognare SDCM è nientemeno che il sito del Grande Oriente d’Italia Democratico, che da quello che si capisce è un sito gestito da un massone molto attivo e propositivo di spiccate tendenze progressiste, tanto che ai confratelli propone la costruzione di un ospedale massonico e di un’università massonica (per cominciare) insieme a una montagna di modifiche alle regole dell’associazione. Quelli/0 (?) di GOD in teoria vorrebbero riportare la pace tra i contendenti in nome della MMT , osteggiata da altri massoni più quotati, tanto che vergano anche un appello:
“Appello di Grande Oriente Democratico a Paolo Barnard, ai componenti di “Democrazia MMT”, ai simpatizzanti MMT di tutte le latitudini, a tutti i neo-keynesiani italiani, affinché mettano da parte egotismi e narcisismi e lavorino per un Fronte Comune pluralistico, diversificato e articolato quanto si vuole, ma tuttavia unito nel presentare un’Alternativa ideologica e culturale alla Teologia Neoliberista imperante”
In pratica c’è da credere che la polemica si trascinerà a lungo e probabilmente ci saranno altre repliche e altre cadute di gusto, devono ancora arrivare quelli che giustamente sindacheranno l’utilità di spendere decine di migliaia di euro in un convegno nel quale alcuni economisti americani propineranno allo scelto pubblico calabrese una discreta dose di fuffa, tra le più cristalline, come quella delle teorie economiche che promettono di risolvere i mali del mondo, ricchi doni e cotillon. In questo caso poi esercitando la “sovranità monetaria” (sic) e praticando una specie di para -keynesismo di ritorno, che alla preservazione della spesa pubblica accompagna l’uso della leva monetaria a seconda del bisogno e la drastica riduzione delle tasse. Motivo per il quale la MMT è vista con favore anche da parecchi degli orfani del liberismo ad oltranza, che si è schiantato malamente e lo hanno visto tutti.
Credere che la MMT o qualsiasi ricetta per l’economia si possa rivelare auto-sufficientemente salvifica è una chiara ingenuità, pensare che la sovranità monetaria sia qualcosa di diverso da un feticcio dietro al quale si nascondono governanti falliti e il nazionalismo delle destre estreme è ancora più imperdonabile e pericoloso, anche se tutta questa vicenda si srotola più all’insegna della seduzione del credente, l’unica tipologia umana alla quale si possano rivolgere messaggi di questo tenore senza rischiare di essere sommersi dalle pernacchie. Sarà per questo che molte di quest ingenuità finiscono per essere abbracciate in misura diversa anche dal M5S e da un Beppe Grillo che non ha mai avuto paura di cavalcare qualche strillo popolare quanto infondato. Eppure questo nuovo culto ha persino degli evangelizzatori volontari, persone preoccupate di diffondere il verbo, tanto sono convinte della sua importanza.
Quello che stupisce sempre è che personaggi del genere abbiano un seguito convinto e che parecchie delle loro peggiori trovate raccolgano l’entusiasmo di fin troppe persone, che finiscono così col distrarre lo sguardo dalla pur evidente eversione dell’economia capitalista da parte delle élite, che dopo aver applicato il turbo al liberismo hanno scavato un baratro mai visto tra la classe dominante e quella dominata. Un baratro che non si colmerà certo con le fantasie o regalando soldi pubblici o frutto di collette ai Re Magi americani, e nemmeno rincorrendo sedicenti rivoluzionari attendibili come Wanna Marchi o economisti dai cachet inutilmente esosi.
Pubblicato in Giornalettismo
keteremillpario
18 ottobre 2012
Come ti ho scritto nel MP di Facebook, sono dispiaciuto in generale per Barnard.
Ho sempre provato molto rispetto perché il suo stile è schietto e senza fronzoli, ma anche per le critiche che ha fatto, e che trovo ancora autentiche e genuine. Solo che noto anch’io come progressivamente stia andando verso una estremizzazione, forse, del suo pensiero. Sopratutto da quanto ha abbracciato le teorie della MMT.
Resta il fatto che “nonna ti spiego io la crisi economica” è qualcosa di vincente dal piano di vista comunicativo, ed è il motivo per cui raccolgono volontari, perché cercano di spiegare le cose terra a terra.
Un peccato. In Barnard io ho sempre visto un cultore della parresia greca, in confronto con la tendenza occidentale della retorica che ti nasconde le cose e manipola i discorsi.
Ok, me la smetto :D
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Virgendelpilar
18 ottobre 2012
In tutti i momenti difficili della vita di una nazione emergono i Paolo Barnard. Nei libri su questi periodi gli storici dedicano sembre un capitolo alle mezze calzette che emergono da un anonimato inglorioso e miracolosamente riescono a vendere la loro mercanzia agli strati più vulnerabili della popolazione.
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adamant
18 ottobre 2012
Barnard nega pervicacemente il peso di quelle che lui chiama “mafie regionali” nel mancato sviluppo economico,culturale,sociale e della crisi politica italiana.
Attacca regolarmente Saviano perchè a suo dire distrae l’attenzione della gente dai veri problemi.
Ha più volte manifestato insofferenza verso gli operai rei di perdere tempo con le rivendicazioni sindacali.
Corteggia prevalentemente i piccoli imprenditori e fa appello al patriottismo di questi ultimi.
Attaccava Travaglio perchè andava da Santoro e adesso lui (Barnard) è spesso ospite di Paragone (che ne frattempo si è dato ad una sorta di restyling della propria immagine di giornalista di centro-destra).
Insulta in maniera indiscriminata chi non pende dalle sue labbra (arrivando a screditare pubblicamente e vigliaccamente persone comuni che lo hanno sostenuto,forte della sua popolarità e del fatto che la sua versione viene fideisticamente accettata dai suoi accoliti,quest’ultimi all’occorrenza fustigati e presi a male parole).
In conclusione,tutte le considerazioni sopra riportate rendono il suo impegno per la MMT alquanto sospetto,come se il sostegno alla MMT possa essere dato a prescindere da quale forza politica ne abbraccerà le tesi (Barnard ha provato anche a flirtare con Maroni in TV,alla trasmissione L’Ultima Parola:pazienza se la Lega è la Lega,l’importante è la MMT !?).
Ah! Dimenticavo. In compenso sostiene che l’evasione fiscale non è un male,anzi,è un fenomeno positivo (altra carezza verso un certo tipo di imprenditori),la corruzione dei “ladri di polli” incide marginalmente sullo status democratico e sullo sviluppo di un paese e ripeto:guai a parlare di mafia!
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Francesco CH
19 ottobre 2012
Sono d’accordo con il 100% delle cose che Barnard ha detto.
Saviano è uno strumento del sistema finalizzato a distrarre dalla vera mafia, che quella finanziaria.Leggetevi il suo articolo sul New York Times (igiornale ufficiale della mafia finanziaria newyorkese di Wall Street) dove afferma che “il problema della Grecia è la mafia” per farvi due risate. Travaglio è la stessa cosa: serve cioè per distrarre l’opinione pubblica su fenomeni trascurabili (NON FINANZIARI!) andando dietro ai ladri di polli.
NON E’ VERO CHE BARNARD HA MOSTRATO INSOFFERENZE VERSO GLI OPERAI, questa è pura propaganda anche abbastanza disgustosa. E’ vero che L’UNICO SISTEMA PER RISTRIBUIRE LA RICCHEZZA E’ IMMETTERE MONETA FRESCA NEL SISTEMA, ed è di conseguenza ciò che gli operai dovrebbero chiedere. L’evasione fiscale è, in termini macroeconomici, UNA ESPANSIONE INFORMALE DELLA SPESA DELLO STATO. E l’idea dell’evasione fiscale come fonte di tutti i mali, e di conseguenza il SENSO DI COLPA che questo governo – con la complicità dei media – cerca di inculcare nei confronti dell’evasione, E’ UNO DEI FENOMENI PIU’ MICIDIALI E INFONDATI DELLA STORIA. E, se notate, nasce con l’euro. Questo è un punto molto importante, perché su questa cosa stiamo assistendo a un vero e proprio lavaggio del cervello perpetrato nei confronti della cittadinanza, paragonabile – forse – solamente all’atavico senso di colpa puritano sul sesso. Lo Stato deve controllare l’evasione nel senso che, quando l’evasione aumenta, allora si tratta di UN SINTOMO CHE LO STATO STA SPENDENDO TROPPO POCO e quindi serve allo Stato per regolarsi di conseguenza. Per uscire da questa situazione di crisi economica bisogna anzitutto USCIRE DALL’EURO E RIPRISTINARE LA SOVRANITA’ MONETARIA, e poi usare lo strumento della FINANZA FUNZIONALE per garantire il massimo livello occupazionale e produttivo della nostra nazione. Per conseguire questo risultato è NECESSARIO che operai e piccoli e medi imprenditori si UNISCANO IN QUESTA BATTAGLIA PER IL CONSEGUIMENTO DELLA PIENA OCCUPAZIONE, anche con l’introduzione del concetto di DATORE DI LAVORO DI ULTIMA ISTANZA e di GARANZIA OCCUPAZIONALE.
Faccio un plauso a Claudio Messora, ossia Byoblu, che con il suo sito sta facendo una opera informativa eccezionale, e difatti ha appena pubblicato questa tabella:
http://www.byoblu.com/post/2012/10/18/Un-fiore-sulla-mia-tomba.aspx
nella quale vengono paragonati i “COSTI DELLA POLITICA” con i costi del “CE LO CHIEDE L’EUROPA” e si vede chiaramente quello che ho sostenuto qui sopra: i costi della politica cioè, incluse tutte le ruberie, sono una frazione infinitesimale dei costi del “CE LO CHIEDE L’EUROPA” sicché i vari Travaglio, Santoro, Saviano etc altro non fanno che prendere per i fondelli il cittadino cercandolo di distrarlo dalle VERE MAFIE e dai VERI LATROCINI per indirizzarlo alla caccia all’untore nei confronti dei ladri di polli. Se questa gente, cioè i vari Travaglio, Santoro, Saviano, avessero dedicato UN DECIMO DELLE ENERGIE DA LORO DEDICATE AI LADRI DI POLLI al contrasto di questa MAFIA FINANZIARIA INCLUSO IL “CE LO CHIEDE L’EUROPA” adesso milioni di cittadini sarebbero molto più consapevoli delle reali motivazioni di questa crisi economica COSTRUITA AD ARTE PER FREGARE I POPOLI EUROPEI. Invece non ne parlano. Nel migliore dei casi si può parlare di OMISSIONE DI SOCCORSO, nel peggiore la si può definire CONNIVENZA CON LA VERA MAFIA.
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Virgendelpilar
19 ottobre 2012
Già Byoblu! Byoblu!!!
un serio appunto a Mazzetta, che pur parlando tanto dei cazzari del web ancora non si è occupato di Byoblu.
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Francesco CH
19 ottobre 2012
E’ difficile dare del cazzaro a Byoblu visto che fa interviste. Al massimo puoi accusare gli intervistati di essere dei cazzari, ma non è molto facile viso che Byoblu sceglie molto bene chi intervistare.
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adamant
19 ottobre 2012
l’insofferenza di Barnard verso gli operai la si nota dai suoi stessi interventi e atteggiamenti che lui non manca di spiegare,ma è cmq chiaramente ravvisabile:
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=230
Per carità è in buona compagnia,in Italia gli operai rispetto ai piccoli imprenditori non è che abbiano tutto questo appeal presso l’opinione pubblica.
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adamant
19 ottobre 2012
Io non faccio propaganda per nessuno.
Mi limito a leggere.
E Barnard ha scritto di suo pugno che
“gli operai sono dei polli” http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=230
la CGIL un branco di “deficienti e venduti”
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=373
Saviano peggio della Camorra
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=426
ai tempi della lira sovrana l’evasione fiscale era una ricchezza (quindi si faceva bene ad evadere e oggi non bisognerebbe pagare le tasse)
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=392
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=374
il mitico appello a Silvio
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=257
e il flirt con Maroni e la Lega
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Giuseppe
10 dicembre 2012
Tu sei solo un falsario che prende i titoli e li sbatte all’interno di un contesto atto a provare le proprie tesi perchè sa benissimo che poci andranno a leggere e vedranno che quello che dice B. è l’esatto opposto di quello che tu sostieni.
Citi i sindacati ma non citi Mariaca Terracciano la sindacalista ospedaliera morta per portare avanti le istanze dei lavoratori del suo comparto sanitario di cui B. è stato l’unico a parlarne a livello nazionale, B. nei video da addosso ai sindacalisti per la loro ignoranza mentre per te è normale vedere una camusso che se la ride con monti vero?!?
Sei questo una persona piccola altro non c’è da aggiungere.
Ti auguro di non trovarti mai a dover scegliere tra cibo e medicine.
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davide
25 ottobre 2012
ma veramente credi che immettere moneta permetta di distribuire ricchezza? C’è ancora gente che ci crede? Qui mi sa che l’allocco sei tu… Il denaro è creato dalla banca d’italia che lo PRESTA allo stato in cambio di titoli del tesoro (fondamentalmente cambiali visto che sono strumenti di debito) con l’aggiunta di un interesse. Qual’è il problema? Che poiché tutto il denaro in circolazione proviene dalla banca d’italia non esiste il denaro necessario per l’interesse (se io posseggo una cosa unica al mondo di valore 10 e te la presto dicendoti che la rivoglio con l’aggiunta di una percentuale della stessa cosa che ti ho prestato creo un paradosso, perché quella cosa è unica, quindi non può esserci una percentuale in più=l’interesse). Come risolvere il problema secondo gli economisti? Chiedendo altro denaro in prestito alla banca d’italia da usare per l’interesse del vecchio prestito, ovvero immettendo nuova moneta. Qual’è il problema in tutto ciò? Intanto il fatto che aumentando il debito dovuto agli interessi legati alla creazione di moneta si genera il tanto discusso debito pubblico (pubblico perché ad averlo è lo stato). Inoltre aumentando la quantità di moneta in circolazione ciò che darà valore alla nuova moneta è la moneta già esistente (mi spiego meglio: immaginate l’insieme costituito dalla moneta in circolazione come un bicchiere pieno d’acqua (dove l’acqua è il valore complessivo della moneta in circolazione), se aggiungo un altro bicchiere mettendolo in comunicazione con il precedente (cioè aggiungo nuova moneta a ciò che già è in circolo), l’acqua va a riempire anche il nuovo bicchiere diminuendo d’altezza (cioè il valore complessivo si distribuisce fra più moneta, e quindi una singola moneta ha meno valore)), bene, questo passaggio altro non è che l’inflazione, ed il risultato, ovvero il fatto che una banconota abbia meno valore perché il valore complessivo è distribuito fra più banconote, si chiama appunto svalutazione della moneta… Difatti dalla creazione dell’euro nel 2002 ad oggi c’è stata una svalutazione del 50%, ovvero 1€ nel 2012 = 2€ nel 2002. Per questo dico che immettere nuova moneta non crea in alcun modo ricchezza, anzi la fa diminuire, perché se nel corso degli ultimi 10 anni il mio stipendio è rimasto uguale, il mio potere d’acquisto è diminuito, perché il valore del denaro è diminuito… Forse non sono stato abbastanza chiaro a parole, ma invito chiunque legga queste righe a cercare su youtube “genius seculi” e a vedere il video in questione, dove vengono spiegati anche altri meccanismi quali quelli del sistema a riserva frazionaria dei depositi bancari e la questione lavorativa in quest’ottica…
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Domenico
18 novembre 2012
Interessante la tesi, le argomentazioni e la pacatezza delle esternazioni espresse nel loro complesso…ma come si può fare per interagire direttamemte, ovvero per comunicare o mandare un messaggio alla persona verso la quale si avvertono sentimenti di condivisione, apprezzamento o vicinaanza?
Saluti,
DV
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icittadiniprimaditutto
18 ottobre 2012
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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kowapaolo
18 ottobre 2012
Reblogged this on kowapaolo and commented:
E poi boh… i paladini della MMT si comportano come fossero un film di Totò.
Ma i film di Totò sono più seri.
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Giuseppe
10 dicembre 2012
Tu invece ti comporti come lo schiavo che difende il padrone anche se questi lo frusta.
Gli schiavi di un tempo rano più seri ogni tanto si ribellavano.
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adamant
19 ottobre 2012
ma l’inserimento di link non funziona ?
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mazzetta
19 ottobre 2012
no, è solo l’antispam che blocca quando ce n’è più d’uno ;)
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Serpente
19 ottobre 2012
Dice Barnard:
A voi che avete compreso… dico queste due cose.
A voi che avete compreso che bisogna metterci nome e cognome, nel nome di Mariarca Terracciano
A voi che avete compreso che il mostro dell’Eurozona si combatte solo mettendoci la faccia, tanto studio, e la presenza a Rimini e a Cagliari
A voi che avete compreso che questi due eventi sono gli unici in tutta Italia dove veramente le persone conquisteranno il sapere per salvare il proprio destino
A voi che avete compreso che un Paese dove le platee urlano a Celentano “basta! canta!” dopo due parole di un economista sulla crisi, è un Paese di servi designati che non meritano diritti
A voi che avete compreso che ciò che facciamo lo facciamo per noi stessi singolarmente, senza speranza di essere compresi né seguiti
A voi che avete compreso che io sono pulito, non mento, non rubo, non favorisco me stesso, non compio ingiustizie
A voi che avete compreso che ho licenziato una manica di collaboratori isterici e di livello troppo basso per questo tipo di lotta, che ora mi stanno accoltellando alle spalle con conati di bugie su bugie; che ho licenziato un gruppo di economisti che si sono venduti a una politica screditata e indegna per un piatto di lenticchie, screditando quindi tutta la MMT in Italia
A voi che avete compreso che la rete è diventata un verminaio di ragazzini avvelenati, di sedentari pretenziosi, di uomini e donne col mouse al posto degli attributi e col mouse come arma da vigliacchi schermati dal pc, di frustrati che godono a infangare e diffamare perché si sentono nulla, ed è vero, e di milioni di cittadini inutili a qualsiasi cosa che assomigli a una lotta civica
A voi che avete compreso che Warren Mosler, il padre della MMT con 40 anni a Wall Street, è oggi uno degli economisti più umani, più empatici per le sofferenze sociali che vi abbia mai parlato, colui che scrive “la disoccupazione è un crimine contro l’umanità” (lo ha mai scritto la CGIL? lo sancisce l’ONU?), e che commentando Mario Draghi si chiede “Cosa ci vorrà per fermare questa distruzione globale auto inflitta?… troppo spesso il cambiamento vene dal versamento di sangue nelle strade”.
A voi che avete compreso che Alain Parguez, un’anima percorsa da Danton, Marx ed Emile Zola, i cui occhi vedono quello che noi non sappiamo vedere in questa tragedia che si chiama Unione Europea, vibra oggi nella convinzione che l’Italia sia la culla di un popolo che sta capendo come lottare, e questo ci dà uno strazio infinito, perché Alain qui è invece cieco e sarà dagli italiani così tragicamente deluso
A voi che avete compreso che a Rimini e a Cagliari saremo veramente pochi, soli, senza sbocchi, con in mano l’antidoto contro il veleno mortale del Serpente, ma a guardarci negli occhi, perché nessuno in Italia lo vorrà
A voi tutti io dico due cose:
Ci vediamo là. E veramente grazie di quello che avete fatto contro logica, contro egoismo, contro i vili, contro il Serpente.
PB
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gengiss
23 ottobre 2012
Per una critica teorica della MMT, che prescinde dai soggetti che la propagandano, si può vedere per es. Cesaratto (che certo non è un economista liberista):
http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2012/07/critiche-allmmt-tradotte-in-italiano.html
http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2012/09/la-polemica-sullmmt-traduzione-italiana.html
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Giuseppe
10 dicembre 2012
CesaRATTO
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sara
25 ottobre 2012
salve, volevo rispondere all’autore su due cosette:
1) concordo con lei che solo gli ingenui possono credere che ogni problema risulti risolvibile soltanto data la disponibilità di uno strumento finanziario (perchè è questo che la MMT è, uno strumento, e come un bisturi può squartare quanto salvare la vita), ciononostante è uno strumento che messo in mani capaci ha prodotto risultati prodigiosi (vedi argentina), e che comunque non va considerato come stramba novità tecnicistica ma come una fra le varie proposte di economie sociali di stampo keynesiano, abilmente condotte nell’ombra dai media e illegali dall’Europa;
2) circa la sovranità, essa è la chiave per poter compiere ogni passo, e sebbene venga sbandierata tra gli altri dalla gente, sì pericolosa e pazza, delle destre nere, (governanti falliti in verità a proposito non me ne vengono in mente), non vuol dire che non vi siano ottimi, anzi essenziali, motivi per richiederla. Per il semplice fatto che la democrazia (etimologicamente “governo del popolo”), anche nella sua forma rappresentativa in questo momento non esiste più. Spero di non doverle spiegare i passaggi, il che chiederebbe molte più battute, e d’altro canto (anche se senza motivo) mi viene da fidarmi, se non della sua preprazione, della sua intelligenza. Comunque, qui i nazionalismi qui non c’entrano: un’Europa federale, la cui Bc spende per tutti, e il cui parlamento promulga leggi per tutti, andrebbe benissimo. Così non è, e questo, collegato alla crisi, è l’ordine del giorno.
3) circa l’ingeneroso passaggio sul fatto che “l’unica tipologia umana a cui si possono rivolgere simili messaggi senza pernacchie sono credenti sedotti”, che dire. Abbiamo studiato, ci siamo confrontati fra noi e abbiamo confrontato le fonti a disposizione, soprattutto cercando, proprio come suggeriva B. (insegnamento, tra l’altro, poi da lui tradito) di considerare ognuna di esse solo come una “più o meno affidabile e autorevole sorgente di informazioni da vagliare con senso critico”. Tanto che la critica ha finito per investire lui, il nostro agire, e in questo momento colpisce lei.
Tanti saluti,
sara
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mazzetta
25 ottobre 2012
1) “ciononostante è uno strumento che messo in mani capaci ha prodotto risultati prodigiosi (vedi argentina)”
Dubito che questa conclusione possa essere frutto di “Abbiamo studiato, ci siamo confrontati fra noi e abbiamo confrontato le fonti a disposizione”, non c’è niente di prodigioso nella ripresa Argentina.Se poi è “una fra le varie proposte di economie sociali di stampo keynesiano” ci si può scordare che sia uno strumento prodigioso, è solo una variante a una notissima teoria oggetto d’adorazione e di un vasto spargimento di superlativi a caso
2) Quasi tutti i paesi del mondo hanno la sovranità monetaria e non se ne fanno molto, l’italia ce l’aveva sulla lira ora, in quanto parte della UE e dell’unione monetaria ce l’ha sull’euro, se ragioniamo da europei e non da nostaglici della liretta o peggio. In ogni caso il popolo non ha mai deciso sulla moneta, meglio rendersene conto prima d’idealizzare le fantasie
3) il messaggio non è per niente ingeneroso, merita anche di peggio chi segue questo genere di pubblicità da venditori di padelle (che almeno sono più onesti e non vendono aria fritta) o di rimedi miracolosi
la verità è che la MMT è una fantasia indimostrata che s’appoggia su slogan populisti e che le ricette economiche perfette e risolutive non esistono, se non nella borsa di ciarlatani che tirano a venderle a chi si sente smarrito perché incapace di afferrare una complessità che lo disorienta e depista, puntando il dito sul feticcio della sovranità monetaria invece che sulla redistribuzione equa ed efficiente delle ricchezze e su (almeno) un sistema di regole che funzioni da barriera contro gli abusi della finanza
perché con la sovranità monetaria non ci fai un piffero, ci puoi solo stampare moneta, non certo costruire una società più giusta o impedire che la maggior parte di quella moneta finisca nelle tasche di pochi
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sara
27 ottobre 2012
allora il discorso è pr a monte: non si è capita la questione!
le ricchezze non sono date una volta per tutte, “equa ridistribuzione” è una bella parola che tradisce comunque un assorbimento passivo di dottrine utili ad altri.
Il senso è: nel momento in cui disponi della moneta sovrana (cioè: di monopolio dello stato, floting sui mercati e non legata a standard tipo quello aureo – e quindi no che non ce l’abbiamo ora in Europa), nessuno proibisce di non avere un gestione delle finanze del tipo famiglia (spendi tanto quanto tassi), ma di spendere a deficit, e con quei soldi creare beni e servizi e permettere a tutti di lavorare: le persone rientrerebbero perciò nel tessuto dei consumi e si implementerebbe la domanda aggregata, il che fa sì che anche il settore privato ne tragga vantaggio (la gente compra, l’azianda cresce, non si ha paura di assumere nuovi dipendenti). Questo è il succo.
Le idee che ci circolano intorno – lo stato non può distorcere il mercato, che deve rimanere zona incontaminata e selvaggia, pena perdite; i soldi quelli sono e quelli restano ecc.) sono funzionali a un disegno di privatizzazioni di ogni tipo di servizio essenziale e di precarizzazione del lavoro; inoltre ci fanno accettare scelte arbitarie per catastrofi naturali, deresponsabilizzando quei pochi su cui cade la facoltà di decidere. Non è che non si poggino su sistemi matematici astrusi e ben costruiti – è che i loro assiomi, come tutti, proprio non si basano su niente, sono superstizioni irrobbustite solo dal tempo, dal lavaggio del cervello e da chi ci sta prosciugando.
Ciò non vuol dire ovviamente che qualsiasi paese goda della sovranità monetaria è salvo: non mi sembra di averla mai detta una scemenza simile. Si tratta di scelte di politica monetaria, la differnza ora è che non si può più scegliere tra varie scuole economiche, hanno già scelto per noi quela del rigore.
Si tratta invece di capire la natura dei problemi: com’è che paesi come la Cina, gli Usa, il Giappone, la Gran Bretagna hanno debiti che il nostro figuriamoci e le agenzie di rating, il FMI, la Bm, non le hanno mai pensate, neanche una raccomandazione di passaggio??
Detto ciò, questo è solo un approccio, e soprattutto chi come me non ha studiato economia se non tentando di capire qualcosa da autodidatta, deve dimostrare un po’ di apertura e umiltà. Qualità che mi augurerei di trovare in chiunque.
e ultima cosa, rispetto al ragionare da europei e sul patetico “vagheggiare la liretta”: improntare la scelta fra i paesi a una retorica sull’incivilimento da Corriere o Repubblica, non saprei. A me, già gliel’ho detto, va bene vivere in qualsiasi paese mi garantisca il fatto minimo che io voto persone che poi mi rappresentano, e che non deve richiedere la moneta ad agenzie con tassi d’interesse decisi da loro, cosa, questa, mai vista nella storia.
Saluti
(e, senza ironia, se volesse un po’ di materiale glielo passo con piacere)
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mazzetta
27 ottobre 2012
scusa, ma se la soluzione è nella sovranità monetaria, perché i paese che ce l’hanno non sguazzano e non adottano la miracolosa quanto ricicciata MMT?
nessuno mi risponde mai questa semplice domanda, ma quelli che hanno la sterlina, lo yen o i talleri di fango non li vedo con economie tanto diverse da quella della zona euro, tanto più che non è che sia impossibile stampare euro e fare lo stesso
perdonami comunque una notazione: la Cina non ha debito e il fatto che Giappone e GB non siano finite nel mirino delle agenzie di rating, dipende dalla politica, la stessa per la quale le ricchezze sono distribuite in un modo o in un altro
si può fare con l’euro come con qualsiasi altra moneta, il tuo ” lo hanno scelto” è frutto solo della mancata percezione del fatto che ormai la UE siamo “noi”, mentre qui continuiamo a far finta che il governo a Roma sia quello di un tempo e che non ci siamo federati con l’Europa e che quindi se si vuole cambiare qualcosa bisogna agire a livello europeo
ma per i cialtroni di casa nostra anche il palcoscenico locale è fin troppo impegnativo, che ci vanno a dire Grillo, Berlusconi et al in Europa?
niente, e infatti al parlamento europeo noi candidiamo quelli che non sanno dove mettere,
il problema è che stampare moneta a volontà non si fa perché non serve a niente, per il resto, che l’economia sia mista pubblico-privata o tendente al liberismo selvaggio non ha nulla a che fare con la moneta e tutto a che fare con le volontà e le scelte politiche
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Giuseppe
10 dicembre 2012
Che non lo facciano lo dici tu e loro mica te lo vengono a dire.
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mazzetta
10 dicembre 2012
invece lo vengono a dire a tuo cugino che poi lo dice a Barnard e soci? Fammi capire…
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