Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, ecco allora che il simpatico gruppo di rossobruni che all’epoca si associò alle gheddafine (che continuano a gestire http://www.libyanfriends.com/) per difendere il dittatore libico, adesso si ritrova impegnato a difendere il siriano Assad.
Fortunatamente non è il tipo di gente che abbondi in fantasia e quindi il sito http://syrianfreepress.wordpress.com/ appare subito molto simile al caro vecchio http://libyanfreepress.wordpress.com/, non solo perché chiaramente mantenuto da italiani che c’entrano poco con la Siria come c’entravano poco con la Libia, ma soprattutto per la straordinaria disponibilità a diffondere la propaganda dei dittatori, speculare alla propaganda dei loro nemici, fondandosi sempre sullo stesso giro di pallonari e sedicenti antimperialisti poco capaci, tanto che i loro stilemi retorici sono mutuati dal gergo nazifascista e i nemici sono sempre e comunque “ratti”.
Niente di strano, è la stessa gente, che fa le stesse cose di quelli che dice di voler combattere, atteggiandosi a paladini dei popoli, quando invece si tratta semplicemente di poverini che al potere statunitense preferiscono qualsiasi cosa in attesa di meglio. Meglio che poi si risolverebbe in un confuso progetto nazionalsocialista e in un magnifico impero dall’Atlantico a Vladivostok. Non si tratta infatti di persone interessate al destino di quei paesi e di quei popoli, ma di gente che quei popoli li sacrificherebbe volentieri se servisse a procurare danni ai loro nemici a stelle e strisce. Non si tratta di un gruppo molto numeroso o capace di coagulare consensi, tanto che la loro “mobilitazione nazionale” a Roma a sostegno di Gheddafi raccolse una ventina di persone e, ad esempio, la pagina Facebook collegata al sito non arriva a 200 contatti. Niente che li scoraggi, con Tripoli caduta erano ancora lì ad annunciare grandi controffensive e la sollevazione dei libici in difesa di Gheddafi. Questa volta non ci hanno nemmeno provato a proporre la “Marcia globale per la Siria” in Italia, che comunque ha raccolto quattro gatti anche nei paesi dove l’hanno organizzata i fedelissimi di Assad o altri che ne condividono il progetto politico. Tristissimi
giabif
22 aprile 2012
Il fenomeno dei rossobruni mi sembra a questo punto secondario e folkloristico — decisamente da riderci su — rispetto a derive come quelle di Gianni Vattimo o di Domenico Losurdo e altri, portatori di un antimperialismo cencioso completamente indifferente al tema dei diritti umani o della democrazia se appena questi, nella particolare congiuntura internazionale, favoriscono gli USA. E’ un cinismo che io trovo rivoltante. E’ interessante che mentre il Dipartimento di Stato USA insegna ai dissidenti come aggirare la censura di stato sui social network, questi intellettuali “organici” non trovano niente da ridire sul controllo asfissiante del Web da parte di dittatori “antimperialisti” che fanno sparire nelle loro carceri i blogger.
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giovanni
22 aprile 2012
dopo la pulizia etnica fatta dai “liberatori” della Libia ancora parli, Mazzetta.
Fa’ onore al tuo nick, datti all’edilizia…
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mazzetta
23 aprile 2012
quale pulizia etnica? sembra la storia delle foibe…
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giovanni
23 aprile 2012
qualche mese fa quando ti si ricordava che in Libia ci sono molti più morti oggi che sotto Gheddafi ancora non eri diventato negazionista. Sempre meglio, Mazze’. Rimane valido l’invito ad andare a lavorare in un cantiere edile…
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mazzetta
23 aprile 2012
di che parli? usa le parole per il senso che hanno e non per quello che ti piacerebbe che avessero
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ennio
23 aprile 2012
io invece non ci scherzo per niente, visto e considerato che TUTTI i siti complottisti, prima o poi, e neppure troppo velatamente, o ghanno i link ad ‘olotruffa’ o al blogghete! di Freda o, come il caro complice di crminali Massimo Mazzucco, ospita spesso e volentieri topic sulla ‘civilta’ ebhraica’, sul ‘comunitarismo o liberalismo’ (le teorie preferite dei fasci del terzo millennio)permette e propugna articoli spesso a sfondo anti ebraico colla scusa che il terrorismo islamico ‘non esiste’, ma e’ sicuro -e non solo lui fra i tanti mentecatti del complotto- che credono che il mondo sia dominato dalla sempreverde supercospirazione ebraica. come fosse il solo. e’ un grave problema invece . ed invece di prenderli per un branco di paranoici bisognerebbe chiuderlio le fogne in cui si ‘esprimono’ ed anzi farli uscire allo scoperto ed indicarli per quello che sono.
bene quindi mazzetta che riporta le loro infamate ignobili,chiamando ratti le persone…propio come le sa.
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tommaso baldi
27 giugno 2012
tu e mezzetta ancora con le etichette fascisti_comunisti…vi hanno proprio programmato bene, bene. Che tristezza.
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mazzetta
27 giugno 2012
saranno allegri questi piccioni e chi vi s’accompagna, gran bei pezzi d’antifascisti da ridere
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ennio
23 aprile 2012
da notare sul fuorum di luogocomune il nuovo topic sui protocolli dei savi, giusto loro e quwelli di blood and honour -piu’ mahmoud- li ritengono veri.un piccolo stralcio
“Ho piu’ rispetto di un nero che vive in una tribu’ nel centro Africa, che di un hooligan inglese. Gli unici che non considero diversi, sono proprio gli ebrei, a differenza di alcuni di loro che si conisderano “eletti”. E’ l’ideologia che va fermata, mica un popolo. Per abbattere i nazismo mica dovevi sterminare l’intero popolo tedesco, perche’ piu’ simboleggiava la razza ariana. Che l’elite ebraica sia ariana e’ anche vero, ma il problema e’ la base talmudica dal quale proviene la forma ideologica di dominio. E’ appunto l’ebraismo il problema e bisogna iniziare a considerarlo come tale. D’accordo, il Talmud probabilmente e’ nato in una fase sucessiva, promulgato da qualche casta sacerdotale in particolare, ma se l’ebraismo non si discosta da questo, rimane sempre il centro del problema (ci sono diverse comunita’ ebraiche ortodosse contro Israele e il sionismo, ma sono una minoranza… e poi rinnegano lo STATO d’Israele, non l’ideologia suprematista in se… almeno non tutti).
I Protocolli ricalcano in maniera strutturale e metodologica il pensiero talmudico. Questo pensiero ne usufruisce un’elite in particolare, sostenuta dagli “eletti”, non solo per ragioni razziste, ma suprematiste. “Agiamo per volere di Dio”, quanti psicopatici hanno dichiarato questo, come giustificazione per ammazzare quelli che volevano? Il problema e’ proprio che ci credono.”
isomma il solito commento ignorante da parte di un gruppo di paranoici.
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ennio
23 aprile 2012
ed ancora le grandi argomentazioni
“splendido post e splendido esame della materia…
leggendo la parte riguardante la stampa mi sono tornate in mente alcune cose:
– nel 1908 la Associazione della Stampa Italiana era presieduta dal politico e pubblicista Salvatore Barzilai, di genealogia ebraica, massone iniziato alla loggia Universo
– Paul Reuter, fondatore della Reuters news agency, era ebreo tedesco”
che tristezza.
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noname
24 aprile 2012
accusare i rossobruni e poi negare la sistematica violazione dei diritti umani ANCHE da parte dei ribelli libici su presunti sostenitori di Gheddafi (come denunciato da Onu e da altre organizzazioni internazionali) è da “epic fail”,altro che Foibe (i cui morti cmq non meritano lo scherno di un blogger).
Basta andare su google e digitare “pulizia etnica libia”.
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mazzetta
24 aprile 2012
http://www.senzasoste.it/le-nostre-traduzioni/la-nuova-libia-che-piace-alloccidente-omofobia-e-pulizia-etnica
è sempre la storia di Tauerga e ovviamente sopra non c’è nessun insulto alle vittime infoibate, quanto disprezzo per chi ne ha gonfiato la tragedia al fine di dipingere l’italia come vittima degli slavi, come dire che alla fine della guerra gli ebrei hanno ammazzato troppi nazifascisti, per chi sappia di quali crimini si sono macchiati “i nostri”, a cominciare proprio dalla pulizia etnica e dalla pretesa di “italianizzare gli slavi conquistati imponendo loro persino di cambiare nomi e cognomi.
commenti tristissimi i tuoi, anche se intonati al topic, non mi pare proprio di aver peccato d’omissione sulla Libia. Perché nessuno va a spernacchiare i piccioni che annunciavano la rivincita di Ghedafi e il popolo libico pronto a spazzar via i ribelli? Eh… ? :D
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noname
26 aprile 2012
Tawarga non è una storia, E’ PULIZIA ETNICA. Sei senza vergogna, Battista ti fa una pippa per la faccia tosta.
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mazzetta
27 aprile 2012
Tawarga è la storia di un vendetta degli abitanti di una città su un’altra, la pulizia etnica è un’altra cosa. Quando Gheddafi da Tawarga bombardava e dominava Misurata fidando sul fatto che stessero con lui ha piantato i semi di questa tragedia. Ma questo ovviamente non t’interessa, come non interessa a quelli che qualche mese dopo averlo insultato per la visita in Italia lo hanno vestito da baluardo contro l’impero e da grande gestore della Libia socialista. Tu eri uno di quelli e ora sei qui che fai questi numeri. Non è bello sai? A parte che potrai immaginare la credibilità che effondi al tuo passaggio con ‘ste accuse ridicole ;)
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noname
27 aprile 2012
P.s. il noname del commento precedente è un altro utente.
A scanso d’equivoci questo sarà il mio ultimo commento con tale nickname.
Non sono un rossobruno e la mia critica al titolare del blog era precisa e pertinente e la risposta che ho ricevuto altrettanto precisa e definitiva.
Il discorso per quel che mi riguarda è chiuso.
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mazzetta
27 aprile 2012
avevo notato, nella seconda risposta mi sono rivolto a un noto (a me) astuto Giovanni che si crede astuto ;)
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jerry rawlings
4 ottobre 2012
gheddafi in italia riverito dal governo e criticato dagli italiani, per le sue stranezze, le sue amazzoni, le sue tende tuareg….ecco è proprio nell impossibilità per voi, a causa della vostra ignoranza,di comprendere a fondo il messaggio tribale o culturale insito in quelle immagini,che erano dirette non agli italioti ma al popolo africano che le sà interpretare.che risiede la vostra frustrata ignoranza… poi potete e ne averte il diritto scrivere e comunicare le vostre idee ma di fatto non capirete mai cio che pensa un tuareg o un libico o un africano. perche siete lontani milioni di anni luce dalla comprensione di certe tradizioni e certi simboli.
le amazzoni sopratutto fanno parte della storia dell africano, come il bisogno di un re potente e di un uomo che guidi l africa verso il suo glorioso destino.(ricorda behanzin del dahomey)
Le posizioni del col. nell unione africana,
le sue proposte, e le alleanze che si stavano creando, sono state la causa scatenante dell aggressione alla libia.
Si il popolo libico era stanco e voleva riforme a cui il governo stava lavorando. ma non avrebbe mai abbandonato il sistema tribale dei comitati che con problemi ma funzionava.
il libro verde non funzionava, e questo lo ammise anche il colonnello in una intervista recente, ma l operazione condotta in libia con l utilizzo di truppe addestrate anche coi soldi della libia nei campi del mali e del niger, sotto la falsa egida di enduriing freedom, è stata una delle peggiori infamanti e violente operazioni condotte dall occidente nella sua spietata e senza quartiere lotta contro la penetrazione cinese nei mercati mondiali, e contro il capitalismo socialista.
mentre voi sproloquiate di guerre di cui non capite nulla, l africa aquista coscienza e si stà rialzando.Il mito è già nato e per le strade africane si vedono già in vendita i poster del col.
un eroe africano,contro il colonialismo
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mazzetta
5 ottobre 2012
sì certo, la lotta alla penetrazione cinese nei mercati mondiali. se ci fosse l’avrebbero già persa da un pezzo, guardati intorno e vedrai sicuramente più made in china che made in the usa, anche negli states
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