Il noto leader dell’induismo italiano moderato Satyaprakash Shankar, presidente della sezione Italia dell’Arya Samaj (fondata in Inai da Swami Dayanad Saraswati Arya Samaj Italy Rome Ente di Culto Hindu – Ritualità vedico-aria) si è espresso così sulla vicenda dei marò attualmente detenuti in India, sulla sua pagina di Facebook, aggiungendo una serie di giudizi molto pesanti sui due militari, che paragona addirittura ai poliziotti della banda della Uno bianca. E per i quali chiede l’espulsione dall’esercito e la confisca dei beni, con i quali risarcire le loro vittime.
Leader indù: i marò assassini devono marcire in carcere
Posted on 10 Maggio 2012
stefano
20 dicembre 2012
cerca di fare piuttosto qualcosa per i derelitti che muoiono di fame tutti i giorni, anzichè accattivarti le simpatie di gente buona, ma ignorante
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mazzetta
20 dicembre 2012
forse non hai colto il senso del post, sicuramente un commento del genere te lo potevi risparmiare comunque ;)
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michele
22 dicembre 2012
ma quale carcere. In India sono ospitati in un residence turistico serviti e riveriti. Se venissero processati in Italia probabilmente invece di carcerarli gli verrebbe data una promozione ed una medaglia.
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HOPITAL
3 settembre 2015
Questo Satyaprakash Shankar dovrebbe essere denunciato per diffamazione in quanto neanche i suoi tribunali hanno elevato capo d’imputazione e fatto un processo. Lui si è posto come giudice, giuria e boia.
E’ l’india che si è comportata da clan mafioso: distrugge scientemente le prove e invoca, guarda il caso, l’inversione dell’onere della prova, sintomo inequivocabile che sta nascondendo parecchie cose. E non è vero il binomio “povero pescatore = dice sempre verità”.
E dovrebbe vergognarsi per altri 2 motivi:
1- perché non ha detto nulla sui 6 MILITARI INDIANI che hanno massacrato 15 innocui e disarmati pescatori thailandesi scambiandoli per pirati. Qui veramente hanno fatto il tiro al bersaglio mitragliandoli più volte e infine affondando la loro barca. Le famiglie di questi pescatori non sono mai state risarcite. Perché non li ha chiamati sporchi assassini?
I soldi dei 6 militari indiani non dovrebbero essere confiscati per darli alle famiglie dei pescatori trucidati. Direi di no perché la sua è la voce di un insulso ipocrita in quanto questa volta a morire sono stati pescatori thailandesi.
2- perché non ha detto nulla dei suoi 45 soldati che hanno stuprato e poi vigliaccamente ucciso decine di bambine e un numero altissimo di donne! Perché secondo lui queste cose si possono fare comodamente anche perché il suo stato non li ha processato se non solo 4 ufficiali degradandoli. Perché questi non dovrebbero marcire in prigione? O peggio, visto che prenedersela con delle bambine innocenti non è come, se fosse successo, sbagliare.
E’ perché non ha detto che il suo paese non processandoli dovrebbe essere considerato uno stato mafioso.
Semplice questa persona ritiene sia giusto che il suo governo permetta tutto ai suoi soldati al’estero (indiani), dallo stupro all’uccidere con la protezione dell’immunità funzionale! Se, fosse successo, a sbagliare sono soldati non indiani, l’apoteosi.
Ma se non gli va bene il nostro stato, ritorni al suo.
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HOPITAL
3 settembre 2015
Scusate specifico per chi leggerà:
– i 6 militari non sono stati mai processati perché scambiare pescatori per pirati può succedere, loro si e i nostri no?
– anche ai 45 stupratori (tolto i 4 degradati) è stato concessa l’immunità funzionale.
Nella terzultima riga mi sono spiegato male e intendevo:
“Se fosse successo, e a sbagliare fossero soldati indiani bisogna chiudere tutti e due gli occhi, ma se di altre nazioni, non hanno nessun diritto.”
Impossibile che lui non conosca questi episodi e quindi … ipocrita.
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mazzetta
3 settembre 2015
Non è difficile, se i maro’ avessero ucciso degli italiani in Italia, non si troverebbero in India, è lapalissiano, chi li dovrebbe giudicare gli indiani?
Che poi loro erano legittimamente in servizio e entro i loro confini, i nostri non erano nemmeno inquadrati su un’unità militare, ma noleggiati a un cargo commerciale, all’estero. Quanto agli stupri, nemmeno l’Italia ha mai processato i suoi autori di quelli consumati in Somalia insieme alle torture, neppure è stato fatto un solo processo per i numerosissimi crimini di guerra e contro l’umanità commessi dagli italiani durante la seconda guerra mondiale. Il tuo mi pare quindi benaltrismo malriposto, proprio il nostro record d’incapacità nel processare i nostri peggiori militari, conferma semmai agli indiani che processarli da noi sarebbe una farsa
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HOPITAL
3 settembre 2015
Si ma l’italia, se vai a leggereaderì a tutte le rogatorie internazionali sui nostri “peggiori militari”(comunque sempre in numero esiguo rispetto a quelli indiani: hai ragione sono di più i soldati indiani) e in molti casi raccolse le prove assieme alle autorità locali come per il cermis che è finito come è finito, ma gli specialisti americani hanno lavorato con quelli italiani. E le prove non sono state alterate o tenbute nascoste. E il pilota ammise di aver fatto questo. Io però di uno stato che mi spergiura che ha prove schiaccianti e poi usa l’inversione dell’onere della prova, se mi permetti non mi fido per niente. Perché usarla?
Quelli erano altri governi e hanno fatto malissimo a non punire certi reati, ma li erano nelo territorio della Somalia come del Congo e non avrebbero dovuto usufruire dell’immunità funzionale. Ma qui è da stupidi credere che questi hanno sparato per divertimento, con le armi che avevano avrebbero fatto come i 6 soldati indiani, non sarebbe rimasto un pescatore vivo e la barca sarebbe affonadata. Tutte le prove se leggi più articoli sui sodati in Somalia sono state condivise. Ma in India non è successo nulla di tutto questo.
E da un paese che si vanta di essere più civile di altri, mi aspetto almeno lo stesso trattamento in funzione di uno stesso reato. Perché loro non consegnano i 6 militari alla Thailandia?
E cosa costava loro far partecipare attivamente alla ricerca delle prove i RIS e i periti della difesa? Se sei sicuro che sono i colpevoli non c’è nulla da nascondere. Ti posso dire per certo che non hanno partecipato se non come comparse a distanza. E colpevoli di aver scambiato pescatori per pirati. Come gli indiani. Sempre che tutti dicano le verità. Tu non ti sei ancora fatto tradurre per intero il filmato indiano.
Come puoi credere alla buona fede di uno stato che cerca di processarti con l’inversione dell’onere della prova. Se ci sono le prove le usi! Mi spiace ma in alcuni post sono stato un po’ sgarbato con te, perchè mi rendo conto che tu sei molto ben indottrinato, ma come ripetuto in altri blog fino a che non è iniziato e finito un processo (dopo 3 anni con tutte quelle prove?) qualsiasi illazione di colpevolezza è solo diffamazione. In più, e te lo dirò più volte, la busta pagfa (e neanche così cospicua) era sempre pagata dallo stato e non dai privati.
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Libero Pensiero Anti-Dogmatico
5 aprile 2017
Va bè, ma gli induisti non è che sono meglio dei tradizionalisti cattolici moderati…. Tra l’altro si rifanno alla supremazia della razza ariana(“arya” vuol dire ariano e i nazisti si sono ispirati agli arya induisti,dal simbolo della svastica e non solo)… e non casualmente in Occidente l’induismo è stato propagandato per primi da Nietzsche,Evola e teorici di destra reazionaria oppure da quelli fascisti o nazisti …
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